[Masci] R: Il livello regionale

Paolo Magnoni p.magnoni a alice.it
Ven 19 Ott 2007 19:12:17 CEST


Ciao Emilio,
    grazie non solo per la condivisione del pensiero, ma anche e soprattutto 
per aver avuto il "coraggio" di farlo pubblicamente sulla ML. Anche altri lo 
hanno fatto ma sempre inviandomi messaggi personali, oppure 
telefonandomi.....
    Ma almeno forse la persona che ti ha provocato problemi era come dici tu 
"in possesso di molti doni"; per quello che mi riguarda non è neanche 
questo....è solo che qualcuno ha scambiato il "SERVIZIO" con bramosia di 
potere.....Come si potrebbe altrimenti spiegare la pervicacia, la 
caparbietà, l'ostinazione di voler sempre rimanere abbarbicato al cadreghino 
che ha, che tra l'altro ha da tanti anni, ma che nessuno ha il coraggio di 
chiedergli di lasciare?? Il suo modo di fare e di parlare, che è di quelle 
persone che capiscono sempre tutto loro (anche quando così non è, 
l'importante è bluffare) mentre "tutti" gli altri non sanno niente o meglio 
non capiscono niente. Ma il motivo c'è, e lo hai spiegato tu "questa è una 
prassi seguita molto nel volontariato dove vige la regola che se sei dentro 
e impegnato tutti ti riconoscono o quasi, se lasci, cadi nel pieno anonimato 
e le amicizie, vere o presunte, vissute prima, scompaiono.......". Penso che 
il motivo sia proprio questo, e ti posso assicurare che non è solo del mondo 
del volontariato: l'ho visto accadere in tanti altri ambiti, dove i rapporti 
sono basati su "gerarchie" (anche nel lavoro...) ed una volta "messo da 
parte" (per decadenza, pensionamento, ecc., ecc., ) quello che si era 
"imposto", non certo per meriti, si è poi ritrovato nell'oblio......ed è 
proprio questa paura, che va aumentando, visto che il tempo, l'età, la 
salute, porterà prima o poi all'interruzione di quella posizione "di 
comando".
    Per quello che mi riguarda, mi ritengo fortunato, perchè dal momento che 
ho deciso di "ritirarmi sull'Aventino", il numero degli amici è aumentato, 
ed ho avuto (e continuo ad avere) tante testimonianze di stima e di 
amicizia.
    Forse è anche per questo che sto ripensando al mio pensiero di non 
censirmi più nel MASCI: forse potrebbe dispiacere a tante persone, e 
potrebbe essere una felicità ed una soddisfazioni per pochi altri. Ed io non 
sono pronto a dar loro questa soddisfazione....
    Certo, che visto come stanno andando le cose, come andranno da oggi in 
poi (notizie dall'Assemblea ??? Che novità ci sono ??? Credo poche, perchè 
tanto era tutto scontato....), non vedo certo la possibilità di cambiare 
qualcosa, di ritornare a capire cosa vuol dire SERVIZIO che l'antitesi di 
potere....
    Qualcuno si ricorda "I QUATTRO PUNTI DI BP" ???? Vogliamo andare a 
rileggerli ???? Forse potrebbero essere utili a riscoprire lo scoutismo 
....Se volete possiamo farlo fra di noi, qui sulla lista.... penso che 
potrebbe essere utile (a meno che per altri anche questa lettura e 
conoscenza, non sia considerata una cosa da lettera raccomandata A/R, con 
minacce di rivolgersi alle vie legali....tutto può essere....)
Ciao e Buona strada
Paolo Magnoni (Orso Lento)

----- Original Message ----- 
From: "Boito Emilio" <erem a iol.it>
To: "'Discussioni sul MASCI'" <masci a scoutnet.org>
Sent: Thursday, October 18, 2007 4:53 PM
Subject: [Masci] R: Il livello regionale


Carissimo Paolo, permettimi di allinearmi a Te nella sofferenza che Tu provi
a seguito del passo fatto. Ho passato anch'io tale situazione e proprio a
causa di una persona, in possesso di molti doni, ma anche di un carattere
piuttosto duro e, lo dico con tutta la carità possibile, presuntuoso. Altra
causa è stata una situazione di invivibilità in Comunità dovuta a
contrapposizioni caratteriali alle quali, non ostante tutti i tentativi, non
mi è stato possibile porre rimedio e riportare pace e serenità. Ciò che Tu
prevedi per il MASCI lo condivido non per pessimismo, bensì per la esistente
e perseverante mancanza di umiltà, dialogo e ascolto tra i componenti al
massimo livello. Lo sfruttamento della persona per i propri interessi
arrivistici viene seguito e praticato abbondantemente. Non c'è certamente da
meravigliarsi perché purtroppo questa è una prassi seguita molto nel
volontariato dove vige la regola che se sei dentro e impegnato tutti ti
riconoscono o quasi, se lasci, cadi nel pieno anonimato e le amicizie, vere
o presunte, vissute prima, scompaiono. Ho sempre ritenuto e ritengo che il
movimento nostro dovrebbe essere superiore a tutto ciò, proprio per lo
spirito di servizio che ci dovrebbe contraddistinguere. Probabilmente la mia
è solo un'illusione e mi dispiace veramente. Un augurio fraterno per il
futuro. Emilio Boito - Comunità di Bolzano





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