[Masci] R: R: R: auguri
Giovanni Caluri
giovanni.caluri39 a gmail.com
Dom 1 Gen 2012 21:04:52 CET
> -----Messaggio originale-----
> Da: masci-bounces a scoutnet.org
> [mailto:masci-bounces a scoutnet.org] Per conto di Paolo Magnoni
> Inviato: domenica 1 gennaio 2012 19.42
> A: 'Discussioni sul MASCI [italiano]'
> Oggetto: [Masci] R: R: auguri
>
> Già così va bene
> " socetà però si può scrivere senxa e con l'i)": sarà anche
> vero, come è vero che una lingua è in continua evoluzione.
> Da ciò che ne so io deriva dal latino "societas"
> con la "i", poi se durante questi anni è cambiato, chiedo
> scusa ma molto probabilmente non ne sono stato messo al
> corrente.
> (Però la parola "senza" si scrive con la "z" di zanzara,
> e non con la "x" di xilofono.)
X-ray! marinaio!
> Poi voglio rassicurare Romano: non sono un "audace
> conservatore" e non ho mai fatto la marcia su Roma
> (sono nato il 17 novembre 1943), mentre altri,
> più grandi, potrebbero averci partecipato, ma poi
> ravvedendosi ..., io comunque no, per questioni anagrafiche.
Paolo, il reazionario populista sono io, che ho osato
affermare che il disastro economico risale non agli ultimi
20 (e quindi berlusconiani) anni, ma 40 (e quindi includendo
i danni delle convergenze parallele delle maggioranza allargate,
dei governi balneari, delle aperture al poi sconfessato e
inzaccherato Craxi e alle "sinistre intelligenti" ecc.)
Ho anche osato alludere al fatto che la "casta" (che include
anche i dipendenti a stipendio di organismi come Camera e
Senato) dovrebbe dare il buon esempio ed invece non lo dà,
conservandosi non solo retroattivamente, ma anche per il
futuro, privilegi, e prebende e gratuità a go go.
> Inoltre non ho espresso giudizi politici, non faccio parte di nessuna
> "casta" (per mia fortuna), essendo semplicemente un ex bancario,
> ora in pensione (INPS), pago tutte le tasse fino
> all'ultimo cent.,
E vorrei vedere! te le pelano PRIMA di concederti l'osso rosicato!
> e penso di fare parte di quella moltitudine di persone per la quale
> anche la Ministro Fornero si è commossa
> (http://www.youtube.com/watch?v=jB9S0_QjOjs), mentre
> invece (guarda un po) quelli che appartengono alla cosi
> detta "casta" (parlo sia a livello nazionale,
> sia regionale, sia provinciale, sia comunale) non hanno
> certo fatto alcuna rinuncia .... né di pensioni, né di
> benefit, né di vitalizi, ecc., ecc..
[...]
ma sì, va, facciamoci un brindisi dedicato alla casta!
Girella (emerito
Di molto merito),
Sbrigliando a tavola
Lumor faceto,
Perde la bussola
E lalfabeto;
E nel trincare
Cantando un brindisi,
Della sua cronaca
Particolare
Gli uscì di bocca
La filastrocca.
Viva Arlecchini
E burattini
Grossi e piccini:
Viva le maschere
Dogni paese;
Le Giunte, i Club, i Principi e le Chiese.
Da tutti questi
Con mezzi onesti,
Barcamenandomi
Tra il vecchio e il nuovo,
Buscai da vivere,
Da farmi il covo.
La gente ferma,
Piena di scrupoli,
Non sa collanima
Giocar di scherma;
Non ha pietanza
Dalla Finanza.
Viva Arlecchini
E burattini;
Viva i quattrini!
Viva le maschere
Dogni paese,
Le imposizioni e lultimo del mese.
Io, nelle scosse
Delle sommosse,
Tenni, per ancora
Dogni burrasca,
Da dieci o dodici
Coccarde in tasca.
Se cadde il Prete,
Io feci lateo,
Rubando lampade,
Cristi e pianete,
Case e poderi
Di monasteri.
Viva Arlecchini
E burattini,
E Giacobini;
Viva le maschere
Dogni paese,
Loreto e la Repubblica francese.
Se poi la coda
Tornò di moda,
Ligio al Pontefice
E al mio Sovrano,
Alzai patiboli
Da buon cristiano.
La roba presa
Non fece ostacolo;
Ché col difendere
Corona e Chiesa,
Non resi mai
Quel che rubai.
Viva Arlecchini
E burattini,
E birichini;
Briganti e maschere
Dogni paese,
Chi processò, chi prese e chi non rese.
Quando ho stampato,
Ho celebrato
E troni e popoli,
E paci e guerre;
Luigi, lAlbero,
Pitt, Robespierre,
Napoleone,
Pio sesto e settimo,
Murat, Fra Diavolo,
Il Re Nasone,
Mosca e Marengo;
E me ne tengo.
Viva Arlecchini
E burattini,
E Ghibellini,
E Guelfi, e maschere
Dogni paese;
Evviva chi salì, viva chi scese.
Quando tornò
Lo statu quo,
Feci baldorie;
Staccai cavalli,
Mutai le statue
Sui piedistalli.
E adagio adagio
Tra londe e i vortici,
Su queste tavole
Del gran naufragio,
Gridando evviva
Chiappai la riva.
Viva Arlecchini
E burattini;
Viva glinchini,
Viva le maschere
Dogni paese,
Viva il gergo dallora e chi lintese.
Quando volea
(Che bellidea!)
Uscito il secolo
Fuor de minori,
Levar lincomodo
Ai suoi tutori,
Fruttò il carbone,
Saputo vendere,
Al cor di Cesare
Dun mio padrone
Titol di Re,
E il nastro a me.
Viva Arlecchini
E burattini
E pasticcini;
Viva le maschere
Dogni paese,
La candela di sego e chi laccese.
Dal trenta in poi,
A dirla a voi,
Alzo alle nuvole
Le tre giornate,
Lodo di Modena
Le spacconate;
Leggo giornali
Di tutti i generi;
Piango lItalia
Coi liberali;
E se mi torna,
Ne dico corna.
Viva Arlecchini
E burattini,
E il Re Chiappini;
Viva le maschere
Dogni paese,
La Carta, i tre colori e il crimen laesae.
Ora son vecchio;
Ma collorecchio
Per abitudine
E per trastullo,
Certi vocaboli
Pigliando a frullo,
Placidamente
Qua e là mesercito;
E sotto legida
Del Presidente
Godo il papato
Di pensionato.
Viva Arlecchini
E burattini,
E teste fini;
Viva le maschere
Dogni paese,
Viva chi sa tener lorecchie tese.
Quante cadute
Si son vedute!
Chi perse il credito,
Chi perse il fiato,
Chi la collottola
E chi lo Stato.
Ma capofitti
Cascaron gli asini;
Noi valentuomini
Siam sempre ritti,
Mangiando i frutti
Del mal di tutti.
Viva Arlecchini
E burattini,
E glindovini;
Viva le maschere
Dogni paese.
Viva Brighella che ci fa le spese.
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