[Scouts-it] Come l'AGESCI ci castra i ragazzi.

vnd vndrNSPM a libero.it
Sab 17 Nov 2007 13:13:08 CET


"mamba" <orsolaborioso a iol.it> ha scritto nel messaggio 
news:woy%i.171776$%k.311625 a twister2.libero.it...
> anche se talune delle loro skauttine danno interpretazioni particolarmente 
> femministe
> oresei dire catto-feminin-komuniste di quello che chiamano 
> inter-educazione.
>

Femmin komuniste mal si concilia con lefevriane...

> La vedono in sostanza come una via per l'emancipazione maschile e 
> femminile da ruoli imposti da una società conservatrice se non reazionaria 
> e da un riflusso genericamente maschilista.

Non avrebbero tutti i torti.
L'emancipazione passa effettivamente attraverso l'acquisizione di doveri 
insieme ai diritti.
Non certo come è avvenuto dagli anni settanata in poi.
Le femministe hanno preteso privilegi.
Mai obblighi.


Un esempio:  prestare il servizio militare da volontaria è un diritto, 
richiedere anche per le donne il servizio militare obbligatorio sarebbe 
stato un dovere (infatti nessuna femminista lo ha mai chiesto), essere 
esonerate dall'impiego in prima linea è un privilegio.

Per avere un ruolo militare veramente paritario delle donne, l'unica via è 
quella di avere reparti separati maschili e femminili.

Se me le imboschi tutte nelle furerie.... campa cavallo.

Ecco perché il metodo FSE non è concettualmente sbagliato.

I riferimenti alla società conservatrice e reazionaria e al riflusso 
maschilista appartengono, invece, alla retorica femminista.
Per le femministe, basta essere antifemminista per essere considerato 
maschilista.

> poi però mi vanno con i papaboys ai raduni e me io andando al lavoro mi 
> trovo il treno infestato da questi giovani cleros che pretendono di essere 
> buoni ed esigono che tu canti le lodi a dio con loro.....roba da tirare il 
> freno d'emergenza e buttare il treno in un dirupo
>

Beh...
Non riesco a vederci nulla di male nei papaboys.
Non mi sembra che AGESCI escluda a priori la possibilità di partecipare agli 
incontri dei giovani.


> Insomma la riflessione femminista che però propongono non è poi sbagliata 
> anche se personalmente ritengo che la via per il socialismo non passi solo 
> per gli scouts.

Di sicuro non passa per il femminismo.
Il femminismo trova istericamente il capro espiatorio del disagio di una 
sola parte del popolo nei fantomatici soprusi di una ipotetica società 
patriarcale.
Che non è mai esistita come la si dipinge.
Il socialismo risolve il conflitto tra potente e servo attraverso la lotta 
di classe.
In realtà il vero fronte è tra popolo e padroni.
E' il sistema economico capitalista che mette l'uno contro l'altro i 
fortunati e i molti.
I molti, se uomini, costretti a lavorare nei campi e a delegare alle donne 
l'onere della cura dei figli secondo una antica ma naturale ed efficiente 
suddivisione dei ruoli.
La stessa che ci ha aituato ad evolverci e, senza la quale, ci saremmo forse 
estinti migliaia di anni fa.
I molti, se uomini, ancora oggi costretti a massacrarsi in guerre dalle 
quali non avranno mai nulla da guadagnare.
Le donne no. L'ultimo spiraglio di civiltà era esonerare le madri dalle 
brutture della guerra.
Le femministe, stupidamente, considerano questo esonero un sopruso.
Sceme....

Ma a noi che ce ne frega?





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