[Abruzzo] LA PARLATA NUOVA N. 2 - 2008

Enzo babbolupo a email.it
Lun 15 Set 2008 19:44:24 CEST


LA PARLATA NUOVA

Anno II° n. 2


                                  Le Relazioni
                                    ---o0o---

5 Marzo ore 20 (chi vò magnà) da Ernesto; ore 21 chi ha già magnate.
     Dopo lo “sdiyuno” si riparla delle pattuglie, per fare i vari
accomodamenti, dando anche i nomi di animali alle pattuglie; si vanno
sempre più delineando le linee del nuovo “corso”, tra l’altro si è pensato
anche a nuove pattuglie tra cui una di informatica con Maurizio. Dopo
alcune precisazioni tecniche, sulla nuova sede alla Cona, di cui
finalmente Luciano ci consegna le chiavi (materialmente ad Ugo, che curerà
di fare le copie per i capi pattuglia ecc), la consegna alle pattuglie di
schede preparate per le relazioni quindicinali o mensili (da raccogliere
in un quaderno di caccia, che terrà Ugo)  la parola ad Ernesto il quale
c’illustra per sommi capi il programma Regionale a breve, sollecitandoci a
proporci per eventi al San Giorgio (19-20 aprile a Sulmona). A questo
punto la parola a Massimiliano, che arrivato tardi non aveva potuto fare
il suo intervento spirituale d’apertura; leggiamo a turno da una paginetta
alcuni pensieri attorno a quello che rappresenta la comunità. A questo
punto Breck con Brachetto e dolcetto e
.Fumoir!
     Riprendiamo, con  la Chiacchierata (preparata da Enzo), Enzo ha
mostrato due fogli, dicendo che  avrebbe letto alcuni  suoi pensieri
(l’alzaimer che avanza, la paura di non ricordare i vari passaggi
dell’esposizione di quello che aveva preparato) e chiedendo, ai presenti
di scegliere il modo in cui volevano che fosse posta la chiacchierata  
per poter (dice lui) rimanere  il più asettico possibile;  l’argomento in
questione lo si poteva porre con un modo Soft oppure con un modo rude
(grezzo dice lui), che sicuramente avrebbe potuto accalorare la
discussione dei presenti. La Comunità (naturalmente, non crede ai due
documenti e) sceglie il modo “grezzo”: 

Compendio:   - Dopo aver ripercorsa la strada  dalla    Riunione del    21
novembre 2007  a quella del   5 dicembre,  data della presentazione delle 
“LINEE PROGRAMMATICHE  DELLA COMUNITA’ ........”; fino ad arrivare alla
riunione del 19 febbraio; insediamento del nuovo Magister;  e
presentazione  delle nuove  “Linee” e dell’organigramma egli si chiedeva
se fra i due documenti ci fosse continuità o fosse soltanto una rilettura
ed una riaffermazione del patto Comunitario, anche alla luce dei dubbi
espressi dal nuovo Segretario Regionale, circa la giustezza dell’esistenza
di “soci aggregati”. 
     La chiacchierata si concludeva con il dubbio che la Comunità, potesse
discutere in libertà su grandi temi d’interesse sociale   come:  del
documento dei ginecologi romani sull'aborto, dei separati e divorziati in
seno alla società e alla Chiesa, dei problemi delle coppie di fatto,
dell’eutanasia, del testamento biologico,  delle cellule staminali ecc in
libertà ed anche con un occhio più critico di  quanto affermato dalla
chiesa.
 
Dopo l’esposizione di Enzo, la comunità ha detto la sua, con vari
interventi, anche dai toni accesi. Massimiliano come al solito, lodando il
fatto che la comunità, “tiene” , dal canto suo, ha sollecitato i presenti
a cercare di “capire” soprattutto quali sono le motivazioni della Chiesa,
in quelle che sembrano solo delle chiusure di questa,  alle argomentazioni
dei fedeli. 
Al termine della riunione si è ricordato che domenica ci sarebbe stata
l’uscita; appuntamento a piazza Dante alle 8,30. 
Maurizio ha ricordato a tutti  la disponibilità della Comunità, verso la
sua parrocchia.    

