Senza padri n� madri

giovanni.caluri giovanni.caluri a alice.it
Lun 17 Giu 2013 21:07:59 CEST


Gente,
inutile scrivere "io ci sono"
Il titolo di questa mailing list è Discussioni sul MAsci"

Quindi dire "io ci sono" non ha significato
Quello che serve sono idee,
notizie e discussioni
Prima di rifilarvi questo pezzo, pongo io la mia domanda:
MA.... prima leggetevi queste parole:

IL NODO: LA RIVOLUZIONE ANTROPOLOGICA E IL CRISTIANESIMO
Senza padri né madri
« Nel nome del Genitore, del Figlio e dello Spirito Santo», oppure «Genitore
nostro, che sei nei cieli», o ancora «Santa Maria, Genitore di Dio, prega per
noi peccatori». Quanto tempo dovremo aspettare prima di sentirci dire che
dovremmo pregare così? Che non si dica che è solo una provocazione. Chi
l’avrebbe mai detto, quarant’anni fa, quando andavamo a dormire dopo Carosello e
la parola “preservativo” era proibita in tv, che un giorno il matrimonio
omosessuale sarebbe stato definito un “diritto civile”, e che l’amore gay
sarebbe stato ricordato e celebrato per ogni dove, dalle pubblicità ai film, che
rappresentanti istituzionali avrebbero partecipato alle parate dell’orgoglio
gay, e che insomma l’omosessualità sarebbe stata vissuta come fatto pubblico e
politico, celebrata e omaggiata – come vediamo in questi giorni – fino alla
noia? Chi avrebbe mai pensato che piazze immense si sarebbero dovute riempire
per chiedere, almeno, di non cancellare “mamma” e “papà” da leggi e vocabolario?
È legittimo aspettarsi quindi, un giorno, di ritrovarsi a discutere se è il caso
di cambiare anche le preghiere cristiane.

Perché no? E non sarà una “costrizione”, un obbligo, ma un adeguarsi del
linguaggio a una situazione in cui il cristianesimo, e il cattolicesimo in
particolare, conoscerà un problema nuovo, del quale ancora non c’è
consapevolezza: la nuova evangelizzazione in un’era post–cristiana,
post–rivoluzione antropologica. Già, perché nel mondo in cui sono “famiglie”
anche quelle con due mamme o due papà, in cui si finge che bambini possano
nascere anche da persone dello stesso sesso, grazie a mix di gameti in provetta
e uteri in affitto, anche l’evangelizzazione sarà più complicata.

L’annuncio cristiano, infatti, è tutto basato su un’antropologia naturale, a
partire dall’annuncio centrale: Dio si è fatto uomo, ci ha dato Suo figlio,
partorito da una donna. Il mistero dell’incarnazione è totalmente intrecciato
con la dinamica della generazione umana, e tutto il cristianesimo si legge, si
racconta e si vive in analogia all’amore fecondo fra un uomo e una donna. Le
figure del padre e della madre, dello sposo e della sposa ricorrono
continuamente nelle scritture, così come quella del Figlio e del fratello.
Parole che iniziano a non avere più quel significato universale, conosciuto in
ogni angolo della terra, che permetteva di raccontare a tutti, in modo
comprensibile, la buona notizia: il Padre nostro che è nei cieli nel suo immenso
amore ci ha dato suo Figlio, partorito da una donna. Ma quale Padre? Non tutti
ce l’hanno. Maria, Madre di Dio: quale Madre?

Non è necessaria. E i figli: di chi? E che dire dei fratelli? Amatevi come
fratelli? Quali sarebbero? Proviamo a sfogliare Vangelo e Bibbia, e a rileggerne
i passi e i racconti cancellando le parole e le figure di padre e madre,
sfumando figli e fratelli: se i legami della carne e la differenza sessuale non
contano più, ma importa solamente dei desideri e dei sentimenti reciproci, madre
e padre e figlio e fratello e sorella sono solo parole per rapporti e preferenze
personali, che mutano di significato a seconda delle situazioni. Dopo una simile
operazione, che cosa rimane delle Sacre Scritture, e del catechismo? Racconti
antichi e poco comprensibili non solo lessicalmente, ma nel loro significato più
profondo. I bambini con due mamme, cresciuti come figli di due donne, come
potranno pregare il Padre comune “Padre nostro che sei nei cieli”? E quelli con
due papà, come potranno rivolgersi a Maria, Madre di Dio e di tutti noi? Sarebbe
poi così assurdo in un mondo così pensare di rivolgersi al “genitore”
indifferenziato anche nelle preghiere? Non so quanto ci si sia riflettuto su. Ma
ritenere che la “rivoluzione antropologica” possa arrivare senza travolgere
tutto, compresa la quotidianità dell’annuncio cristiano, è pura illusione.
Pensiamo alla nuova evangelizzazione – quella rivolta ai Paesi che cristiani
sono stati, ma adesso non lo sono più, che vivono una dimenticanza che li fa, se
possibile, ancor più pagani di quello che erano quando hanno incontrato i primi
cristiani. Ecco, quella nuova evangelizzazione potrà essere tale e parlare
davvero a tutti con parole e testimonianze di vita autentiche solo se
consapevolmente sfiderà la rivoluzione antropologica, costruendo presìdi di
verità, nei quali preservare e difendere e riconoscere pubblicamente e
instancabilmente le fondamenta della natura umana.

ASSUNTINA MORRESI   . Avvenire Domenica 9 giugno 2013

La mia domanda:
Al dilà delle belle parole, e degli strologismi,
COSA Sta diventando il MASCI?
Forse un movimento che si sta omologando a qualcos'altro,
a parte le parole,
e magari appiattendosi sulle posizioni di parti politiche
che partecipano orgogliosamente  proprio a quelle
manifestazioni di cui sopra.
(Ehi, non trovate scuse, o aggiramenti, ricordo certi
fischi e "và via" di Principina)
A quando la cancellazione della "C" perchè la Chiesa non ne vuol
sapere di essere allineata a quelle posizioni?


--
        .---.
       (..¦..)
-_______..¦.._______-
(-.-<_..\.¦./.._>-_-)
..-_-<_..\+/._>-_-
.......GioVanni- Caluri

Giovanni.Caluri a alice.it
(Lupo Volante)
ScoutTag Regina Margherita (TO) (MASCI) A.S.





Maggiori informazioni sulla lista Masci