[Scouts-it] promesse esploratori e genitori

Gilmour david a libero.it
Mer 26 Dic 2007 23:04:30 CET


"Archg. Francesco Bertazzo" <francesco.bertazzo a genova14.org> ha scritto nel 
messaggio news:ALIAS.mailman.43.1198693707.2331.scouts-it a scoutnet.org...
> Concordo e mi fa male sentire che ci sono capi scout così distaccati (e in 
> contrasto)dal patto associativo e quindi dalla propria associazione 
> formata da loro stessi---

dove starebbe il contrasto con il patto associativo scusa?

> Gilmour...chi sei?  quando chiedi se qualcuno è integralista presupponi 
> già che ci sia l'Associazione (qualunque essa sia) con un'ala progressita, 
> una moderata, una conservatrice, ecc..

non è cosi? noi dobbiamo educare all'uomo ed alla donna del domani, invece 
nella mia zona (e non solo) vedo gente il cui unico scopo di vita è lo 
scoutismo, si trascura la moglie, i figli, il lavoro per esserci sempre e 
comunque, mi sai dire che tipo di educazione danno queste persone?. Gente 
che non sa parlare d'altro se non di scoutismo, dimenticando che è un mezzo. 
Loro lo hanno fatto diventare il fine della loro vita, e ripeto, non so che 
figure di esempio possano essere queste persone.
Il buon BP, ha fatto un campo sull'isola di Brownsea per togliere i ragazzi 
dalla strada e dargli un'altra occasione, noi ci accapigliamo nelle 
assemblee di zona e regionali per una parola, una virgola, che secondo 
queste menti illuminate, sono fondamentali per l'azione educativa scout. 
Facciamo progetti su progetti, di regione, di zona, di gruppo, perdiamo 
tanto di quel tempo che potremmo sfruttare meglio per "fare" e non per 
parlare.
quando partecipo ad alcuni di questi eventi, mi cadono le braccia 
sinceramente.


> E' brutto... non esistono queste sfumature, il metodo e i principi 
> educativi sono unici nella tua associazione sono diversamente applicabili 
> certo in base alle necessità specifiche del tuo gruppo ma c'è un limite, 
> se non condividi delle scelte come fai sentirti parte di quella 
> associazione? E' questione anche di coerenza---


Noi in campania, con molti capi che hanno fatto CFm e CFA nelle diverse 
regioni d'italia, abbiamo notato la profonda differenza in tema di 
lupettismo, ad esempio, che esiste tra chi ha fatto il cfa nel lazio, chi 
l'ha fatto in sicilia, e chi l'ha fatto in toscana. Nella nostra zona, il 
metodo è applicato molto diversamente tra gli stessi gruppi di una stessa 
città, e non dipende come dici tu in base alle necessità specifiche del 
gruppo, ma da altri fattori, molto meno nobili.
ah dimenticavo, io mi sento parte di quell'associazione perchè vedo i 
risultati con i nostri ragazzi, e riconosco la genialità di BP, cosa che 
purtroppo manca a molti livelli associativi.


> dici <noi di gruppo facciamo diversamente, e con una motivazione educativa 
> di fondo che riteniamo valida.lo scoutismo è bello perchè è vario>
> assolutamente no lo scautismo non è vario!varia tra le associazioni ma 
> all'interno della stessa bisogna seguire un sentiero unico..!
> mi sembra di capire che voi capi del vostro gruppo vi siate interrogati 
> (ottimo sistema) e avete ritenuto valido passare a quella modalità... ma 
> in una delle tre branche si è mai discusso di questo in zona? non 
> necessariamente partendo dal tuo caso? voglio dire nella mia negli ultimi 
> anni tra le cose che si sono affrontate abbiamo cercato di "uniformare la 
> proposta educativa" cioè ci siamo raccontati come agivamo in varie 
> situazioni come la tua e la cosa è stata arricchente perchè tutti abbiamo 
> capito che nel branco c'era necessità consapevole di epplicare 
> diversamente il metodo mentre altri capi branco si sono accorti che 
> avevano "perso il filo" senza volere per tradizioni e consuetudini... 
> anche a questos erve la cosiddetta "formazione permanente" che dovrebbe 
> avvenire in coca, zona e regione--- e anche mediante il ritorno dei 
> giovani capi dai campi scuola.
> Buona strada


La partecipazione agli eventi di genitori è naturalmente ponderata caso per 
caso. non facciamo certo partecipare un genitore di un ragazzo cui potrebbe 
fare male la presenza al campo, come cambusiere.
la cosa non è cosi casuale come potrete forse aver capito.
In merito alla partecipazione attiva dei genitori a molte attività, si, noi 
abbiamo notato un forte riscontro positivo, e siamo passati da un'epoca in 
cui il nostro gruppo era molto chiuso (attività segrete :)), allo stato 
attuale. i vantaggi: i genitori sanno con esattezza cosa facciamo con i loro 
figli, perchè oltre a parlarne lo facciamo anche vedere; sono entrate 
parecchie nuove persone in comunità capi (dieci anni fa stavamo chiudendo), 
perchè hanno visto che non siamo i cretini in calzoncini corti che facciamo 
giocare i loro figli, ma diamo spessore e contenuto alla nostra proposta; 
conflittualità con i genitori notevolmente diminuita, senza che su questo 
abbia inciso la fermezza nei loro rapporti (se dico che tuo figlio non deve 
portare il cellulare al campo, e tu glielo fai portare, ti chiamo e te lo 
vieni a riprendere, il figlio non il cellulare).
insomma, la scelta è meditata e non casuale, come forse si è capito 
erroneamente, e ripeto i vantaggi sono tangibili.
d'altronde non vedo cosa ci sia di male nel rendere partecipi i genitori dei 
momenti piu importanti dei loro figli, naturalmente non partecipano alla 
veglia della partenza o dei passaggi, ma a tutto ilresto si.
buona caccia e strada.






Maggiori informazioni sulla lista Scouts-it