[Masci] 5° episodio

[babbolupo]

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5° capitolo     DAI RACCONTI DI BABBO LUPO     
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E la vita scorreva tranquilla, e tutti si volevano bene, e si aiutavano a
vicenda. Sotto sotto però cocci dai brani di conversazione tra questo e
quella;  magari mentre fuori del formicaio si fumava; del tipo: 
“


Non viene più? Non credo,ormai abitano separati!


” ;
“


..carina quella che domenica era all’uscita, ma di chi è amica?”
“


 beh amica direi piuttosto

” ;
“



Parla bene lui, ma io non ho il suo stipendio




”; 
“



fà seminari, tavole rotonde, parla sempre di famiglia, famiglia, ma
la figlia? Non sono stati capaci


”; 
“

hai visto domenica che abbigliamento da montagna firmato aveva
quella?


”;  
Ma queste erano solo debolezze umane, i santi sono un’altra cosa.
     Intanto, il tempo, da quando era ragazzo, era volato perciò che Cocci
trascorresse nella Comunità un tempo lungo o breve, non ci interessa. 
     Cocci si era presto dimenticato della  sua vita precedente che in
fondo era diversa da quella degli altri “fratelli”, sentendosi della
stessa specie delle sorelle e fratelli; se una sera non avesse provato un
lieve prurito all’attaccatura della spalla. Questo fatto lo spinse a
grattarsi, poi, sentendo sotto le dita qualcosa di diverso, scoprì  l’arto
e alla luce,pallida della luna, vide, improvvisamente, una macchia nera
sulla spalla sinistra. Leggermente in rilievo, dai bordi un po’
frastagliati! Quello non era certo una macchia nera, una di quelle sette
che Cocci avrebbe collezionato nel suo cercare, era 


un neo!