[Masci] sondaggio roverway ecc
Romano Forleo
rcforleo a mclink.it
Gio 20 Mar 2008 20:11:20 CET
MagARI IN bELGIO BGLI SCOUTS FOSSERO IL 95%! DI tUTTI I rAGAZZI......
----- Original Message -----
From: "Archg. www.francescobertazzo.it" <info a francescobertazzo.it>
To: <masci a scoutnet.org>
Sent: Thursday, March 20, 2008 1:04 PM
Subject: [Masci] sondaggio roverway ecc
premesso che chi ha vissuto realtà internazionali è ben a conoscenza dello
> "stile" (se così si può chiamare)di svariate associazioni in diversi paesi
> e
> capisce benissimo che se iscritti agli scout in belgio sono il 95% dei
> giovani qualcosa che non vada c'è...nel senso che non si fa scautismo e
> non
> si hanno valori...e l'intervista ricalca questo campione probabilmente in
> larga parte. (Ovviamente poi ci sono associazioni scout estere che hanno
> valori, non si deve generalizzare)
>
> Il programma Studio aperto non è nuovo a queste buffonate
> generalizzanti(ricordate il servizio sulla bambina venuta in Italia a
> Cogoleto e caso diplomatico ecc?) Per fortuna non è un telegiornale ma una
> sorta di varietà e questo è palese a tutti... "spettacolarizzazione
> dell'immagine a tutti i costi a discapito della correttezza e veridicità
> della notizia"...
>
> Comunque la presunta statistica (ente statistico non citato) su 2500 scout
> è
> a livello europeo quindi non indica un bel nulla perchè condotta su un
> campione troppo ridotto e non rappresentativo a sufficienza
> dell'eterogeneità delle associazioni sia al loro interno che fra loro...;
> come minimo sono 80 associazioni scout...)
>
> Buona strada
> Francesco Bertazzo
>
> ***
> Da: comitato [mailto:comitato a agesci.it]
> Inviato: lunedì 17 marzo 2008 17.18
> > Oggetto: Lettera Associazione indagine degli innocenti
> Priorità: Alta
>
> Alle Segreterie regionali,
>
> Carissimi,
> inoltriamo quanto in oggetto pregandovi di darne massima diffusione ai
> livelli associativi.
> Grazie della collaborazione.
>
> Andrea,
> La Segreteria del Comitato Nazionale
>
> LETTERA APERTA DI CAPO SCOUT E CAPO GUIDA ALL'ASSOCIAZIONE
>
> in merito a quanto pubblicato da alcuni mass media sull'indagine condotta
> dall'Istituto degli Innocenti
>
>
> Forse qualcuno di voi, aprendo il giornale domenica mattina, è rimasto
> sorpreso per quanto vi ha trovato, riferito allo Scautismo. Per questa
> ragione e per fare chiarezza, riteniamo opportuno non lasciare cadere ciò
> che è accaduto senza esprimere alcune riflessioni nei confronti di un
> approccio da parte dei mass media che riteniamo fuorviante e non adeguato
> ad
> affrontare problematiche educative.
>
> Sabato 15 marzo scorso è stata presentata a Firenze un'indagine
> conoscitiva
> sui rover e scolte partecipanti al Roverway 2006, promossa dalla Provincia
> di Firenze e dalla FIS e realizzata dall'Istituto degli Innocenti, il
> quale
> ha provveduto successivamente all'elaborazione dei risultati ottenuti.
>
> L'indagine ha coinvolto 2522 partecipanti al Roverway, provenienti da 39
> Associazioni scout nazionali, rappresentative di 25 paesi. Di questi 2552
> intervistati, 1149 erano italiani e di questi 851 appartenenti all'AGESCI
> (33% del totale).
>
> L'indagine analizza sette specifiche tematiche: esperienza scout,
> religiosità e spiritualità, etica e legalità, partecipazione sociale e
> fiducia nelle istituzioni, consumi e stili di vita, cittadinanza europea,
> futuro.
>
> Dall'analisi dei dati raccolti, che comunque non rappresentano un campione
> significativo dello Scautismo europeo, emerge un quadro assai variegato
> che
> conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, la complessità e le
> contraddizioni
> della realtà giovanile europea e mette in luce aspetti che interpellano le
> Associazioni scout riguardo la loro capacità di proposta di modelli e
> valori.
>
> In particolare, la presenza di risultati "critici" in ambiti che
> possiamo
> definire sensibili quali, ad esempio, le risposte date al quesito "pensi
> che
> ti potrebbe capitare di..." oppure al quesito "indica il tuo grado di
> fiducia", hanno offerto l'occasione ad alcuni giornali e telegiornali di
> scatenare ,domenica mattina 16 marzo, un attacco allo Scautismo con titoli
> e
> sottotitoli di sicuro impatto quali "Sesso, hashish e aborto: ricerca choc
> sui nuovi scout" e "Il tramonto della purezza" (La Stampa) oppure "Anche
> gli scout cambiano: la trasgressione non è tabù" (Corriere della Sera) .
>
> "Ovviamente", quasi tutti i servizi hanno preso a riferimento lo Scautismo
> cattolico AGESCI, sia nei contenuti degli articoli che nelle immagini,
> mettendo peraltro in scarsa evidenza l'ambito europeo della ricerca.