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Domenica 9 marzo: Uscita ½ giornata!
Il tempo inclemente della settimana, lasciava intravedere una domenica
incerta,  l’eventuale protrarsi delle avversità atmosferiche,  la paura
del fango che avremmo trovato ecc
 ci aveva suggerito di ripiegare su una
uscita in una città d’arte. L’idea non fù peregrina, non perché il tempo
non  fù favorevole, anzi; ma perché i nostri animi anelavano ad una
esperienza simile e la brama di nuovi saperi ci bruciava dentro. La guida
del museo prima, Danilo e Gabriella  poi ci deliziarono a tal punto, che
noi non sentimmo né il richiamo del variopinto mercato domenicale, né gli
odori delle “porchette” sistemate ad arte lungo tutto il centro storico di
questo piccolo gioiello storico-artistico che è Campli; eppure quante
volte abbiamo cercato di saziare la nostra sete d’arte e di storia,
lontano dalla nostra patria, quando invece a portata di mano, abbiamo
degli scrigni che basta allungare la mano per aprirli e scoprire un
tesoro.     La vita di tutti i giorni, i problemi quotidiani, gli affanni
della vita, troppo spesso prendono il sopravvento e chiudono la porta a
quello che invece potrebbe essere un buon motivo per  “nutrire” l’anima.
Io non vi racconterò delle varie sale del museo, delle teche con le spade,
gli orci, le punte di frecce, le fibule, i rocchetti dei telai, i morsi
per i cavalli, i resti dei carri da guerra, le pietre, i monili, i
recipienti, le fibbie delle cinture, le lance, le collane, la
ricostruzione di una tomba così come fu trovata a Campovalano (peccato non
aver avuto il tempo per visitare la necropoli), e poi usciti da quelle
sale; la visita alle chiese, a palazzo Farnese, alla casa medievale detta
- del farmacista, alle porte della città ed ancora ad altre chiese ed
infine alla scala santa. Silvia, insegnante, mi parlava all’uscita di una
chiesa, di quanto fosse difficile ottenere il livello di attenzione per
lungo tempo, nei ragazzi, durante simili visite con le scolaresche, ciò mi
ha fatto pensare e mi sono lasciato sorprendere da come noi adulti invece,
abbiamo avuto tanta insolita attenzione ai nostri esperti e la voglia di
saper tutto, facendo mille domande. Il tempo è volato, avevamo optato solo
per una ½ giornata, così ci lasciamo, assaporando già  le prossime uscite.

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 Mercoledì 19 marzo da Roberto
     Arrivato tardi ho comunque potuto apprezzare l’ospitalità di Roberto,
che mentre tutti si preparavano ad affrontare i grandi temi, mi
rifocillava con un piatto di pasta e ceci ed un bicchiere di vino. Stasera
c’erano fra l’altro Maurizio, Pasqualino e Marco. Gianni dà la parola alle
pattuglie; non c’è ancora molto da dire perché, tranne Gabriella che dice
due parole sull’uscita fatta a Campli e su quella prossima a Colle
Marcello (dom. 6 aprile); per le altre pattuglie non ci sono state
riunioni. Per la pattuglia cicale, Tiziana ci comunica che la prossima
chiacchierata sarà tenuta da Pasqualino, che ci parlerà di se stesso e
delle sue esperienze. Rosalba, anticipa che la nuova sede ha bisogno di
essere “ripulita”,fisseremo perciò un giorno, un sabato per tutti i
lavoretti da fare e poi faremo una piccola cerimonia. Si raccomanda tutte
le pattuglie di preparare un contributo per Teramo News. Usignolo
riferisce che Ernesto ha dato alcuni testi, che Luigi proverà ad
arrangiare per una canzone degli AS. Carlo nello spazio riservato alla
formazione, proietta degli slides con alcune brevi frasi che cercano di
tracciare il significato dello scautismo adulto ; avremo poi modo di
riprendere l’argomento una volta che avremo riflettuto sul tutto. Tocca
poi a Luciano ed Ugo (ho ma quanto chiacchiera sto Ugo, l’avreste mai
detto?). comunque dicevamo mentre Luciano ci ha parlato dei segnali Morse
e loro  impiego, Ugo ci ha parlato del semaforico (quello con le
bandierine) .
Ugo e Luciano hanno consegnato ad ogni socio, del materiale (block notes,
matita, foglio con alfabeto e relativi disegni) per poter rinfrescare o
imparare a trasmettere coi due sistemi di cui si è parlato. Alla prossima
uscita, potremo farlo in modo pratico, in un ambiente naturale.  
Dopo il classico Breck (fumoso ed alcolico), sarebbe stato il momento
della chiacchierata di Rosalba e Rosi, che avrebbero chiacchierato intorno
alla società multietnica; invece è stata chiesta la parola da Ernesto per
affrontare il tema del San Giorgio regionale, dei contributi richiesti
alle comunità, ecc.. Con lo scopo di ricercare anche la collaborazione
alla comunità di Teramo, nell’assumersi l’onere di organizzare il fuoco di
bivacco della sera tra sabato e Domenica, la discussione ha richiesto
molto  tempo;  pertanto la chiacchierata è slittata alla prossima
riunione, quella del 2 aprile. Una pattuglia è stata costituita per le
attività del S.Giorgio.

