[Scouts-it] Come l'AGESCI ci castra i ragazzi.
Luca Sasdelli
myname a sasdelli.it
Mar 13 Nov 2007 15:31:24 CET
vnd ci ha detto :
> Oppure perché effettivamente il loro netodo non è gradito ai genitori
> italiani?
L'FSE fa una lettura dello scoutismo senza includere la possibilita' di
apertura ad altre associazioni al di la' delle proprie scelte interne:
questo e' uno dei motivi per cui, ad esempio, FSE non e' riconosciuta
dal bureau internazionale dello scoutismo, a differenza (per l'Italia)
di Agesci e Cngei, il brevetto di Capo FSE non ha alcun valore al di
fuori di essa e cosi' via.
> Il che mi fa pensare che i ragazzi non si iscrivono perché lo scoutismo è
> poco conosciuto e poco pubblicizzato a livello locale.
> Mi piacerebbe se qualche capo si facesse il giro delle scuole per presentare
> l'attività scoutistica alle nuove leve.
> Ma si tratta di cose difficili da realizzare.
Secondo me non e' poi tanto difficile.
Come gia' piu' volte detto in questo thread, ogni gruppo Agesci
programma le proprie attivita' in base ad un Progetto Educativo di
Gruppo, che parte da un'analisi d'ambiente: si cerca di cogliere le
emergenze educative del territorio, si individuano gli attori, quindi
si decide quali obiettivi raggiungere nell'arco di 3-4 anni e con quali
strumenti.
La conoscenza delle risorse educative del territorio comporta il
contatto con assistenti sociali, insegnanti, societa' sportive eccetera
in modo da fornire ai ragazzi un supporto che abbia senso e continuita'
per *quel* determinato ambiente. Una volta creati i contatti, e quindi
creato la conoscenza di cosa sia in effetti lo scoutismo, non ci si
mette molto a trovarsi coperti di richieste.
> Non sarebbe più semplice se i gruppi fossero separati in maniera che "ognuno
> si scarica i suoi pali dal camioncino?"
Questo e' fatto, come gia' detto, mediante lo strumento della
*Progressione Personale*.
> Se così fosse, anche l'industri privata si sarebbe adeguata al modello
> AGESCI.
Non so quanto valga la pena confrontare un ambiente di *servizio* con
uno dedicato al *profitto*: ci sono condizioni e obiettivi troppo
diversi, e in certi ambiti il fatto di avere una conduzione di ampie
vedute potrebbe non essere la condizione migliore.
> Ma lo scoutismo non può e non deve sostituirsi ai genitori.
No, si *affianca*, non si sovrappone. Gli ambienti educativi debbono
mantenere la propria *identita'* e portare le proprie *risorse* in modo
collaborativo, sul tessuto comune rappresentato dal *servizio*. Tieni
presente che l'attivita' scout e' finalizzata alla Partenza, che e' una
sintesi di scelte di servizio come Uomo e come Donna: tutte le nostre
attivita', diversificate per eta', tendono solo a questo.
Ciao
Luca
formica selvatica
ScoutTag: AGESCI - Formatore CAEx, CFA
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Luca Sasdelli
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