[Masci] Discorso del SN
Stefano Orlandi
sorlandi a libero.it
Lun 29 Ott 2007 17:17:12 CET
Questo è invece il discorso del SN non pronunciato a Montesilvano ma poi
fatto circolare,
Carissimi sorelle e fratelli del MASCI, è appena terminata la nostra
Assemblea e, ancora frastornato, desidero ringraziare per la fiducia
accordatami con l'elezione e confermarvi il mio impegno.
Essere all'altezza di un impegno è fondamentale per poter raggiungere gli
obiettivi che scaturiranno dalle linee di programma e per assumere la
responsabilità di seguire l'esortazione "Duc in Altum MASCI" che Giovanni
Paolo II ci ha affidato poco prima della sua salita alla Gerusalemme
celeste.
In questo slancio è importante tenere conto della nostra storia per guardare
al futuro: il Masci è una strada di vera libertà che aiuta l'adulto a
gustare la dimensione della comunità in qualsiasi ambito egli viva ed operi.
È una dimensione affascinante ma difficile e noi adulti scout sappiamo che
per progredire abbiamo bisogno di una specifica metodologia pedagogica.
Non mi voglio addentrare in questo tema perché esso sarà sicuramente
sviluppato nel corso del cammino che il Movimento intraprenderà nel dare
risposte agli orientamenti programmatici deliberati a Montesilvano, che così
concludono:"Tutte le tematiche proposte sono tra loro interconnesse anche se
trattate schematicamente per argomenti riconducibili al Patto Comunitario.
Le linee programmatiche acquisiscono pieno significato se assunte lealmente
e responsabilmente da tutti."
La loro attuazione deve costituire, tra l'altro, occasione per dare
visibilità alla specificità del MASCI all'interno dello scautismo italiano e
alla sua capacità di contribuire alla crescita della società e della Chiesa.
E questo ci consente di dire: ". vidi poi un cielo nuovo e una nuova terra."
.
Il Nuovo Consiglio Nazionale avrà dunque bisogno di un Comitato Esecutivo
capace di: dare esecuzione alle sue deliberazioni, mettendo la grinta
necessaria per calciare via l'IM e rendere POSSIBILE il raggiungimento degli
obiettivi che verranno fissati; verificare progressivamente il lavoro
svolto, per correggere eventualmente la rotta.
Mi accingo ad essere il "capo squadriglia" di un gruppo di fratelli che con
me dividerà l'orgoglio di porsi al servizio del Movimento: siamo consci che
dobbiamo fare del "nostro meglio".
Invoco fin d'ora l'aiuto del Signore perché aiuti il Comitato esecutivo nel
suo agire.Desidero, in conclusione, porgere il mio ringraziamento a
Giacinto, che sovente ha dovuto sopportare le mie intemperanze, a Littorio,
che mi ha sempre trattato come un figlio, a Peppe,grande saggio e maestro.Un
pensiero grato lo dedico a Toni Cecchini, mio "fratello maggiore", della cui
amicizia mi sento onorato.
Ringrazio tutti per la grande fiducia che mi è stata concessa: probabilmente
non sono all'altezza dei compiti che mi aspettano, ma con le vostre
Preghiere spero di poter sopperire alle mie limitatezze, e chi mi conosce sa
che sono molte.
Facciamo strada insieme.
Albert
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