Nota : Gli sbandieratori che ormai fanno parte di tanti spettacoli in
piazza in rievocazioni più o meno storiche; non erano altro che
segnalatori di ordini trasmessi dai capitani alla soldataglia, in parata o
in battaglia. Le bandiere con gli stemmi, o le armi o i distintivi del
corpo venivano sollevati sopra la testa delle truppe, oppure le bandiere
erano lanciate in aria per essere viste da coloro a cui i segnali erano
diretti.

                                ---o0o---


Volevo continuare a “RICONDARE IL ’68” ma qualcosa che ho letto (e che qui
riporto) mi ha 





bè fate Voi; 


             NOTIZIARIO DROGHE Quotidiano (da INTERNET)
Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione
internazionale,   alle diverse realtà, ai traffici,
all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio
delle sostanze stupefacenti.
Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori.

 
16-03-2008, ore 00:38:53
 
Gli scout del 21mo secolo: 47% dice si' alla marijuana
 
L'82% ritiene possibile ubriacarsi, il 47% fumare marijuana, oltre il 90%
accetta il sesso prematrimoniale e piu' del 42% non esclude di poter far
sesso con una persona sposata. E' ritratto degli scout che emerge da una
ricerca condotta su 2.522 aderenti al movimento provenienti da 25 paesi
europei e iscritti a 39 diverse associazioni scout, di eta' compresa tra i
16 e i 21 anni. Sono stati sentiti 1.284 maschi e 1.238 femmine, di cui il
45% di nazionalita' italiana. La ricerca e' stata presentata ieri nella
sede della Provincia di Firenze.

Dal questionario emerge una apertura verso la trasgressione che si allinea
agli atteggiamenti prevalenti anche nel mondo giovanile non scout e
dominanti nella cultura contemporanea, dove e' un dato di fatto la
relativita' dell'etica e del senso di legalita'. Il 39% degli intervistati
non esclude di poter abortire, mentre quasi il 91% pensa di poter usare
materiale digitale piratato. Quasi il 50% del campione e' credente, il 16%
si dichiara 'in ricerca', il 15% dice di essere credente ma di non
riconoscersi in nessuna confessione religiosa.
L'81% del campione e' cattolico.

Gli scout europei, afferma ancora la ricerca, si sentono per il 50%
prevalentemente legati alla nazione e alla citta' di provenienza e, solo
in seconda istanza, si proietta sull'essere cittadini del mondo (48%) e
poi dell' Europa (39%). Tanti sembrano essere delusi dalla politica: il
30% non ha nessuna fiducia nei partiti, il 20% non ne ha nei funzionari
dello stato e nei militari, il 42,5% non ha fiducia nei politici. Al
contrario, i giovani continuano a riporre fiducia nella famiglia, oltre il
70%, nei loro capi scout (il 35%) e negli scienziati (20%).


