[Scouts-it] Come l'AGESCI ci castra i ragazzi.

Diego mlpita a bergamo3.it
Mar 13 Nov 2007 11:07:48 CET


Scusate se non quoto nulla, ma ho perso il filo delle email.

Caro vnd (spero che tu un nome ce l'abbia), io sono un capo AGESCI giovane
e non ho vissuto l'epoca del movimento femminista ne quella successiva
della fusione AGI-ASCI.
In linea di principio capisco e condivido le tue preoccupazioni, perchè le
ho avute anche io. Per altri invece mi trovi in completo disaccordo,
vediamo perchè:

Condivido le tue preoccupazioni perchè nella mia unità (reparto misto) mi
ritrovo da alcuni anni uno sbilanciamento numerico che vede una prevalenza
femminile, rapporto 4 a 3, infatti ho due squadriglie femminili da 8 e due
maschili da 6.
Mi sono più volte chiesto se non è per caso il taglio delle attività che
proponiamo a "castrare" numericamente i maschi, e questa riflessione l'ho
fatta molto tempo fa, prima di leggere la tua lettera.
La mia conclusione fu: NO.

Partiamo dal fatto che il rapporto 4 a 3 arriva direttamente così dal
branco (lupetti). I lupetti però hanno un' età dove la connotazione
sessuale non influisce così tanto nel tipo di attività da proporre, per
cui non sposterei il problema all' indietro.

Analizziamo il fatto che <<sono le squadriglie che fanno il reparto>> e
quindi, se le attività di sq. sono adeguatamente valorizzate, i maschi
possono trovare i giusti spazi per fare "le cose da maschi"
[Ironico:ON]tipo ruttare, scoreggiare, appiccare incendi, prendere ad
accettate le piante[Ironico:OFF].
E' vero, non puoi far fare un hike di sole 2 ore ai ragazzi solo perchè
sennò le ragazze schiattano, ma per questo esiste l'hike di squadriglia.
Insomma... per qualsiasi domanda tu possa fare io la risposta ce l'ho:
attività di squadriglia!
E poi... lo sanno tutti che quello che spinge i maschi ad impegnarsi di
più è l'essere sotto gli sguardi delle guide!! Dalle mie parti si dice
<<Tira piu' un pel de pota che cent cavai che i trota>>, il significato è
di semplice comprensione.

Per le attività di reparto invece <<in medio stat virtus>> basta proporre
un giusto mix di attività, e comunque ti posso assicurare che è ugualmente
facile far si che le ragazze si adattino a fare costruzioni enormi di
pionieristica, così come far si che i ragazzi si divertano facendo una
recita teatrale. basta trovare il modo giusto per proporle.

Insomma, la risposta è no... in 4 anni di servizio nello stesso reparto
abbiamo perso solo 2 ragazzi, non mi sembra di proporre attività
edulcolorate!

Per quanto riguarda ciò che hai scritto sulla diarchia permettimi di
dissentire nella maniera più assoluta. L'associazione è stata lungimirante
nel fissare l'obbligo di avere la diarchia in ogni piano dell'
associazione, soprattutto partendo dal basso, chissà quanto tempo ci vorrà
per ottenere qualcosa del genere ad esempio in politica!
Non è un fatto di quote rosa, è semplicemente che in diarchia si lavora
meglio.
All' inizio della mia carriera ho fatto il capo reparto IN MANCANZA di
diarchia (due c.r. maschi) e ora che invece la diarchia c'è ti posso
assicurare che è mooooooolto meglio; e son sicuro che qualunque altro capo
potrà dirti lo stesso.

Domanda: da genitore di soli figli maschi, educheresti i tuoi figli
facendo volentieri a meno della figura di tua moglie? E nel caso che
avessi anche figlie femmine? Beh, se la risposta anche ad una sola domanda
è SI, mi spiace ma vuol dire che hai dei problemi in famiglia.

Trovo il tuo pensiero un po' retrò, il mondo è fatto di maschi e femmine
ed è una società in evoluzione, è vero che l'uomo macho è diventato meno
mascolino (si profuma e si depila, bleah!) ma è anche vero che non abbiamo
più bisogno di spaccare le pietre a mano per fare la ghiaia.

Vorrei tanto poter capire quali sono queste attività che fanno gli FSE che
i nostri ragazzi dovrebbero invidiare, così da potergliele proporre anche
io.
Se si tratta solo delle marce chilometriche... no grazie!


Diego, c.r. Bergamo3°
http://bergamo3.it




Maggiori informazioni sulla lista Scouts-it