[Masci] Scoutismo adulto
g.prochilo
g.prochilo a tin.it
Sab 31 Dic 2011 20:28:40 CET
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Nell'ultimo numero di Strade aperte ho letto un articolo firmato "Fulvio Ianovitz" concernente gli adulti scout. Nello stesso vengono affermate pareri condivisibili e altri meno. Personalmente ritrovo le stesse posizioni discusse con Paolo Severi e Gianni Reggiani a Modena. Per chi non li avesse conosciuti (Fulvio sa benissimo di chi parlo) Paolo e Gianni sono state persone molto importanti per lo scoutismo del dopoguerra. Erano entrambi modenesi e, durante la mia permanenza per 30 anni in questa città, ho avuto modo di apprezzarli e di divenirne amico. Ebbene la posizione di entrambi, che si ritrova puntualmente nel pensiero dei "vecchi scout" era che, finito il servizio all'interno del Movimento giovanile, lo scout doveva "guidare da sè la sua canoa". In parole povere, mantenere principi e valori scout all'interno della società, ma senza avvalersi del supporto dei capi e degli altri scout. Vi era la possibilità di restare come capi o formatori all'interno del Movimento giovanile; e questa era la seconda chance. B.-P. d'altro canto non ha previsto una quarta branca o un movimento di Adulti Scout ma, come si evince dal discorso per il "Jamboree, ottobre 1933" B.-P. pensava a dei "simpatizzanti attivi del Movimento tra l'opinione pubblica".
Non molto dissimile è la posizione di B.-P. tratta dal discorso "Jamboree, gennaio 1937". B.-P. vede gli Adulti Scout come serbatoio di capi del Movimento giovanile e realizzatori della "fraternità internazionale". Nell'ultima parte del discorso ipotizza: "Se questa fraternità fosse organizzata più compiutamente, sia nel movimento maschile che in quello femminile, essa, col numero sempre crescente dei suoi membri, diverrebbe ben più che un semplice nucleo, una lega mondiale di popoli dotati di menti sane o solide, impegnati a risolvere le difficoltà con accomodamenti amichevoli anzichè darsi ad una corsa folle agli armamenti o anche compiacersi in diverbi politici". Dunque B.-P. non ha mai pensato che potesse esistere un movimento che propomesse uno Scoutismo Adulto, con specifica metodologia al passo con i tempi e la maturazione fisica, mentale, sociale di uomini e donne. Il problema non è mai stato risolto nè preso seriamente in considerazione. Restiamo ancorati al pensiero di B.-P.: o siamo di supporto al Movimento giovanile, o viviamo ispirati a principi e valori ma senza aggiornarli e adeguarli ai giorni nostri.
P.S.
I riferimenti agli Jamboree sono tratti dal "Taccuino di B.-P."
Buona Strada
Pino Prochilo - Scout Adulto
Cordiali saluti
g.prochilo a tin.it
31/12/2011
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