[Masci] Pavarotti

[Giuseppe Prochilo]

Non sono un teologo, non conosco le "cose della Chiesa". Sono un cattolico
praticante che conosce poco della propria fede. Una cosa però mi sento di
affermare. La Fede non viene imposta a nessuno; ognuno è libero di praticare il
Cristianesimo, il Buddismo, l'Ebraismo, l'Islamismo, eccetera. Non vedo perchè
ci scandalizziamo quando la Chiesa prende posizione, alla luce del proprio
Credo, su questioni che ritiene importanti. Nessun politico (di tutto l'arco
partitico) prende in considerazione quanto di buono viene fatto in campo sociale
(il Welfare della Chiesa) ed è pronto a strillare e urlare su "ingerenze,
dichiarazioni destabilizzanti, eccetera". La Chiesa, in campo morale ha il
diritto di esprimere il proprio parere, qualunque esso sia, indicando qual'è la
propria posizione sul tema specifica, ma lasciando liberi i fedeli di seguirlo
sulla base della propria coscienza. Non mi risultano scomuniche se uno non
osserva le indicazioni morali. Non ritieni che i "poveri peccatori" che hanno
blandito la fede per tutta la vita e poi in punto di morte cercano il
"lasciapassare per il paradiso" (tentar non nuoce, tanto non costa nulla),
dimostrino una ipocrisia non certo da adottare ad esempio. La "riconciliazione
in punto di morte" è da lasciare ai sacerdoti, per raccoglierla, valutarla ed
operare di conseguenza. Il QUASI TUTTI parte proprio da questa considerazione.
Poi ci sono sacerdoti, più o meno sensibili, così come ci sono catechisti più o
meno sensibili che possono anche rifiutare di avviare a un sacramento un ragazzo
che non è preparato a riceverlo. Oggi siamo abituati alla "somministrazione del
sacramento" come una incombenza da soddisfare per i motivi più svariati: perchè
abbiamo sempre fatto così; perché il matrimonio deve essere fatto nella chiesa
più bella perchè venga un bel filmino e belle foto, perchè "vai a catechismo
come Simone, vedrai che bella festa e che bei regali riceverai!" eccetera.
Mi piacerebbe sentire don Giorgio sull'argomento. Comunque la mia segnalazione
era soltanto che Pavarotti era scout, non che lo stesso fosse un santo.
Buona strada.
Pino Prochilo - scout adulto
Masci - Comunità S.Giorgio - Modena

----- Original Message ----- 
From: "Luca" <iw0fyu_scout a yahoo.it>
Newsgroups: scout.it.masci
To: <masci a scoutnet.org>
Sent: Friday, September 14, 2007 11:56 PM
Subject: Re: [Masci] Pavarotti


Uhmm! Sono daccordo sulla maggior parte delle cose che hai scritto (tutto
sarebbe troppo :-) ), pero' vorrei attirare la tua attenzione sulla tua
frase:

> Non
> a tutti i suicidi viene negato il funerale in chiesa, anzi quasi tutti sono
> accolti, nell'ambito di quel perdono di cui parlavo prima.

Il punto e' proprio questo: e' il QUASI TUTTI. Non voglio addentrarmi
nella questione a cui ti riferisci perche' non e' di quella che voglio
parlare, e neanche sui tuoi riferimenti partitici, ma vorrei parlare
proprio di quanto si dice in questi casi: "ragioni politiche", il suo
comportamento "dava scandalo" e cosi' via...

Si e' piu' comprensivi per chi non paga le tasse e magari e' ricco e
famoso?

Non e' mia intenzione attaccare l'uomo Pavarotti e dichiararlo
peccatore... Figuriamoci! Potrei dirlo solo di me stesso!

Ma se si prendono le posizioni "politiche"... allora poi bisogna
sostenerle coerentemente e non chiudere facilmente un occhio o tuti e
due... perche' personaggi importanti o quant'altro o perche' esponente
importante di un partito dichiaratamente "cattolico" etc etc.
Sono sicuro che nelle altre nazioni prendono anche questo come esempio
della nostra poca serieta' e coerenza anche come Chiesa Italiana.

Saluti.







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