[Masci] dubbi sui 3 punti e sui 4 punti

Enzo Di Berardino babbolupo a email.it
Gio 6 Dic 2007 10:22:34 CET


Ciao a tutti,
nell'avvicinarsi delle feste cristiane, del censimento, dei grandi eventi
che il Movimento propone e ripropone annualmente, anche per noi Scaut
Adulti si ripropongono degli interrogativi che mettono a dura prova il
nostro essere. Dunque non solo "chisiamo, dove andiamo, che cerchiamo..."
ma anche:  "cosa ci facciamo in questo movimento, fino a dove ci
riconosciamo in questo movimento ecc..." Abbiamo perciò iniziato una
"chiacchierata" su: LINEE PROGRAMMATICHE DELLA COMUNITA' DI (......)
cercando di definire meglio quello che nel nostro piccolo mondo
approvavamo o tentennavamo a "mandar giù" ma comunque a parlarne. Fermi
restando che nessuno metteva in dubbio la validità e la nostra adesione
allo SCOUTISMO di B.P., lo scoglio su cui alcuni di noi naufragano è, a
mio avviso il punto 6 del "Patto Comunitario degli Adulti Scout" 


6. Fare strada nel cuore
6.1 La scelta cristiana
6.1.1	Il MASCI è un movimento laicale riconosciuto dalla Conferenza
Episcopale Italiana (CEI) e le nostre Comunità sono “comunità di fede” che
offrono agli adulti scout un cammino di conversione del cuore.
6.1.2	Noi Adulti scout siamo chiamati, nella fedeltà alla nostra
coscienza, ad accrescere il dono della fede, a partecipare attivamente
alla vita della Chiesa, ad ascoltare con attenzione l’insegnamento dei
Pastori e a rispondere alle esigenze della Chiesa locale.
6.1.3	Nutriamo la vita di fede mediante:
•	la meditazione della parola di Dio con il metodo della lectio divina,
accolto secondo la tradizione e da noi vissuto in stile scout, che ci
aiuta a riconoscere i segni dei tempi e della presenza e dell’azione di
Dio,
•	la preghiera individuale e comunitaria,
•	la vita sacramentale ed in particolare la celebrazione eucaristica,
•	la confidenza in Maria, madre di Dio e figura del popolo credente
•	la ricerca dei sentieri e dell’impegno ecumenico.
6.1.4	Nella Comunità confrontiamo il nostro cammino di fede accogliendo
fraternamente anche chi non ha questo dono, ma lo rispetta e lo ricerca.

  Nei nostri prossimi incontri (ci siamo lasciati con una serie di
provocazioni su cui riflettere, tra cui termini come: "Laico",
"Aconfessionale". Su frasi come:"il rapporto con Dio deve essere inteso
come abitudine a chiacchierare con Lui al di là delle preghiere
rituali....) dovremo aver chiarito questo passo importante, mettendo in
comune quello che siamo riusciti a leggere nel nostro cuore, ma anche
l'idea razionale del nostro cervello. sarebbe interessante sentire cosa ne
pensate anche Voi. 
Buona Strada Enzo






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