[Masci] ruolo A.E. nel masci

orlandoaltomare a libero.it orlandoaltomare a libero.it
Gio 16 Lug 2009 23:09:48 CEST


A dire il vero, il progetto per ogni A.S. c'è ed è ambizioso.
B.P. lo ha reso indelebile nella promessa, nella legge e il masci con il patto comunitario ha voluto dare senso compiuto allo steso.
Purtroppo devo prendere atto che il progetto da tempo ha perso significato,tanto da essere accantonato, forse per la difficoltà di renderlo esecutivo.
In questo andare senza sapere la meta da raggiungere porta il pellegrino (A.S.) a fermarsi e verificare quanta strada ha percorso.Purtroppo considerando che la sua vita non ha subito cambiamenti si rende conto che ha camminato a vuoto perchè le sue guide non lo hanno aiutato a trovare la direzione giusta.
Secondo il mio parere oggi si assiste a uno strano rapporto tra la chiesa e il masci. La chiesa mostra poca attenzione verso il masci,vuoi la mancanza di sacerdoti per cui se deve scegliere,preferisce seguire altri gruppi.Il masci tutto sommato accetta questa situazione perchè è libero di muoversi senza eccessivi vincoli considerando la chiesa come un buon lasciapassare.
Io ritengo che la chiesa si riappropi del suo ruolo guida attraverso tutti coloro che vorrà inviare, siano A.E. o laici. Il suo ruolo è fondamentale per A.S. deve agire da attore principale e non da comparsa come è oggi.Sia per noi una guida  capace di orientarci su un percorso sicuro, aiutandoci a comprendere il messaggio e quindi il progetto espresso con forza dalla promessa ,dalla legge e dal patto comunitario. Da parte nostra è sufficiente credere, aderire e condividere il progetto, consapevoli che questo percorso ci porterà alla meta, alla conversione.

                      fraternamente Orlando

qualche proposta al prossimo messaggio.







> ciao a tutti
> desidero esprimere la mia opinione su 2 argomenti
> 1)fondare un altro masci
> 2)il ruolo degli A.E. nel masci
> Se condividiomo i valori espressi nella promessa, nella legge e nel patto comunitario, non c'è motivo di fondare un altro movimento.
> Evidentemente la questione è più complessa e non si può esaurire in due battute.
> Io penso che la causa principale del malessere nel movimento sia l'assenza del progetto o la scarsa visibilità dello stesso.
> Di conseguenza molti a.s.sono disorientati,insodisfatti,privi di stimoli, pronti al giudizio e alla ricerca continua del senso della loro adesione al masci.
> Allora ogni comunità si crea un proprio progetto quello che più gli aggrada e lo persegue. Nasce cosi il masci fai da te.
> Naturalmente le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
> in questo contesto si inserisce il secondo punto che tratterò nel prossimo messaggio.
>                     fraternamnte Orlando
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> > Buon giorno a tutti,
> > ho ricominciato a leggere ed adesso ,incuriosito dalle considerazioni di Franco a
> > proposito di "esempi da non imitare", mi sono proposto di chiedere, a chi tra voi mi può illuminare, cosa possono fare, cosa facciano i nostri A.E. e cosa detta il TITOLO V del Codice di Diritto Canonico relativo alle norme prescritte per le Associazioni dei fedeli.
> > Io ho letto , tra i canoni, il n.305 che sembrerebbe prescrivere agli A.E. la "vigilanza" perche in tali associazioni conservino l'integrità della fede e dei costumi .etc etc.
> > A tale proposito mi viene da osservare che nel nostro Statuto niente viene detto a proposito dei "compiti ed attribuzioni" degli A.E.
> > La cosa , a mio parere andrebbe attentamente valutata per poter intervenire nei casi citati da Franco e, sopratutto , per dare peso agli A.E. che ora sembrano entità astratte nel nostro Movimento .
> > Ne vogliamo discutere ?
> > 
> > Nicola Nardi 
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