[Masci] i 150 anni dell'unità
dino Di Cicco
dinodicicco a libero.it
Lun 14 Feb 2011 17:38:05 CET
saluto Pino affettuosamente, ma non riesco a condividere le sue
affermazioni.
Come persona di cultura settentrionale, malgrado il cognome, avendo vissuto
per 25 anni a Napoli, avendo studiato a Napoli sociologia del sottosviluppo
merdionale e storia economica del mezzogiorno, con docenti meridionali, sono
comunque di idea diametralmete opposta, ma non ho voglia di dissertire su
questo.
Vorrei solo ricordare che Croce (napoletano) diceva che non esiste storia
antica o moderna, la storia è solo contemporanea perchè rispecchia le idee e
la coltura di chi la scrive.
Per cui i meridionali affermeranno sempre di essere stati deubati ed i
settentrionali affermeranno sempre di aver pagato.
A me non interessa la soluzione, perchè "la verità non è di questo mondo" ma
solo interessa affermare che non è esprimendo giudizi che si ottiene
qualcosa, ma solo superando le ideologie ed i preconcetti.
Io sono fiero di essere italiano., malgrado tutto, perchè ritengo che sia
una un'esperienza da ricordare e da diffondere e perchè come scout e come
cattolico ritengo che quello che ci unisce è superiore a quello che ci
divide,sempre e comunque,
L'unità d'Italia potrebbe essere un esempio da proporre in un momento in cui
le divisioni trionfano.
Gli Austriaci dell'Alto adige potrebbero. ad esempio, ricordare quanto
l'Italia li abbia rispettati e premiati (ECONOMICAMENTE) e così via....
Siamo tutti frateli malgrado le bandiere.
Non è certo il Belgio, o l'ex jugoslavia che devono essere da esempio.
Non voglio dilungarmi, ma parlare di Pace e suggerire divisioni o
distinzioni non mi sembra la stessa strada.
Fraternamente
Dino
----- Original Message -----
From: "Giuseppe Prochilo" <g.prochilo a tin.it>
To: "Masci Lista e-mail" <masci a scoutnet.org>
Sent: Monday, February 14, 2011 1:35 PM
Subject: [Masci] i 150 anni dell'unità
Giovanni nella sua e- mail "ma no, che ci siamo!" mi stimola. Sarà una
ulteriore provocazione? sarò scomunicato? Devo dirvi che da meridionale
(calabrese doc) non me ne frega più di tanto. La tanto conclamata unità
d'Italia è sempre stata vista, da chi (meridionale) cerca di documentarsi
con il poco materiale esistente in giro, come una aggressione operata dai
savoia al popolo meridionale, con relativa annessione di terre, macchinari
di fabbriche, beni, etc. etc. in pratica con la distruzione totale di un
modello economico- sociale che era vivo e prospero. Basta andare a guardare
le statistiche e la storia vera, non quella addomesticata savoiarda e
fascista. Il fenomeno del "brigantaggio" va letto nella sua vera essenza,
non a caso è stato un fenomeno diretto unicamente contro le "truppe di
occupazione". La stessa lettura di frange di storia sfuggite alla censura di
regime evidenziano le atrocità commesse contro il popolo meridionale. Lo
svuotamento delle forze giovani del meridione inizia alcuni anni dopo
l'unità e arriva ai massimi con la perdita totale di ogni speranza da parte
dei meridionali. Lo testimoniano le rovine degli "opifici", mute
testimonianze di attività industriali e artigianali distrutti, svuotati da
tutti i macchinari avviati nel nord. A distanza di 150 anni il sud non è
stato minimamente "risarcito" e di volta in volta preso in giro con le
iniziative più strampalate; vi ricordate la Cassa per il mezzogiorno? è
servita ad arricchire qualcuno e a mettere un paravento alle richieste dei
meridionali (vale per tutto il noto episodio delle "vacche di Fanfani").
Ogni tanto qualcuno, per dare il contentino, le spara grosse: "Il Quinto
Centro Siderurgico"; La Centrale a Carbone; Il Porto di Gioia Tauro; etc.
La Salerno Reggio Calabria è come la tela di Penelope e serve solo, come
tante altre iniziative, a foraggiare le associazioni criminali. E intanto?
intanto chi vuole lavorare emigra.
Buona strada da un emigrante
Pino Prochilo - Scout Adulto
_______________________________________________
Masci mailing list
Masci a scoutnet.org
http://list.scoutnet.org/lists/listinfo/masci
Maggiori informazioni sulla lista
Masci