[Masci] Fw: Commento all'articolo sui "STRADE APERTE" di P.Linati in risposta all'art.di Romano Forleo" Pochi ma buoni?"
dino Di Cicco
dinodicicco a libero.it
Mar 17 Gen 2012 23:05:01 CET
Ricevo e trasmetto.
Credo che possa essere un interessante spunto di riflessione.
Dino
----- Original Message -----
From: "Linati Paolo" <plinati a alice.it>
Sent: Tuesday, January 17, 2012 8:39 AM
Subject: Fw: Commento all'articolo sui "STRADE APERTE" di P.Linati in
risposta all'art.di Romano Forleo" Pochi ma buoni?"
----- Original Message -----
From: Egisto
To: Marino Monachini
Cc: Paolo Linati ; Laura Terreni
Sent: Monday, January 16, 2012 7:38 PM
Subject: Commento all'articolo sui "STRADE APERTE" di P.Linati in risposta
all'art.di Romano Forleo" Pochi ma buoni?"
Finalmente!
Nel numero di Dicembre di "Strade aperte" c'è un
articolo di Paolo Linati in risposta a quello precedente di Forleo, dove ho
trovato finalmente qualcuno che ha veramente capito quale sia il fine ed il
compito del nostro Movimento e delle nostre Comunità.
A Romano Forleo, che afferma che debbano essere il Movimento e la Comunità
in quanto tali ad "incidere nella società globalizzata del
post-capitalismo", Linati controbatte dicendo di pensare "ad un rapporto con
il Mondo in cui l'adulto scout eserciti e dia testimonanianza dei valori
della Promessa e della Legge in chiave adulta, come persona, e non come
membro di una comunità o di un movimento."
Quante volte si è fatto e si sta facendo l'errore di ritenere Comunità e
Movimento il fine del MASCI!
Comunità e Movimento sono un mezzo, ambienti dove l'adulto scout attinge,
cresce, conquista quei valori che responsabilmente, in prima persona, dovrà
portare nel proprio ambiente di lavoro, familiare, sociale, ecclesiale
presentandosi come individuo maturo in grado di dare e ricevere nel mondo
che lo circonda.
Comunità e Movimenti sono ambienti di formazione per l'individuo che, solo,
può essere realtà responsabile ed in grado di dare in un mondo che è da
tempo stanco di sigle, istituzioni, associazioni, lobby.
Il rapporto di ogni giorno fra gli uomini nel mondo è un rapporto a tu per
tu, tra individui che danno e ricevono. Danno, e perciò devono avere. Ecco
la funzione della Comunità e del Movimento: palestre dove ci si allena a
convivere, dove ci si ricarica di valori che poi andranno dispensati
all'esterno. Chi ha rapporti con te all'esterno deve sentire di primo
acchito che tu sei un uomo maturo, che gli puoi dare qualcosa, in compagnia
del quale ci si sente a proprio agio, nel quale le verità annunciate non
restano teorie, ma si incarnano profondamente nella sua vita.
E verrà il giorno in cui, spontaneamente ti chiederà:"Ma dove hai imparato
ciò?" Ed allora la Comunità ed il Movimento acquisiranno tutto il loro
valore e tu potrai dirgli:"Vieni a vedere."
Le nostre comunità dovrebbero essere fucine di formazione, fucine in cui le
nostre differenze, i nostri egoismi, il nostro modo di vedere le cose deve
essere forgiato, purificato da un fuoco che ci fa vedere la limitatezza
delle nostre visioni, la grettezza dei nostri egoismi, la pochezza del
nostro amore per gli altri. Devono essere fucine da cui esce l'uomo nuovo,
l'uomo che può dire la sua in un mondo pieno di egoismi, di odio, di
arrivismi, di valori che non sono tali e che non hanno nulla da proporre per
farne un mondo migliore.
A questo uomo che esce dalle nostre Comunità e dal Movimento deve essere
affidato l'incarico del cambiamento perché egli solo potrà portare qualcosa
di valido e di nuovo nelle nostre famiglie dove è marito e padre,
nell'ambiente di lavoro dove tutti lo chiamano per nome, nella parrocchia
dove tutti conoscono il suo impegno, nelle coscienze di chi singolarmente lo
incontra.
E' finito il tempo di nasconderci sotto le varie bandiere, è venuto il tempo
di mostrare ognuno la propria faccia e permettere agli altri di riconoscervi
subito la Legge ed i valori della nostra formazione scout.
Marino
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Caro Marino,
condivido totalmente il tuo pensiero su quello che deve essere il MASCI,
movimento che ha lo scopo di far crescere la persona,( un movimento di
educazione permanente o continua) piuttosto che diventare come
sostiene Romano Forleo, nell'art."Pochi ma buoni?" su "STRADE APERTE"
nel n. di ottobre 2011.........< movimento pronto ad incidere nella società
globalizzata del post-capitalismo >
Non vogliamo essere, ne diventare un partito, ma essere lievito della
società,
vogliamo agire come persone, capaci di testimoniare " i valori espressi
nella Legge e
nella Promessa Scout, lette in chiave adulta."
Mi dispiace anche che si faccia dell'ironia sui nostri riti" ritualità
nostalgiche dei nostri
fuochi di bivacco"; cerimonie e riti fanno parte dell'identità scout, il
rito si svuota di senso
solo se non si crede ai gesti che si fanno,se i gesti diventano atti
ripetitivi,se si parla
teoricamente di cerimonie e riti, con i piedi "sotto il tavolino" piuttosto
che seduti sull'erba
o su un tronco d'albero in cerchio l'uno accanto all'altro,se siamo troppo
abituati alle formalità
di chi è stato per troppo tempo "nella stanza dei bottoni!
Ciao un abbraccio
Egisto
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