[Masci] Una notizia per tutti voi. parte seconda
Giuseppe Prochilo
g.prochilo a tin.it
Lun 29 Ott 2007 15:32:40 CET
.........................Continua .....................................
Ma desidero uscire dal recinto del nostro movimento e vorrei rivolgermi alle
tante esperienze di adulti scout e guide che fioriscono in Italia e che vivono,
anche inconsapevolmente nello spirito fissato dalla Costituzione dell'ISGF,
l'organizzazione
mondiale dello scoutismo e del guidismo degli adulti (penso a Tracce, ai
volontari di B-P Park, che hanno portato qui il loro saluto, alla lettera che
abbiamo ricevuto dalla Compagnia di San Giorgio ma anche a tante altre che
fioriscono in Italia), vorrei rivolgermi a queste realtà perché insieme si
costruisca un grande movimento di adulti scout e guide.
Vorrei ricordare le parole che B-P scriveva a luglio del 1937: "molti milioni di
coloro che sono stati Scout e Guide da giovani rappresentano oggi nei diversi
paesi un lievito che non tiene conto delle piccole differenze e dei contrasti
del passato, un lievito che guarda avanti ad un futuro di pace e di prosperità
per tutti attraverso la mutua collaborazione e sentimenti di amicizia.
Abbiamo così in embrione un esercito universale . della Pace alla quale tutti i
diversi eserciti della guerra dovranno arrendersi"
Insieme qui ed ora possiamo concretamente dar vita a questo "lievito di pace"
Non c'è in noi voglia di proselitismo o di reclutamento, vogliamo invece
proporre luoghi ed occasioni di confronto e di studio dove ricercare insieme
modi e forme per dare vita ed anima a questa esperienza adulta di tutto lo
scoutismo ed il guidismo in Italia.
Potremo raccogliere i tanti frammenti dispersi nel mondo anche per sostenere
ancora l'esperienza dello scoutismo e del guidismo dei giovani, spesso con le
nostre competenze, ma sempre dando alle giovani generazioni testimonianza adulta
di fedeltà alla Promessa e alla Legge.
C'è bisogno di grande un movimento di adulti perché "la tradizione non serve a
custodire le ceneri ma ad alimentare la fiamma"
Vorrei rivolgermi , e lo faccio con particolare forza e passione, alle
associazioni giovanili dello scoutismo e del guidismo, alla Federazione Italiana
dello Scautismo ed in primo luogo all'AGESCI, ma anche a tutte le altre
associazioni che si rifanno al metodo scout a partire dalla FSE, perché oggi
siamo in presenza di una fase nuovo e affascinante.
Dobbiamo oggi considerare definitivamente superata la vecchia distinzione tra
"adulti nello scoutismo e scoutismo degli adulti", un peccato originale che ci
portiamo dietro da troppo tempo; è tempo quindi di lavorare insieme ad un
progetto comune per l'Educazione Permanente degli adulti.
............. Caro Riccardo, fino a quando non avremo un "nostro Specifico"
questa distinzione tornerà a formare barriere tra chi, da adulto, si sente un
"giovane scout" e chi cerca di far quadrare il suo essere adulto e scout
contemporaneamente. L'Educazione Permanente è in sintesi conciliare
quotidianamente se stesso (adulto) con i principi e valori sdello scoutismo.
........................
Dobbiamo avere il coraggio e l'umiltà di metterci insieme, tutti: piccoli
movimenti e grandi associazioni, per offrire: ai capi che terminano il loro
servizio diretto con i ragazzi, alle persone che hanno vissuto da giovani
l'esperienza
di scout o guida, ai genitori, agli adulti in generale una proposta forte,
credibile, affascinante di Educazione Permanente.
Molto cammino comune è stato percorso, come ha dimostrato quest'anno del
Centenario, ma questo non basta più!
Se andremo avanti separatamente limitandoci a rapporti di buon vicinato o a
collaborazioni su cose anche utili ed interessanti, rischiamo di non andare
lontano, di non rispondere a bisogni emergenti e forse anche di correre dei
rischi e di commettere degli errori.
Se lo scoutismo degli adulti , penso al MASCI, vorrà procedere da solo rischia
di restare una piccola nicchia al limite dell'insignificanza; se lo scoutismo
giovanile vorrà procedere da solo rischia che si affievolisca quella "centralità
del ragazzo e del bambino", quell'essere "associazione di giovani, per giovani"
che costituisce la sua grande originalità profetica.
