[Scouts-it] Capi AGESCI che convivono
Samuele Zerbini
impetuoso a gmail.com
Ven 29 Ago 2008 17:45:29 CEST
On 29 Ago, 07:58, Stemaz <stemaz.ste... a gmail.com> wrote:
> In data 29/08/2008 00:50, Samuele Zerbini, ha scritto:
>
> > Ora, ti spiego.
>
> Grazie, ma ho capito da solo.
> Forse è meglio che ti spieghi io: la scomunica latae sententiae è una
> scomunica "automatica" che scatta *senza essere dichiarata* nel momento
> in cui ti vieni a trovare nella condizione in cui essa è prevista.
> La parte II del II libro del codice di diritto canonicohttp://snipurl.com/3kw1gpoi, stabilisce per quali "reati" è prevista la
> scomunica latae sententiae, e tra questi non leggo la convivenza more
> uxorio.
Esattamente.
> Certo, che se ci mettessimo a stilare un elenco dei peccati
> mortali la convivenza more uxorio ci sta dentro eccome. E allora?... Ci
> pensa il tuo amico Joseph:http://snipurl.com/3kvzi
> In sostanza, nè per i divorziati risposati nè per i conviventi more
> uxorio è prevista la scomunica, secondo il tuo ragionamento, per lo meno
> ufficiale. De facto, però, il non potersi accostare al sacramento della
> riconciliazione (se continui nella tua vita peccaminosa è evidente che
> non sei affatto pentito, e l'assoluzione non può prescindere dal
> pentimento) e alla comunione eucaristica *è* una scomunica, tacita, non
> dichiarata nè tanto meno prevista, ma reale. Il solito modo di fare del
> cazzo della chiesa: zitta zitta.
Vista in un certo modo sì, è così. O meglio, è proprio la scomunica
che discende da questo. Per un cristiano, è la privazione del corpo di
Cristo E dell'unità nella Sua Chiesa la pena più grande.
> > Tutto qui.
>
> Tutto qui un paio di balle: impara a parlare di cose che conosci,
> altrimenti taci.
Appunto. Hai capito da solo. Bravo, era quello che volevo spiegarti.
Ma al di là di questo, ho l'impressione che ci sia da un lato uno
scarso equilibrio -della stampa, della società- che da sessuofobica
una volta- è oggi diventata sessuomane, tanto da mettere in risalto
solo questo aspetto della Chiesa.
Dall'altra, ritengo che nei mondi cattolici ci sia a volte l'abitudine
di diventare figli di un moralismo che non discende dalla Verità di
Cristo, annunciata alle prostitute e ai ladri (certo, a patto che
cambiassero vita!) ma che si ritrova in un moralismo puritano da
America fine 800 o anni '50 italiani, quando invece la luminosa epoca
pienamente cristiana, il Medio Evo, vedeva spesso accadere di questi
fatti, convivenze prima del matrimonio etc etc. Del resto, nelle 1000
pagine di Catechismo Cattolico, solo una pagina e mezzo è dedicata a
questo tema, e forse sia gli uni sia gli altri talvolta si dimenticano
le altre 998 e mezzo...
Samuele Zerbini
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