[Masci] R: Religione e Scautismo
Giovanni Caluri
giovanni.caluri a alice.it
Ven 7 Mar 2008 18:59:35 CET
> -----Messaggio originale-----
> Da: masci-bounces a scoutnet.org
> [mailto:masci-bounces a scoutnet.org] Per conto di
> oldstonegrizzly a gmail.com
> Inviato: venerdì 7 marzo 2008 16:17
> A: masci a scoutnet.org
> Oggetto: Re: [Masci] Religione e Scautismo
>
> On 4 Mar, 22:21, paolo serafini <serafin... a yahoo.it> wrote:
> > Se non erro,o se le notizie che ho sono giuste, dopo il
> Jamboree è stata avanzata la proposta di far entrare il
> MASCI nella FIS,sempre se non erro,
> > per iniziativa anche dell'AGESCI: questo è dovuto grazie
> all'impegno ritenuto molto costruttivo del MASCI. Se qualcuno
> può puntualizzare a proposito ne sarei molto contento.
>
> Preciso anzitutto che il mio è il punto di vista di un Adulto Scout
> del CNGEI (Settore Senior), trovo però che anziché entrare nella FIS,
> il MASCI dovrebbe fare dei passi per federarsi direttamente con
> l'AGESCI, in un ottica sinergica di scambio reciproco di risorse
> umane, esperienziali e, perché no? materiali. (e a quel punto nella
> FIS si è dentro automaticamente...)
Certo, ma credo che questo snaturerebbe e limiterebbe quello che
è il patrimonio storico e culturale del MASCI.
Occorre ricordare quale sia stata la genesi del MASCI.
E la sua funzione.
Credo che Pino abbia largamente ragione
quando difende l'identità e la differenza tra lo scoutismo
degli adulti e quello delle associazioni educanti (cioè
che hanno come missione quella di educare i ragazzi).
Inseriti in una associazione educante, gli adulti si troverebbero
a dover sostanzialmente avere una funzione di supporto
agli educatori (altrimenti sarebbero capi educatori).
Questo sarebbe una severa limitazione e restringimento del
campo d'azione.
Nota bene: non affermo che la funzione di supporto
non debba esserci, ma che non deve essere necessariamente
la funzione del movimento in quanto tale.
Può essere che alcune comunità siano portate, per ragioni
diverse, storiche o di provenienza, scelgano di essere
particolarmente vicine ad un gruppo di giovani.
A mio modo di vedere tutte le comunità dovrebbero essere
ben visibili dai gruppi di giovani. Ma non certamente
perchè sono "i vecchietti che vengono a montare i campi"
"gli adulti che gestiscono le case e le basi scout"
"Le mamme / nonne che vengono a cucinare alle VDB"
>
> Per parte mia posso dire che l'esperienza del CNGEI, rara nel panorama
> mondiale dello scoutismo, di integrazione del settore adulti
> direttamente nell'associazione giovanile è guardata con interesse da
> molti.
Certo, alle condizioni che ho specificato sopra.
Di per sè puo' essere bene che esista una pattuglia di adulti
con funzioni logistiche nell'ambito dell'associazione, capace
di svincolare i capi-educatori dai problemi logistici ed organizzativi,
ma questo deve avvenire non con degli adulti-scout, impegnati
in "avventure da scout non più 'boys'", ma con capi/ex capi o
anche semplici scout che hanno passato l'età dei rover e che
intendono continuare a servire in associazione.
Ma siamo finiti in una discussione in cui "Religione e scoutismo"
c'entrano ormai poco, il thread di questa discussione diventa
un altro.
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.......GioVanni- Caluri
Giovanni.Caluri a alice.it
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