[Masci] R: R: alla ricerca del metodo........... 1°
dino Di Cicco
dinodicicco a libero.it
Ven 10 Feb 2012 15:36:15 CET
Grazie a Dio le riflessioni e le considerazioni sono numerosissime, ma è
difficile rispondere a tutti.
Colgo un primo spunto, molto personale. sulle "linee programmatiche"
Se qualcuno era presente all'assemblea per l'approvazione dello statuto,
dovrebbe ricordare il mio intervento a favore, in cui dichiaravo che a mio
avviso l'introduzione delle linee guide era uno degli elementi più
interessanti ed importanti del nuovo statuto.
Poichè allora ero Segretario Regionale vorrei portare un esmpio concreto e
reale.
Da allora (e per fortuna fino ad oggi) nella regione Piemonte le linee
programmatiche triennali vengono "tradotte" in linee programmatiche
regionali (anche perchè spesso a livello nazionale viene approvato spesso un
documeno fumoso ed omnicomprensivo che non serve a niente!) che suggerisce
alle comunità di lavorare sullo stesso tema. Per fortuna (non certo per mia
capacità) il suggerimento è stato fin'ora raccolto da tutte le comunità
della regione, anche quelle più lontane ed "assenti". Il percorso proposto è
in tre tappe, la prima a livello Comunitario, una seconda con incontri tra
comunità, la terza a lievello regionale. Le tappe intermedie sono monitorate
attraverso due incontri regionale tradizionali, la Giornata dello Spirito,
normalmente a maggio, in cui si portano i primi risultati, l'ultima al Campo
estivo Regionale (ormai alla sedicesima edizione in Piemonte) dei primissimi
giorni di Luglio, in cui si tirano le somme.
Obbiettivo = lavorare insieme (non tanto fisicamente, ma sugli stessi temi e
confrontarsi)
è ovvio che il patto comunitario rimane la base di tutto, ma essendo un
documento che comprende tutto il patrimonio del movimento non può
rappresentare da solo un momento di sintesii e di confronto delle Comunità.
L'autonomia delle comunità è sicuramente un patrimonio da difendere, ma deve
pur esitere un punto di unione delle varie strade intraprese. Altrimenti
rimane solo la dispersione delle energie.
Credo che il problema rimanga questo.
Al convegno di Loreto, venne espressa questa considerazione (naturalmente
ben nascosta e non comunicata) nel criticare la comunicazione del movimento
occorre mettere in evidenza che la base della comunicazione è il contenuto,
se le uniche cose da comunicare sono "piccole"iniziative disperse, non c'è
nessuno strumento che possa farle diffondere.
Il masci ha poco da comunicare (a livello complessivo) e quindi la sua
comunicazione rimane "parrocchiale", "locale" ..... "limitata".
Queste sono naturalmente mie considerazioni personali, anche se in regione
continuano a funzionare e bene.
su Wikipedia : Si definisce movimento qualunque formazione collettiva
relativamente strutturata che appare identificabile per il fine dei suoi
partecipanti e membri di difendere o promuovere degli "oggetti" o delle
situazioni che hanno una connotazione sociale, e quindi delle implicazioni
di fatto o di valore per un gruppo più o meno circoscritto di soggetti.
attenzione quindi ai temini :"identificabile per il fine dei suoi
partecipanti ".
Per essere movimento dobbiamo identificarci almeno per il "fine"
A presto e scusate lo sfogo.
Dino
----- Original Message -----
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To: <masci a scoutnet.org>
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> Voglio portare un esempio:Vi siete mai chiesto a cosa servono le linee
> guida
> ogni 3 anni? sono utili? provate a chiedere nelle vostre comunità se ne
> hanno
> un ricordo.
> L'ultima volta che come assistente era Padre Lombardi e in una assemblea
> furono formulate le linee guida,Padre lombardi ebbe a dire se ricordo
> bene,
> forse scherzando che il movimento dopo tanto tempo non aveva ancora
> trovato una
> linea guida.
> Io mi domando perchè non utilizzare il patto comunitario come linea guida
> per
> sempre, magari riuscissimo a metterla in pratica.
> Buona strada
> Orlando
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