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Così non vale, allora faccio il boyscout pure io

1 Agosto 2005 alle 00:41

“Portate con voi i preservativi”.
Proprio così. I partecipanti all’EuroJam hanno ricevuto questo invito. Si
preannunciano, infatti, 13 giorni di “sesso, alcol e rock’n roll”. Per chi
non lo sapesse, l’EuroJam è uno dei più importanti raduni scout della Gran
Bretagna degli ultimi 50 anni. L’evento, iniziato sabato presso Hyland
Park a Chelmsford, nel sud-est dell’Inghilterra, ha richiamato circa 7mila
giovani da 40 nazioni europee ed altri 3mila dal Regno Unito. Nelle linee
guida sulla salute e l’igiene, i capi gruppo sono stati invitati a
prepararsi a 13 giorni di “sesso, alcol e rock’n roll”. Almeno così è
scritto nell’opuscolo distribuito. Dulcis in fundo: non è stata esclusa la
possibilità di mettere a disposizione contraccettivi d’emergenza per le
ragazze presso l’ambulatorio del campo.
Ma l’aspetto più interessante del meeting è senza dubbio offerto dal
“melting pot” di culture e abitudini diverse. Un esempio: i giovani della
Finlandia dormiranno in tende miste. Gli organizzatori hanno scritto ai
capigruppo: “Se avete un gruppo di minorenni, avvertiteli del fatto che
assisteranno a comportamenti sessuali diversi da quelli a cui sono
abituati e che potrebbero trovarsi di fronte a pubbliche manifestazioni
d’affetto”.
I preservativi, inoltre, non saranno disponibili sul posto per non
offendere altre culture ed altre religioni. Ecco spiegato il motivo per
cui i teen-agers sono stati invitati a provvedere autonomamente alle loro
“scorte”. Le droghe non saranno ammesse, ma ci sarà un bar con licenza per
la vendita di alcolici, disponibile per i capigruppo, e zone fumatori per
gli adolescenti.
Simon Carter, organizzatore dell’evento, ha difeso i consigli impartiti
sul sesso dicendo: “Questi sono i ragazzi del 2005 e noi stiamo solo
cercando di mettere in guardia i capigruppo sui problemi che si troveranno
ad affrontare durante il campo”. La Chiesa cattolica di Roma ha commentato
sostenendo che i capi scout dovrebbero scoraggiare i giovani dal fare
sesso, ma un portavoce del movimento scout ha risposto: 
“L’idea è che i giovani assumano dei comportamenti sessuali inappropriati.
Secondo noi non è vero e la maggior parte degli adolescenti non è
sessualmente attiva fino ai 18 anni”
[notizia essenziale tratta dal tgcom]
 
[[[[[[###]]]]]]


Ne è quindi passata di acqua sotto i ponti da quando, il primo agosto del
1907, lord Baden Powell, sull'isola inglese di Brownsea, apriva il primo
campo scout della storia, dando il via alla nascita del movimento che nel
corso di questo primo secolo di vita si è diffuso in oltre 200 paesi e
conta oggi circa 38 milioni di membri (180 mila in Italia). Ciò che si
proponeva Baden-Powell e che si propone tuttora lo scoutismo è di formare
dei buoni cittadini, ovvero persone in grado di lasciare il mondo 
migliore di come lo hanno trovato. 
(da: Il Messaggero del 17-3)

 

                            Sulla rubrica:

                           Quaderno di caccia
Vengono riportate relazioni di Squadriglia di vari anni (1961 – 1964)
 
                               ---o0o---

                            Per la rubrica:


                            AGGIORNAMENTI



                  NON E' SOLO QUESTIONE DI PAROLE

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Una riflessione sul miscuglio delle parole noviziato, clan, comunità R/S. 

