[Masci] "guarda più in là"

magatti bruno-donata a libero.it
Dom 5 Lug 2009 22:50:12 CEST


Per inerzia continuo ad essere iscritto a questa lista.
Ho un lavoro che mi impegna (molto). Svolgo altre attività che considero
"servizio". Non ho molto tempo da dedicare a questo dibattito, ma mi
interessano le cose che si dicono.
Questo intervento è solo una personale testimonianza.

Oggi la mia comunità MASCI ha chiuso (in "uscita") un altro anno
caratterizzato da un'attività intensissima: abbiamo sintetizzato su un
tabellone 30 (trenta) attività diverse che ci hanno impegnato in questi mesi
(dico "attività", ma sarebbe meglio scrivere "imprese", in senso scout).

Facciamo fatica (e siamo poco meno di una trentina) a realizzare tutti i
nostri progetti, a rispondere pienamente al nostro bisogno di camminare
insieme perché la vita impegna ciascuno di noi anche su altrui fronti, ma la
comunità Masci è un luogo preziosissimo, un pascolo di erba verde e fresca
dal quale attingere energie e stimoli altrimenti difficili da reperire.
Nella mia comunità si va dai 93 anni di una preziosissima e straordinaria
"Aquila randagia" ai 37 della più giovane di noi. Nella mia comunità ci sono
alcuni a.s. che hanno portato avanti l'esperienza di Harambee.

Partecipiamo alle attività della regione (Lombardia) e quando solo qualche
componente della comunità è nella possibilità di partecipare, a questi è
dato il compito di farsi carico di un ritorno agli altri. Dalle altre
regioni arrivano proposte stimolanti e qualche volta proviamo a partecipare.

 La riflessione, il dibattito, le proposte e gli stimoli degli organi del
movimento sono, per noi, tutt'altro che banalità e ci sembrano sostenute da
una  riflessione molto seria, e in qualche caso autorevole, sullo scoutismo
e sullo scoutismo adulto, sulla necessità di rifondare continuamente la
nostra fede cristiana e sulle piste da percorrere per essere ciascuno, là
dove si è chiamati, cittadini adulti, consapevoli e coraggiosi.

Questa è la mia esperienza del MASCI.

Con i limiti di ciascuno di noi, con le fatiche e, per qualcuno, mi pare, la
sensazione di un'incomprensione.

Il MASCI, e scusate se è poco, testimonia che lo scoutismo adulto esiste. E
che non è né un'utopia né un'ingenua replica delle esperienze giovanili.

Testimonia, nei fatti, che migliaia di persone cercano di scavare, nel
proprio tempo, degli spazi per essere parte di una comunità nella quale
progettare e realizzare piccole o grandi imprese, momenti di riflessione e
di strada, approfondimenti della Parola e esperienze di servizio ma,
soprattutto, nella quale trovare un sostegno nella fatica quotidiana che a
ciascuno è richiesta per essere quelle donne e quegli uomini della Promessa,
uomini e donne della Frontiera, aperti all'avventura (nel senso etimologico,
cioè delle cose che verranno), uomini e donne che non hanno paura a
"schierarsi" dalla parte dei piccoli della storia, a combattere contro i
luoghi comuni, al perbenismo e al menefreghismo di ritorno.

Uomini e donne, per dirla con B-P., che sanno "guardare più in là".

 Su questa strada ho incontrato maestri e compagni di strada.

 Per questo movimento, che maturamente è come ciascuno di noi "povero e
ricco" insieme, sono orgoglioso di dedicare passione e di investire in
speranza.

Bruno
(Comunità di Como)






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