[Masci] State buoni se potete....! Salute e forza fisica
Dino Di Cicco
dinodicicco a libero.it
Dom 11 Nov 2007 21:08:06 CET
Continuo l'invio del lavoro del Masci Piemonte
Dino
Salute e forza fisica
La prima considerazione è il valore della propria persona, accettando e
valorizzando se stessi, sapendo lavorare su noi stessi per non perdere le
peculiarità personali.
" Lo scout considera qualunque parte del proprio corpo, il modo splendido in
cui è costruito, le sensazioni che emana e le azioni che compie a un nostro
ordine. Allora capiremo quale meravigliosa macchina vivente ci è stata
affidata perché ce ne serviamo in modo giusto, ed acquisteremo il rispetto
per il proprio corpo". B.-P.
In passato il corpo era considerato la parte degradante della persona umana,
fonte del peccato; è necessaria una rivalutazione del corpo come dono di
Dio, contenitore dello spirito. Dobbiamo quindi conoscere e avere grande
rispetto del nostro corpo, mantenerlo nelle migliori condizioni, perché si
possa esprimere al meglio. Vivere bene il rapporto con il nostro corpo
(essere in armonia) significa anche essere in armonia con Dio, e dare il
giusto senso alla vita.
Questo significa in primo luogo sapersi accettare, che è il passo essenziale
di una vita armonica, nei propri limiti e nelle proprie difficoltà legate a
momenti particolari della vita (malattia, sofferenza,vecchiaia, morte). In
concreto può voler dire il rifiuto a pratiche volte a cancellare o
rallentare i segni del tempo (ad esempio chirurgia estetica), educandosi a
vivere tutti i momenti della vita con lo stesso spirito e ancor di più
essere promotori di una cultura della vita in tutti i suoi momenti (rifiuto
dell'eutanasia ma anche dell'accanimento terapeutico) ma, nel contempo
sapere rispettare il corpo mantenendolo sano, per essere sempre pronti a
servire, capaci di assumersi le proprie responsabilità.
In questa ottica bisogna dare un senso alla propria esistenza, per evitare
il disagio che può portare all'isolamento e all'emarginazione ed alla
devianza. Vuol dire sapere riaprire il dialogo con gli altri ma anche e
soprattutto con Dio (riscoperta della spiritualità). Vuol dire anche
riscoprire il concetto di salvezza piuttosto che di salute.
Il rispetto del proprio corpo non è solo volto a se stessi, ma, attraverso
una "ecologia" personale vuol dire portare agli altri (famiglia e comunità)
questo atteggiamento; vuol dire promuovere una cultura della salute, non
intesa in senso "salutistico" (palestra, cibi macrobiotici o altro) ma
sapere scegliere, al di là delle mode, quelle situazioni che meglio possano
commisurarsi con un mondo più sano. In concreto può voler dire rifiutare
qualsiasi tentativo di "corruzione" del proprio corpo (dal fumo alle droghe
all'alcool, al gioco d'azzardo) ma può volere anche dire applicarsi per
favorire schemi di consumo più semplici e più in sintonia con il mondo (dall'equo
solidale ai centri di acquisto) o divenire fautori di forme di consumo più
ecologico (es. fonti energetiche rinnovabili, limitazione di mezzi
inquinanti), sapendo così dare testimonianza dell'essenzialità.
L'accettazione di se stessi porta ad una situazione di armonia con il
proprio corpo; tale armonia va posta al servizio degli altri, nella
consapevolezza della interdipendenza tra le persone. In concreto vuol dire
aprirsi ad una cultura della disponibilità, in particolare verso coloro che
ci appaiono diversi (stranieri, altre culture e religioni) e verso coloro
che sono più deboli (bambini, anziani, malati, diversamente abili), verso le
problematiche sociali (anoressia, famiglie in crisi, violenza, disagio
lavorativo). Vuol dire, quindi, farsi testimoni forti della propria cultura
e delle proprie tradizioni per potere in modo pieno comprendere ed accettare
gli altri ed aiutarli in un processo di integrazione rispettoso da un lato
delle regole del nostro paese e dall'altro rispettoso delle tradizioni e
della "cultura dello straniero". Verso i più deboli vuol dire anche aprirsi
alla disponibilità concreta all'interno delle famiglie (cultura dell'adozione,
piuttosto che la fecondazione assistita, accudire gli anziani piuttosto che
loro istituzionalizzazione, assistenza ai malati ), creando anche una rete
di famiglie che si supportino in momenti difficili.
L'adulto scout è sempre pronto nell'"ascoltare" i disagi che provocano
scempi nel corpo e nell'anima sapendo di poter offrire il proprio tempo, la
propria competenza, nella semplicità e stile che lo distingue.
Salute e forza fisica, nell'Adulto Scout vuol dire superare la pigrizia che
può essere di peso agli altri, l'indolenza che non permette di dare il
giusto contributo al lavoro di tutti, dando un senso profondo al tempo, nel
rispetto degli altri.
Salute e forza fisica vuol dire che l'adulto scout è l'uomo che esplora, che
sa stare ai confini delle situazioni di disagio, capace di fare sintesi e di
gestire il confronto. Attraverso l'educazione permanente, l'A.S. progredisce
nella conoscenza di sé, del mondo e del cambiamento in atto.
La salute e la forza fisica vissuta da adulti vuol infine dire che il nostro
corpo, gli altri e la natura devono essere vissuti come dono di Dio del
quale non siamo padroni ma amministratori e verso i quali dobbiamo
rispondere con responsabilità anche nei confronti delle generazioni future.
Vuol dire anche e soprattutto riscoprire il vero senso della vita,
attraverso la ricerca del volto di un Dio che è morto, risorto e che ci
annuncia la salvezza per l'eternità.
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