[Masci] Religione e Scautismo

[Giuseppe]

E' un discorso complesso, ma trovo che strida un pò...
  Se lo scoutismo deve insegnare ai giovani a guidare da soli la propria canoa, ne deriva che non posso fare una sola proposta.
  Molteplici sono i cuori dei ragazzi, e molteplici sono le soluzioni.
  BP diceva che ognuno di noi è un piolo fatto in un certo modo e deve trovare da sè il buco giusto per lui.
  Se lo spirito di Tizio soffia verso il cattolicesimo, la proposta cattolica è ovviamente la sua soluzione, ma se lo spirito di Caio soffia in direzione diversa che senso ha costringerlo ad adattarsi ad una fede che non sente sua? Che proposta di crescita sarebbe?
   
  

paolo serafini <serafini_t a yahoo.it> ha scritto:
  Mi sembra che Romano sia stato molto chiaro: l'accoglienza di persone non cattoiche è buona cosa,e giusta,aggiungo io. Il fatto che un non cattolico partecipi alla vita di un gruppo giovanile di scout cattolici,esercitando le funzioni di capo,è in netta contraddizione con il ruolo e le funzioni di un capo dell'AGESCI,in quanto quest'ultimo è un catechista,funzione che un non cattolico non può esercitare: sarebbe un capo a metà.
A questo si può opporre che un non credente,o un non cattolico,potrebbe comunque interferire in modo per noi negativo sull'aspetto dottrinale dell'educazione cattolica,particolarmente considerando la fragilità,la duttilità e anche la complessità della persona in età adolescenziale,ma qui è il valore di contrllo e l'unità nell'operare dei capi e dell'A.E.,che dà garanzia di protezione.. L'educazione religiosa,intesa come particolare aspetto dell'educazione morale,non esclude il confronto con le diverse dottrine,anzi,può addirittura cercarlo,prima di tutto per apostolato,ma prima che ciò avvenga è necessario che la persona abbia acquisito piena avvertenza e congrua conoscenza della fede che professa e nella quale è stato sacramentalmente iniziato.In ultimo consideriamo che un capo è un educatore ed educare significa impartire condizionamenti positivi,che abbiano un esercizio ed un valore di permanenza: In materia di fede non possiamo esporre a rischi i ragazzi.
Diverso è con gli adulti,giacché si presume che abbiano già le spalle grosse.

Paolo Serafini 
Giuseppe ha scritto:
Fatemi capire:
un Capo non cattolico non può essere in agesci, ma la stessa persona può essere in Masci??? E che differenza fa? Non resta sempre di altra fede?
Qui vedo solo lo spauracchio che possa inserirsi con i ragazzi!

Forleo ha scritto:
Essendo un movimento ecclesiale i Capi dell'AGESCI sono cattolici ed hanno 
compiti di catechesi e di evamgelizzazione:: 

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