>
> Questo approccio giornalistico, che ripercorre modalità scandalistiche, ci
> lascia particolarmente perplessi per diverse ragioni che vorremmo
> segnalare:
>
> - Innanzitutto è evidente l'intento strumentale dei redattori di
> spostare le problematicità emerse dalla ricerca (25 nazioni, 29
> associazioni scout!, ma solo 2500 interviste!!) da un ambito europeo ad
> un
> livello "domestico" AGESCI, con l'obiettivo di sollevare perplessità e
> dubbi sulla coerenza della proposta educativa dell'Associazione rispetto
> alla sua appartenenza ecclesiale.
>
> - La modalità adottata di presentare i risultati della ricerca
> come
> un gossip esplosivo, è assolutamente fuori luogo, quando si tratta di un
> ambito educativo che per sua caratteristica ha bisogno di pacatezza e di
> equilibrio nella trattazione e nell'approfondimento.
>
> - L'impegno educativo dello Scautismo si pone l'obiettivo di
> sviluppare nei ragazzi valori e riferimenti che spesso sono agli antipodi
> dei messaggi che gli stessi ragazzi ricevono quotidianamente ed il
> risultato
> di tale lavoro non sempre è rilevabile nel breve termine.
>
> - Peraltro, messaggi come quelli pubblicati di certo non aiutano
> la dedizione e la passione di migliaia di capi educatori impegnati a
> formare
> i ragazzi loro affidati da tantissime famiglie.
>
> - Gli articoli evidenziano solo marginalmente gli aspetti positivi
> emersi dalla ricerca, quali la fiducia che i giovani scout europei hanno
> nella famiglia (gradimento pari a 6,30 su 7), nei propri capi scout (5,79
> su 7) oppure ancora le risposte prevalenti alla domanda "Immagina la tua
> vita da adulto. Cosa farai?" a cui i ragazzi rispondono: "farò un lavoro
> che
> mi realizzi professionalmente" (65,9%), "avrò dei figli" (60,2%), "mi
> sposerò" (52,7%). E solo il 25,1% punta ad un lavoro "che mi darà tanti
> soldi". Tutti valori percentuali che consideriamo particolarmente
> positivi.
>
>
>
> E' evidente che la nostra missione è quella di migliorare continuamente la
> qualità del nostro lavoro educativo, che vorremmo trovasse riscontri
> diversi
> da quelli emersi dall'indagine dell'Istituto degli Innocenti, ma ci sembra
> assolutamente fuori luogo l'azione di disinformazione che vuole
> tratteggiare
> lo Scautismo come luogo di trasgressione, quasi a dire con soddisfazione:
> "finalmente abbiamo scoperto che gli scout non sono perfetti"!
>
> I ragazzi che entrano negli scout non sono il frutto di una cernita e di
> un
> reclutamento che sceglie esclusivamente ragazzi perfetti e di valori
> "provati". I nostri iscritti sono figli del nostro tempo, con tutti i pro
> ed
> i contro che li contraddistinguono. Anzi, spesso la nostra azione si
> rivolge
> a giovani che vivono in realtà difficili e di forte marginalità sociale,
> con
> tutte le problematicità del caso. Ed anche nelle realtà più benestanti, le
> problematiche educative ed i messaggi sociali che interessano i nostri
> ragazzi non aiutano di certo il nostro modello educativo.
>
> Vorremmo anche ribadire con forza che l'obiettivo della nostra missione
> educativa rimane quello di far crescere i ragazzi, responsabilizzarli,
> educarli al rispetto del proprio corpo, degli altri, dell'ambiente,
> aiutandoli a vivere un'esperienza di fede e rafforzando la coscienza di
> servire e di impegnarsi nella propria realtà.
>
> Un impegno educativo fatto con pazienza, fiducia e coraggio.
>
> Ai mass media non chiediamo tanto, chiediamo solo attenzione e rispetto
> verso chi ha scelto di impegnarsi nell'educazione!
>
> Concludiamo, confermando che siamo coscienti del fatto che andare
> controcorrente oggi sia molto difficile, ma sempre di più necessario, ed è
> per questo che crediamo che quanto emerso dalla ricerca dell'Istituto
> Degli
> Innocenti possa e debba diventare per l'Associazione tutta un'occasione di
> riflessione serena ed equilibrata del nostro agire, in particolare in
> Branca R/S e nelle nostre Comunità Capi.
>
> La Capo Guida Il Capo Scout
>
> Dina Tufano Eugenio
> Garavini
>
> Roma, 16 marzo 2008
>
>
> ***
>
> circa:
> http://www.video.mediaset.it/video.html?sito=studioaperto&data=2008/03/16&id=35955&categoria=edizione/servizio&from=email
> http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_20870253.html
>
> http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200803articoli/31044girata.asp
>
> http://www.corriere.it/cronache/08_marzo_16/scout_ricerca_8407a7e4-f325-11dc-a3d7-0003ba99c667.shtml
>
Quando il giornalista non vuole fare informazione (comunicato stampa FIS
> 17-03-08)
http://www.scouteguide.it/news/170308.htm >
> Comunicato stampa Roverway 15/03/08
> Comunicato stampa FIS 17/03/08
Buona strada
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ScoutTag: 2007/2008
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Francesco Bertazzo Alce-Cortese-Insicuro
IV anno Co.Ca. - CFM L/C e CFA Toscana
Gruppo Ge 14 - Zona Valbisagno
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IABZ L/C
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Membro Comitato di Zona
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