[Masci] Crisi di obbedienza verso il Santo Padre:Messa in latino, c'è chi non si adegua/1

Stefano Orlandi sorlandi a libero.it
Sab 17 Nov 2007 09:10:17 CET


FONTE Repubblica.it del 16//1/2007
A lanciare l'allarme, monsignor Ranjit, segretario della Congregazione per
il culto divino e i sacramenti "Ci sono diocesi e nazioni, e perfino
ecclesiastici, che vengono meno alle indicazioni del Pontefice".Critiche
anche a chi usa la chiesa "come un'aula per incontri fraterni, concerti o
celebrazioni interreligiose"
e a "certe omelie di carattere politico-sociale poco preparate che snaturano
la celebrazione della messa"


CITTA' DEL VATICANO - Ci sono diocesi e nazioni del mondo, e perfino alti
ecclesiastici, che hanno disobbedito al Papa in merito all'applicazione del
motu proprio, il Summorum Pontificum, che liberalizzava la messa in latino
secondo il rito di San Pio V nella versione riveduta da Giovanni XXIII.
Siamo anzi di fronte a una sorta di "crisi di obbedienza verso il Santo
Padre". A lanciare l'allarme è monsignor Albert Malcolm Ranjith, arcivescovo
segretario della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei
Sacramenti. Il prelato ne parla in un'intervista, rilasciata all'agenzia di
stampa vaticana Fides, nella quale si fa il punto sull'applicazione del
documento.
Ranjith è una delle personalità più vicine al Papa sul tema della liturgia
che si sta rivelando snodo nevralgico nel magistero di Benedetto XVI. E,
come spiega, sarebbe in atto "in alcuni ambienti" una vera e propria "crisi
di obbedienza verso il Santo Padre". E "se tale atteggiamento di autonomia è
visibile fra alcuni ecclesiastici, anche nei ranghi più alti della Chiesa,
non giova certamente alla nobile missione che Cristo ha affidato al suo
Vicario".
Di fatto, in alcune nazioni o diocesi, i vescovi avrebbero emanato delle
regole che in pratica annullano o deformano l'intenzione del Papa.
Comportamento, questo, "non consono con la dignità e la nobiltà della
vocazione di un pastore della Chiesa".
"Non dico che tutti siano così - aggiunge Ranjith - la maggioranza dei
Vescovi ed ecclesiastici hanno accettato la volontà del Papa, con il dovuto
senso di riverenza e obbedienza".




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