[Masci] forse avremmo il Masci se..
Paolo Magnoni
p.magnoni a alice.it
Dom 17 Feb 2008 11:33:06 CET
Vorrei dire anche la mia, in proposito....
Sono del parere che intanto il fatto del numero non è poi così tanto vero
che non sia importante: B.P. diceva: " poi, vi prego di non giudicare dal
numero. Il numero non conta nulla, ......", beh, non sono di questo avviso.
Non vorrei essere frainteso: a me non è che interessi tanto il numero, ma
interessa che tanta gente non conosca il MASCI, non conosca lo scoutismo in
genere. Mi preme fare in modo che tutto ciò che riguarda lo scoutismo sia
più conosciuto. Ora, mentre non mi sembra necessario fare qualcosa per
"propagandare" lo scoutismo giovanile, ritengo necessario, anzi
indispensabile, fare in modo che lo scoutismo per adulti sia più conosciuto.
Ancora oggi molti non ne conoscono neanche l'esistenza. E per quelli che
hanno avuto occasione di vedere o di sentire parlare de MASCI, si risolve
tutto in "nostalgici", oppure "una mano" ai ragazzi, principalmente per
quello che riguarda la cambusa, la cucina, o poco più. Dobbiamo fare in modo
che tutti sappiano che esista una scoutismo per adulti, poi starà alle
singole persone aderire o meno, ma fino a quando il tutto rimane nell'ombra,
tanti non ne conosceranno neanche l'esistenza.
Seconda fase: come farci conoscere.
A mio modesto parere non è tanto facendo incontri oceanici, roboanti, tenere
discorsi e conferenze, in cui quello che conta immensamente è la capacità
dell'oratore di "parlare"......Sono dell'avviso che tutto questo lasci il
tempo che trova, anche perchè a questi incontri (per altro quasi sempre
"impegnativi" sia come tempo, sia come spesa) partecipano persone che già
conoscono l'esistenza del Movimento di scout adulti, o perchè ne fanno già
parte, o perchè qualche loro amico ne fa parte; oppure ci vanno persone
invitate all'uopo, o persone che si sentono "in obbligo" a partecipare, per
rispetto a chi li ha invitati.
Sono dell'avviso che molto più importante potrebbe essere il lavoro per far
conoscere il MASCI, i suoi programmi, le sue radici, i suoi principi, fatto
nel piccolo, ossia città per città, paese per paese, con incontri con
piccoli gruppi (mai più di venti o trenta persone per volta) in modo che
tutti abbiamo la possibilità di intervenire. Si potrebbe fare chiedendo ai
capi delle associazioni giovanili di frequentare qualche riunione con i
genitori dei ragazzi, inizialmente, per poi ricontattarli senza dare altri
impegni ai capi scout. Si potrebbe fare contattando i nominativi di persone
che sono uscite dallo scoutismo giovanile (ma non subito appena uscite, ma
qualche anno dopo...). Si potrebbe sentire i Parroci, spiegando che la
costituzione ed l'esistenza di un gruppo di scout adulti nella Parrocchia,
potrebbe essere un valido supporto alla vita stessa della Parrocchia, senza
contare che sarebbe un bello stimolo alla catechesi per adulti, problema di
cui ogni tanto si torna a parlare, ma da sempre irrisolto. I Parroci stessi
potrebbero indicare e contattare alcuni nominativi a cui stendere l'invito,
per un primo incontro.
B.P. diceva: C'è bisogno di propaganda in misura maggiore che per il
passato, e spero perciò che tornando a casa progettiate e organizziate una
migliore propaganda, in modo da avere maggior appoggio e più vasta simpatia
dal pubblico, dai genitori, dagli insegnanti, dal clero."
Vedo rispecchiato in quanto detto sopra, anche l'intendimento di B.P.
Buona Strada
Paolo Magnoni (Orso Lento)
----- Original Message -----
From: "Giuseppe Prochilo" <g.prochilo a tin.it>
To: "Discussioni sul MASCI" <masci a scoutnet.org>
Sent: Sunday, February 17, 2008 9:18 AM
Subject: Re: [Masci] forse avremmo il Masci se..
"Il numero non conta"
"Per quanto il totale mondiale del Movimento sia aumentato, ho notato che in
diversi Paesi gli scouts censiti sono diminuiti. Non voglio che i vostri
capi si
sentano scoraggiati o delusi per questo. Noi insegniamo con l'esempio, e se
voi
tornate a casa con l'esempio dell'ottimismo contribuirete a risollevare il
loro
morale ed essi continueranno con maggiore energia e compenseranno quelle
perdite. E poi, vi prego di non giudicare dal numero. Il numero non conta
nulla,
se lo si paragona al giusto spirito; e l'unico criterio di giudizio per i
vostri
capi è non già il numero, ma se i loro ragazzi sono migliori cittadini per
il
fatto di passare attraverso la formazione scout. Non pretendo di conoscere i
motivi delle perdite nei vari casi. Forse non vien data la giusta formazione
ai
ragazzi; ma ritengo che più spesso che non si creda la colpa sia
dell'ignoranza
del pubblico nei vari Paesi. C'è bisogno di propaganda in misura maggiore
che
per il passato, e spero perciò che tornando a casa progettiate e
organizziate
una migliore propaganda, in modo da avere maggior appoggio e più vasta
simpatia
dal pubblico, dai genitori, dagli insegnanti, dal clero.
Dal discorso di chiusura di B.-P. alla 4° Conferenza Mondiale dello
scoutismo,
Kandersteg 28 Agosto 1926
<|;-)
Noi da tempo parliamo di maggiore visibilità; non sarà il sinonimo
attualizzato
di "migliore propaganda" vagheggiata da B.-P. ?
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