[Masci] Il papa, la pedofilia ed i giornalisti
Giovanni Caluri
giovanni.caluri39 a gmail.com
Sab 18 Set 2010 22:01:20 CEST
Credo doveroso riportare questo articolo.
Se non altro per avere un'idea di come funziona
il giornalismo Italiano.
Non mi risulta che Avvenire sia letto molto nel
nostro ambiente...
E NOI?
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.......GioVanni- Caluri
Giovanni.Caluri a alice.it
(Lupo Volante)
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Avvenire - oggi, Sabato 18 Settembre 2010 pagina 4
Sulla stampa solo pedofilia. Il viaggio ridotto a un «mea culpa»
periscopio
di Umberto Folena
Gli avverbi? Tutti sotto stretto controllo. Specialmente quelli lunghini.
Altrimenti rischiano di sparire. Prendiamo il Santo Padre.
E la pedofilia.
In volo, al volo, così si esprime testualmente:
«Lautorità della Chiesa non è stata sufficientemente vigilante e decisa e
veloce».
Sufficientemente... avverbio lungo e scomodo, un tiranno mangiaspazio
per i titoli.
Meglio correggere il Papa.
La Repubblica opta per labolizione: «La Chiesa non ha vigilato».
Non ha vigilato affatto, non ha vigilato per niente. Omissione totale.
La Stampa a ruota: «Non abbiamo vigilato».
Libero non conosce le mezze misure: «Non abbiamo vigilato».
Anche il Giornale: «La Chiesa non è stata vigile».
E il Sole 24 ore: «La Chiesa non ha vigilato».
Il Riformista si modera: «Poco vigilante».
Il Tempo va giù duro: «Non abbiamo vigilato».
Idem il Mattino : «Non abbiamo vigilato».
È sufficientemente chiaro? Una frase detta al volo in volo diventa,
nei titoli dei principali quotidiani italiani, il riassunto
dellintera prima intensa giornata britannica del Papa.
Scelta che neanche i più diretti interessati, i quotidiani inglesi,
hanno fatto: «Missione improbabile » è il titolo di prima di
The Independent, che evoca una parabola: «Il suo messaggio è
destinato a cadere su terreno sassoso?».
E The Times, nei giorni in cui il Regno ricorda i 70 anni dalla
Battaglia dInghilterra, titola: «La battaglia della fede.
Il Papa chiama il popolo britannico ad abbracciare i valori della fede».
E proprio questo è stato il senso della prima giornata di Benedetto XVI.
Invece unaltra espressione che manda in brodo di giuggiole i redattori
nostrani è 'mea culpa'. «Mea culpa sui pedofili» (Stampa). «Mea culpa del Papa»
(Libero). «Il mea culpa per i preti pedofili » ( Giornale).
Limmagine proposta ai lettori è di un Pontefice schiacciato dai sensi
di colpa, attanagliato dalla mancata vigilanza... del tutto assente,
non insufficientemente vigilante. Ah, gli avverbi stralunghi della nostra
lingua bella, ma scomoda. Specialmente per i tabloid: poche colonne, parole
brevi.
E laccoglienza? Bel duello tra Marco Ansaldo della Repubblica e Andrea
Tornielli del Giornale. Entrambi inviati. Tutti e due presenti.
Che coshanno visto? Ansaldo ammette che a salutarlo cerano fedeli
«da ore in attesa», e poi precisa: «Cerano più di 60mila persone per la
Messa a Bellahouston Park». Molto più spazio lo dedica, in coda, ai
dissidenti: «Una settantina di contestatori ha agitato in aria alcuni
preservativi mentre il Papa faceva il suo discorso».
Una settantina in mezzo a più di 60mila, dunque.
Tornielli fornisce una versione leggermente diversa.
Parla di 70mila fedeli alla Messa, e qui la differenza è minima.
Ma subito precisa: «Da ieri i protagonisti della visita papale sono loro,
non i gruppi di protesta, vocianti e corteggiati dai media, ma non così
consistenti come si vuole far credere: nellarea riservata a loro
accanto al castello di Edimburgo, dove erano previsti una settantina di posti,
cerano soltanto una decina di ragazzi che hanno agitato dei preservativi
al passaggio del corteo papale».
Settanta o dieci? Settanta i posti o i contestatori? Alla Messa o
al passaggio del corteo?
A dirimere la questione è forse larticolo anonimo del Foglio che racconta
la diretta della Bbc. Dopo lo «tsunami mediatico di articoli iper critici e
di trasmissioni televisive tendenziose», il Papa sbarca, e si capisce
«che la lunga ed eccellente diretta della Bbc avrebbe prodotto un altro esito.
E che contrasto: dopo gli astiosi commenti nelle ultime settimane degli
intellettuali atei e dei membri degli 'special interest group' che per un
motivo o per laltro ce lhanno a morte con il Vaticano,
sentire i morbidi e rispettosi toni del gallese Huw Edwards, il principale
anchorman di Bbc 1 News, commentare levento con la tipica puntualità
riservata per i grandi servizi in esterno del broadcaster di Stato.
Tutta unaltra cosa, un segnale che la permanenza del Pontefice sul
suolo britannico è destinata a risolversi in un successo».
Quasi ce ne stavamo dimenticando: il manifesto dedica al Papa
una decina di righe.
Titolo: «Primo giorno in Scozia tra le gaffe».
Per il giornale, sarebbe una gaffe laccostamento tra ateismo e nazismo.
Ma solo perché ha suscitato lira della National Secolar Society.
Ah, questo Papa dalla gaffe facile.
Sui quotidiani italiani sintesi sbrigative limitate alle frasi pronunciate
in aereo «Ottima invece la cronaca della Bbc»
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