     Ormai è in voga l’uso dell’espressione “comunità dei rover e delle
scolte” (più brevemente comunità R/S) per indicare l’insieme del noviziato
e del clan. L’espressione in sé è ambigua e fuorviante ma non è riuscita a
soffocare la verità. Spieghiamoci!
2. In principio era il Clan; ovvero l’intera proposta educativa scout
della branca R/S era costituita dalla sola unità indicata con il nome di
Clan. In clan vi erano tre categorie di persone: novizi-rover;
giovane-rover e rover-scout. Ai novizi-rover per entrare in clan venivano
richieste delle prove tecniche. Ben presto i novizi-rover si riunirono
sotto la guida di un capo pattuglia (spesso un rover-scout) per una serie
di attività preparatorie alla vita di clan. Tra il 1955 e il 1958 il tema
del noviziato è al centro della discussione; si decidono due cose: primo:
il noviziato è un periodo di riesame e di sintesi; secondo: il noviziato
si distingue dal periodo dell’impegno (clan).
3. Da quella scelta pian piano il noviziato prende sempre più consistenza:
diventa un tempo stabilito di un anno (anzi in un certo periodo di due) e
non è più affidato ad un rover-scout ma ad un capo.
4. Negli anni ottanta la divaricazione è massima e il noviziato non è più
compreso come primo anno di clan ma come qualcosa con una sua dignità di
“unità autonoma”. Certo non separata, si continua a dire, ma autonoma e
totalmente autonoma.
5. Sotto il profilo del linguaggio la questione è risolta chiamando
“Branca R/S” l’insieme di noviziato e clan. Da punto di vista pratico non
si poteva offendere i maestri dei novizi che si sarebbero sentiti
degradati ad aiuti capi clan né tanto meno offendere i novizi dicendogli
che erano “in prova” dunque bisognava inventare una terza entità che li
racchiudesse tutti e due.
6. Ancora un passaggio di affinamento (e istituzionale: il regolamento) e
si giunge alla formulazione da calendario 2004: “comunità Rover/scolte
che, nei due momenti noviziato e clan, accoglie i ragazzi e le ragazze dai
16 ai 21 anni”.
7. Il termine sintetico di “comunità” è la perfetta fotografia di un’epoca
in cui i clan e i noviziati hanno cessato di essere la fraternità della
strada e del servizio (e della fede per noi cattolici) per essere un
ritrovarsi modellato dagli stati emotivi. Cioè confondibili con qualsiasi
altra comunità.
8. Il termine “comunità Rover/Scolte” contiene però un’ironia: si cerca di
far entrare inconsapevolmente dalla finestra quello che è uscito dalla
porta. Ovvero: doveva essere la comunità di tutti (dei novizi/e e dei
rover/scolte) ma viene definita come comunità Rover/Scolte 
che fine anno
fatto i novizi? Sono già Rover/Scolte o sono Rover-novizi come all’inizio?
9. Ora il vento sta cambiando e la pratica (mancanza di capi e mancanza di
novizi), dopo le esperienze non sempre felici dei noviziati cittadini o
intergruppo, si sta orientando verso i noviclan. Il tutto un po’ a
casaccio e senza molta riflessione.
10. La mia proposta linguistica (con relativa e nascosta idea di Clan):
•• Nome della branca: Branca R/S
•• Nome dell’unità: Clan
•• Nome dei sui membri: Rover/Scolte
•• Divisi in tre categorie:
•• Rover – Novizio e Scolta - Novizia
•• Rover/Scolta (o Rover/Scolta dell’impegno )
•• Rover/Scolta della Partenza
•• Dicesi “Noviziato”
•• il tempo che separa la salita in clan dalla firma dell’impegno.
Specifico: il Noviziato è un tempo non un’unità!
•• Il gruppo dei R/S-Novizi a cui i Capi e gli R/S (dell’impegno e della
partenza) propongono delle attività specifiche per condurli a maturare una
scelta responsabile di adesione alla “Carta di Clan” e decidersi ad essere
Rover e Scolte
•• Dicesi Maestro degli R/S–Novizi il Capo, membro dello staff di Clan, a
cui la Co.Ca e il Clan affidano l’incarico di coordinare le attività per i
R/S-novizi.
•• Dicesi “Itinerario per la Partenza” il tempo degli ultimi 8-10 mesi di
vita di Clan di un R/S e che prepara alla Partenza. (questo tempo è tutto
da inventare .. ma bisogna cominciare a pensarci seriamente).
•• In questo tempo i Capi e gli R/S ( R/S–Novizi e dell’impegno)
propongono delle attività di riflessione e approfondimento che facciano
giungere l’R/S motivato e capace alla Partenza.
Padre Davide Brasca








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