[Masci] Riflettiamo bene, questo non è un "tema" questo è saangue!
giovanni caluri
giovanni.caluri a alice.it
Lun 15 Dic 2014 11:09:00 CET
Io non sono la presidente che sovente ci fa riflettere sui temi, non
so se questa lettera proseguirà e sarà diffusa,
fate girare sopratutto il link di INTERRIS, c'è sempre almeno uno
schiaffo al giorno-
Ma mi sento un po' come Vox Clamantis in Deserto (e l'Afghanistan ne
ha tanto di deserto, non solo di terra, ma anche morale)
I lupi azzannano, per questo si dà loro la caccia coi bocconi
avvelenati, in barba a chi li vorrebbe proteggere per ristabilire
l'equilibri ecologico.
il testo intero lo trovate su
http://www.interris.it/2014/12/15/28063/posizione-in-primo-piano/sch
iaffog/lettera-renzi-dalla-mamma-soldato-mio-figlio-ucciso-in-afghan
istan-per-schifo-italia.html
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.......GioVanni- Caluri
Giovanni.Caluri a alice.it
(Lupo Volante)
ScoutTag Regina Margherita (TO) (MASCI) A.S.
Lettera a Renzi dalla mamma di un soldato
MIO FIGLIO UCCISO IN AFGHANISTAN
PER QUESTO SCHIFO DI ITALIA
Di Angelo Perfetti / Postato il 0:01, 15 Dec 2014 / Categorie:
ESCLUSIVA, SCHIAFFO DEL GIORNO
David Tobini è morto nel 2011, a soli 28 anni, per salvare i suoi
compagni durante un’azione in Afghanistan contro i talebani.
Il 25 luglio alle 4.15 di mattina, i soldati italiani, assieme a
forze afghane, sono entrati in un villaggio dove erano stati
segnalati materiale esplosivo e ordigni.
Dopo aver compiuto ‘positivamente’ la loro azione, all’uscita del
villaggio sono stati attaccati da un gruppo di insorti che ha fatto
fuoco su di loro.
La mamma di David trascorrerà il quarto Natale senza il figlio, e in
una lettera accorata – pubblicata in esclusiva su Interris.it – si
scaglia contro la politica, quella che non ha saputo cambiare
l’Italia, che non ha fatto nulla affinché il sacrificio estremo di
David e di altri come lui, fosse utile per cambiare il Paese. Uno
schiaffo all’incapacità delle istituzioni ad interpretare il proprio
ruolo.
Egregio presidente Renzi,
sono Anna Rita Lo Mastro, la mamma di David, 41.mo caduto in
Afghanistan.
Scrivo queste righe per esprimerle tutta la mia indignazione verso
ciò che sta accadendo.
Mafia Capitale, ruberie, corrotti, vane promesse per muovere
un’economia che resta imprigionata nella depressione:
per questa Italia è morto mio figlio?!
Per questo schifo hanno dato la vita altri ragazzi in divisa?
Come mamma e cittadina ho il diritto che hanno tutti gli italiani di
sapere e chiedere dove vanno a finire i nostri sacrifici e gli
onerosi tributi ai quali siamo sottoposti.
Ho il diritto, visto che oltretutto ho perso un Figlio per la
nazione, di essere rammaricata e arrabbiata per essere
rappresentata, come i media ci informano, da personaggi che certo
non portano alto l’onore di quella che ancora molti di noi
considerano Patria.
I soldi sequestrati, che a quanto pare non sono stati guadagnati in
modo legittimo e trasparente, in quali casse andranno a finire?
Visto l’orlo del precipizio sul quale ci troviamo perché non
destinarli al loro giusto posto per realizzare gli obiettivi che
rappresentavano il programma di coloro che sono stati eletti?
Già, eletti da un popolo che non hanno avuto vergogna di tradire!
Vogliamo che termini la vergogna di vedere gente anziana rovistare
nei cassonetti dopo aver lavorato onestamente una vita.
Guardando e leggendo notizie sui vari quotidiani, il mio dolore si
eleva a livelli esponenziali.
La mia rabbia cresce, perché devo ricordarvi che mio figlio, come
tanti altri, ha dato il sangue per questa nazione di cui oggi non
possiamo che vergognarci.
Siamo sommersi da disservizi, né siamo tutelati sotto alcun punto di
vista.
Paghiamo tasse esorbitanti, per ciò che abbiamo costruito a nostre
spese e con fatiche di una vita.
A noi cari signori, nessuno ha elargito compensi e contributi
generosi, per aver quel poco che abbiamo a suon di sacrificio,
sudore… e sangue.
Dico ai politici:
dove sta scritto che io, contribuente cittadina italiana senza
nessuna pecca se non quella di avervi dato un figlio, perso
soprattutto per voi, debba restar seduta ad assistere a questa
vergogna che avete creato?
A nome di tutti i cittadini italiani, esprimo la rabbia e la totale
disistima nei confronti di chi sta affossando questo Paese,
rammentandovi che nessun colore o nessun simbolo politico può
giustificare tanta vergogna!
Mio figlio non c’è più, ma parlo a nome anche delle altre mamme
italiane che pur avendo il figlio vivo non riescono a vedere per
loro un futuro.
E senza di quello, anche il Paese è già morto”.
Ha collaborato Maurizio Piccirilli
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