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Don Romano
rcnico a tin.it
Dom 4 Maggio 2008 23:05:29 CEST
CATECHESI PER IL GIORNO DI PENTECOSTE.
1)Domenica 11 maggio ricorre la festa di Pentecoste, cioè della discesa
dello Spirito Santo sulla Madonna e sui discepoli riuniti nel cenacolo.
2)Gli Atti degli apostoli raccontano questo episodio e dicono che la gente
ascoltava San Pietro mentre parlava : tutti, di ogni lingua e nazionalità
,lo capivano . E' il primo e unico caso di comunità di linguaggio dopo la
Torre di Babele, quando gli uomini decisero di dividersi anche nella lingua,
come se non bastassero tutte la altre differenze di confini e leggi.
3)In effetti, è incredibile come gli uomini che hanno una vita infinitamente
più breve di tanti elementi della natura,abbiano scelto di rovinarsi la
vita con l'odio, le guerre, le divisioni, le contrapposizioni. E' veramente
un mistero come noi stessi non ci meravigliamo più.
4)La Pentecoste è la festa della "meraviglia" contro il male, della
reazione alla cattiveria che ammorba il mondo. In poche parole , è la
occasione esterna di chi non accetta di vedere l'uomo oppresso dal male. E'
per questo che lo Spirito Santo scende sotto forma di lingue di fuoco o
vento impetuoso : simboli per dire che bisogna lasciarsi portare dal vento
dell'entusiasmo e bruciare dalla voglia di lasciare il mondo più buono.
5)Qui è il punto di convergenza con lo scautismo. A ben rifletterci, viene
da sorridere al pensare che ci sia gente al mondo che crede di cambiarlo con
la Buona Azione, che si vuole preparare a fare del bene (Estote Parati) ,
che si fida della umanità fino al punto di fare vita associativa per educare
i figli degli altri a comportarsi bene. In altre parole, se si vive bene lo
scautismo , ci si lascia trasportare dal fuoco dell'entusiasmo e dalla
ingenuità della fiducia nella bontà. Si vive come se fosse vero che il Bene
vincesse sempre. Ovviamente sappiamo che questo non è sempre vero ma la
storia della Chiesa e l' aiuto dello Spirito Santo ci dicono che alla fine
il mondo imparerà a parlare l'unica vera "lingua" che conta : quella della
bontà.
6)ICONA : Davanti ad un cero acceso recitiamo l'inno allo Spirito Santo che
si recita nella Messa di Pentecoste. Durante questa preghiera pensiamo ai
nostri rovers che, nella Route di Pentecoste, solitamente riflettono sul
valore del servizio. Chiediamo a Dio che essi siano veramente generosi nello
scegliere di schierarsi dalla parte del Bene.
Veni Sancte Spiritus .
Veni, Sancte Spiritus,et emitte cælitus lucis tuæ radium. Veni, pater
pauperum, veni, dator munerum, veni, lumen cordium. Consolator optime,
dulcis hospes animæ, dulce refrigerium. In labóre réquies, in æstu
tempéries, in fletu solátium. O lux beatíssima,
reple cordis íntima tuórum fidélium. Sine tuo númine,
nihil est in hómine, nihil est innóxium. Lava quod est
sórdidum, riga quod est áridum, sana quod est sáucium.
Flecte quod est rígidum, fove quod est frígidum, rege quod est dévium.
Da tuis fidélibus, in te confidéntibus, sacrum septenárium.
Da virtútis méritum, da salútis éxitum, da perénne gáudium. Amen.
Allelúja. Vieni, Spirito santo,manda a noi dal cieloun raggio della tua
luce. Vieni, padre dei poveri,datore dei doni,vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto,ospite dolce dell'anima,dolcissimo sollievo. Nella
fatica, riposo,nel calore, riparo,nel pianto, conforto. O luce
beatissima,invadi intimamente il cuoredei tuoi fedeli. Senza la tua
forza,nulla è nell'uomo,nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido,bagna ciò
che è arido,sana ciò che sanguina. Piega ciò che rigido,scalda ciò che è
gelido,drizza ciò che travìa. Dona ai tuoi fedeliche confidano in tei sette
santi doni. Dona virtù e premio,dona morte santa,dona eterna gioia. Amen.
Alleluia.
sequenza - attribuita Stefano Langton (+ 1228)
g8:254; g3:253
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