[Scouts-it] Come l'AGESCI ci castra i ragazzi.

Diego mlpita a bergamo3.it
Mer 14 Nov 2007 10:20:09 CET


Caro vnd, intanto grazie per avermi risposto. Il thread si sta allungando
a dismisura (tra non molto vincerai il record!) e per fortuna ancora in
maniera civile; anche se metterei un freno alla diatriba WOSM/FSE/AGESCI e
riporterei il discorso sul suo binario.

> Metti ad esempio che le specialità vengano rilasciate con più facilità alle
> femmine che ai maschi....
> Questa, almeno, è una delle voci che circolano...

Se questo succede in un reparto sono quei capi reparto che sbagliano, non
l'associazione o il metodo che quell' associazione propone.

> > Per quanto riguarda ciò che hai scritto sulla diarchia permettimi di
> > dissentire nella maniera più assoluta. L'associazione è stata lungimirante
> > nel fissare l'obbligo di avere la diarchia in ogni piano dell'
> > associazione, soprattutto partendo dal basso, chissà quanto tempo ci vorrà
> > per ottenere qualcosa del genere ad esempio in politica!
> > Non è un fatto di quote rosa, è semplicemente che in diarchia si lavora
> > meglio.

> Permettermi di dubitarne.
> Se così fosse, anche l'industri privata si sarebbe adeguata al modello
> AGESCI.
> Non credi?

Il mondo industriale, è un ambito produttivo, ha altre esigenze. In un
industria non si mettono mai due persone a ricoprire lo stesso ruolo,
nemmeno se sono due maschi o due femmine. 
Il mondo scout è in un ambito educativo, è tutta un' altra storia, è più
come una famiglia.

> > All' inizio della mia carriera ho fatto il capo reparto IN MANCANZA di
> > diarchia (due c.r. maschi) e ora che invece la diarchia c'è ti posso
> > assicurare che è mooooooolto meglio; e son sicuro che qualunque altro capo
> > potrà dirti lo stesso.

Aggiungo al mio discorso che con l'altro capo reparto maschio andavo
d'accordissimo, ma eravamo due maschi. Una capo reparto femmina è capace
di completare alcuni ambiti educativi per il quale il capo reparto maschio
è di sua natura carente, e ciò è utile indipendentemente in caso di unità
mista o monosessuata.

> Recenti studi hanno dimostrato come insegnantio dello stesso sesso degli
> allievi in classi sdi soli maschi abbiano ottenuto migliri risultati.
> Se vuoi posto l'articolo.
> Sennò, c'è google....

Si, anche quì però siamo in un altro ambito: siamo nell' ambito dell'
istruzione, non in quello dell' educazione. Da una parte passano le
nozioni, dall' altra passano i valori. 
Se la classe mista è meno produttiva può anche essere solo per la
"distrazione" causata dall' essere maschi e femmine insieme.

Educativamente ad esempio un valore aggiunto di un' unità mista è quella
di permetterti di insegnare ai ragazzi il rispetto nei confronti delle
ragazze, roba che ormai la società sembra essersi dimenticata e che se non
viene trasmessa dalle famiglie, nessuno trasmette più.

> Ma io vedo di buon occhio la diversificazione sessuale.
> (non intesa come supremazia di un sesso sull'altro, ma come valorizzazione
> delle differenze sessuali)

Anche io la vedo di buon occhio. Un adolescente maschio e un adolescente
femmina sono molto diversi come soggetti, a volte quasi incompatibili.
Però la possibilità di convivere, collaborare e progettare insieme e
quindi di scoprire l'altro sesso al di fuori di un ambito scolastico o
familiare, è una cosa fantastica.
Se lo scoutismo è una palestra di vita, nella vita bisogna imparare anche
a collaborare con persone dell' altro sesso.

Dal mio punto di vista un' unità monosessuata può fare solo attività tra
elementi dello stesso sesso, mentre un unità mista può fare sia attività
monosessuata (di squadriglia) che mista (di reparto). Io lo considero un
punto a favore, basta che i tuoi capi ne sappiano tenere conto.

ciao ciao,
Diego - c.r. Bergamo3° AGESCI




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