Io sono convinto che è il momento della generosità, è giunto il momento di
un'esperienza
battesimale che cancelli ogni peccato originale, è giunto il momento di
costruire un ponte che consenta di superare le divisioni del passato
Occorre aprire un grande cantiere, un cantiere al quale chiamare a partecipare
le grandi associazioni storiche AGESCI, CNGEI, MASCI ma anche tutte quelle
realtà associative giovanili ed adulte che si rifanno ai principi ed al metodo
scout, un cantiere profetico come quello che portò ieri all'incontro dello
scoutismo e del guidismo, ed oggi per rispondere, con la stessa originalità e
con lo stesso spirito profetico, ai bisogni del mondo degli adulti, per giungere
all'incontro tra scoutismo giovanile e scoutismo degli adulti.
Vorrei rivolgermi con lealtà e fedeltà ai pastori della Chiesa italiana perché
sappiano riconoscere la ricchezza di un "movimento di frontiera" come il nostro,
che talvolta può apparire irrequieto e scomodo, ma vuole portare la Buona
Novella, con la semplicità dei mezzi propri dello scoutismo e del guidismo, a
tutti gli uomini di buona volontà ed in primo luogo a coloro che vivono con
difficoltà la condizione dell'uomo contemporaneo, un movimento di credenti che
ricerca faticosamente ma con determinazione le vie di una catechesi e di una
spiritualità per il laico adulto in grado di parlare ai semplici, ai distratti e
ai confusi, agli uomini ed alle donne per le quali la fede non è tranquilla
sicurezza ma inquietudine. Vorrei dire ai nostri Pastori che abbiamo bisogno che
ci confortino con il loro sostegno ed il loro incoraggiamento nei loro territori
e nelle loro comunità ecclesiali, abbiamo bisogno che ci aiutino a proporre
nelle loro Chiese locali questo modo originale di essere "popolo di Dio".
Voglio rivolgermi infine a tutti gli uomini di buona volontà che incontriamo nel
nostro cammino, alle istituzioni, ai gruppi sociali, ai mondi vitali della
società civile perché insieme possiamo rappresentare quella "rete di speranza"
di cui la società italiana ha tanto bisogno.
La società italiana è una società sana piena di valori e di risorse, di
esperienze ricche e generose, ma è anche una società dove tra le persone, nel
popolo si vanno affermando i disvalori dell'egoismo e dell'individualismo, della
mancanza di attenzione alla dignità dell'uomo, dove sembra venir meno il senso
della morale pubblica, dove sembra prevalere l'idea che "ci si salva da soli",
una società che sembra talvolta aver perso il senso della coesione sociale, dei
legami forti, del valore delle istituzioni, il senso della legalità, della
fedeltà ai principi della Costituzione repubblicana,.
Una società che perde nella sua anima profonda questi valori rischia di decadere
rapidamente.
Occorre che dalla società salga una risposta forte che è in primo luogo
educativa e culturale.
Un movimento educativo come lo scoutismo ed il guidismo ed in particolare quello
degli adulti, fondato sul senso di appartenenza, sulla dimensione comunitaria,
sul servizio del prossimo può contribuire a rinforzare e, se serve, a
ricostruire una "cultura della comunità", una cultura in cui ci si muove verso
le mete più ambiziose ma con il passo del più debole; ma è un contributo che può
disperdersi tra i tanti rumori quotidiani, nello scintillio un po' ipnotico
degli schermi televisivi se non è parte di una grande e solidale "rete di
speranza"
Ed infine vorrei dire a tutti noi qui presenti: Ora è tempo di lasciarci per
tornare dopo quattro giorni di lavoro alle nostre case, alle nostre comunità, ma
vorrei che ci fosse in ognuno di noi la consapevolezza della sfida eccezionale
che ci attende tutti, non sono possibili deleghe o omissioni.
Io ce la metterò tutta, ma questo non potrà essere il lavoro di uno solo o di un
piccolo gruppo, tra l'altro chi mi conosce sa che io so lavorare solamente
insieme agli altri; tutto questo avrà senso solamente se sarà un grande sforzo
collettivo.
E' tempo di essere al meglio noi stessi con la capacità di guardare al di fuori
di noi, per essere ponte per un impegno grande. E' tempo di attraversare il
deserto, lo attende la società e la Chiesa italiana, lo attendono soprattutto le
giovani generazioni.
La sfida è grande ma l'impresa è affascinante e "con l'aiuto di Dio" tutti
insieme ce la faremo.
Riccardo Della Rocca
.................... a me, pur con alcuni distingua personali, il discorsetto di
Riccardo è piaciuto. E a voi?? ...................
Buona strada.
Pino Prochilo - Scout Adulto
ScouTag - Comunità S.Giorgio - MASCI Modena
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