[Masci] Formazione drel Carattere

Dino Di Cicco dinodicicco a libero.it
Gio 8 Nov 2007 23:46:08 CET


Riprendo anch'io il discorso, con i dettagli del lavoro svolto dalla mia 
regione, sperando che il testo non sia troppo lungo e che aiuti la 
riflessione comune.

Dino
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Formazione del carattere - Educazione permanente.

L' età  adulta  tende  a  far  ritenere  la  persona "arrivata" (situazione 
familiare consolidata, lavoro verosimilmente soddisfacente, genitorialità 
realizzata, maturità etica/morale/spirituale acquisite o comunque 
stabilizzate).
E' usuale constatare che, col passare degli anni, è più facile ripetersi che 
cambiare, è più comodo uniformarsi alle mode piuttosto che rendersi diversi.
Non è certamente il modo di fare dell'A.S. che crede che l'autoeducazione 
sia un vero e proprio processo di liberazione dell'uomo, che non si conclude 
mai.
Il metodo educativo scout ci ha permesso di sperimentare la capacità dell'uomo 
di essere responsabile dei propri cambiamenti.
Siamo consapevoli del fatto che crescere, cambiare, convertirsi sono 
caratteristiche essenziali di tutte le età, perché la nostra personalità, il 
nostro carattere, il nostro modo di essere è una realtà evolutiva che sempre 
può e deve modificarsi.
L'A.S. continua l'esperienza educativa  inventata da B.-P. non più come 
servizio ai ragazzi, ma come crescita personale e comunitaria.
Il modo di realizzare il progetto educativo deve essere diverso per le varie 
epoche della vita, affinché ogni stagione possa registrare un passo avanti 
nella storia personale.
Abbiamo quindi tutti la possibilità, ma solo se lo vogliamo, di mantenerci 
in tensione di crescita e di instaurare processi di cambiamento praticamente 
per tutta la vita.
La scelta è di voler essere persone disposte a conoscersi sempre meglio (gli 
altri, se li rispetti e li ascolti, ti aiutano in questo) per cambiare e di 
investire in questo progetto soprattutto il nostro entusiasmo, la nostra 
voglia di essere, la nostra potenzialità creativa.
Nella nostra vita è spesso presente la tentazione di affogare nell'azione e 
la tendenza a non voler riflettere su se stessi e sulla conversione 
quotidiana.
Non ci è richiesta l'efficienza di un manager, ma la trasparenza della 
testimonianza.
E' indispensabile, anche da adulti, avere degli amici che ci aiutino a 
riporci in cammino.
Per questa ragione la Comunità è, essenzialmente, un gruppo di educazione 
permanente.
E il metodo è quello scout, adattato alle diverse età adulte.
Siamo educandi anche a sessant'anni.
Tutto ciò caratterizza l'autoeducazione cioè la presa in carico del 
pilotaggio sempre più cosciente della propria crescita personale.

La formazione del carattere ha un ruolo primario se si intende come sviluppo 
della propria personalità e come relazione positiva con sé stessi da 
sperimentare ed usare nella Comunità.
E ciò non è facile perché il mondo degli adulti è un mondo complicato.
Una comunità che voglia essere libera e aperta è sempre esposta al rischio 
della dispersione e del disimpegno, ed è proprio la presenza di questi 
rischi che genera fatica e delusione: la fatica di una strada spesso in 
salita; la delusione di vedere spesso disgiunti efficacia ed efficienza, di 
investire troppo lavoro per pochi risultati visibili.
 A questi rischi si può rispondere con due tentazioni e con una risposta 
educativa.

 La prima tentazione è quella di sedersi, di abbandonare, di lasciare che la 
storia ci scorra avanti: è la tentazione della resa.
Occorre invece imparare a convivere con le conflittualità, ad accettarle con 
temprato spirito di sopportazione.

La seconda tentazione è quella dell'integralismo, delle certezze assolute, 
prefabbricate, delle parole d'ordine, di farsi una strada privata che 
esclude chi non è simile a noi: è la tentazione dell'orgoglio.

 All'orgoglio e alla resa si contrappone una risposta educativa: la risposta 
della strada una risposta che significa avere sempre:
q        Il coraggio di riprendere il cammino;
q        Il coraggio di spiantare sempre la tenda;
q        La curiosità e l'attenzione di cogliere nuove e diverse 
opportunità;
q        Il gusto e la fantasia di battere nuove strade;
q        L'attesa dell'incontro con nuovi compagni di strada.
La gestione della fatica e della delusione significa, in termini educativi 
sfidare la resistenza al cambiamento.

La formazione del carattere e l'autoeducazione comprendono tutta una serie 
di virtù umane come lealtà, fiducia in se stessi, coraggio, senso della 
gioia, ottimismo, rispetto dei diritti, autodisciplina, elevazione del 
proprio pensiero e dei propri sentimenti, per cui l'A.S. cerca delle tregue 
e delle pause (uscite, campi, deserti), mira a nuove relazioni 
interpersonali, scopre quelle vecchie sotto una luce nuova e rinfrescante 
che le rafforzano (incontri con altre comunità, eventi regionali e 
nazionali) e si impegna ad esprimere i propri pensieri, le proprie emozioni 
in una parola a rivelarsi, con chiarezza e sincerità (riunioni di 
approfondimento e formazione etica, religiosa e anche politica).
Se riusciremo ad avere sempre la capacità di fare scelte, di scoprire ciò 
che si può e si vuole essere, di prendersi delle responsabilità, di farsi 
dei programmi coscienti di vita scoprendo la propria vocazione nel piano di 
Dio, allora potremo dire di essere sulla buona strada e capaci di lasciare 
una grande traccia.
 




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