[Masci] Giornata di studio sulla "populorum Progressio"/2
Stefano Orlandi
sorlandi a libero.it
Mar 27 Nov 2007 12:39:13 CET
Così pure Paolo VI nella Populorum Progressio sente l'urgenza di rivolgere
l'appello finale ai cattolici, ai cristiani e ai credenti, agli uomini di
buona volontà, agli uomini di stato, agli uomini di pensiero e dice "tutti
all'opera", perché la costruzione del Regno appartiene a tutti.
Una prospettiva questa che presuppone un più autentico, maturo ed originale
ruolo dei credenti laici, un ruolo che affida loro una grande responsabilità
nell'autonomia illuminata dalla fede.
Da queste novità occorre partire per comprendere appieno l'appello della
Populorum Progressio, il grido accorato di Paolo VI.
Tuttavia riflettere oggi su questo documento richiede un grande
discernimento per saper cogliere il cuore di quel messaggio nella
consapevolezza di un contesto radicalmente cambiato, altrimenti si fa solo
un'operazione storiografica, se non di archeologia e non si assume
responsabilmente quanto di impegnativo questa lettera contiene ancora per
gli uomini di oggi.
a.. Erano gli anni della guerra fredda, della rigida divisione in due
sfere di influenza, la pace era paradossalmente garantita dal deterrente
nucleare, per questo i conflitti erano limitati e controllati. Oggi finito
quel modello la guerra è presente in moltissime parti del globo, i
contendenti confusi, alla chiarezza degli schieramenti in campo si oppone l'
avversario multiforme e plastico del terrorismo di diversa matrice
b.. Erano gli anni in cui si affermava il diritto all'autodeterminazione
dei popoli, si giustificava il valore delle guerre di Liberazione dei
popoli. Oggi si pone in primo piano il tema del primato dei diritti umani e
quindi l'autorità della comunità internazionale è legittimata ad intervenire
laddove questi diritti siano violati. Ovviamente è un principio che vale
quasi esclusivamente per le nazioni deboli.
c.. Erano gli anni in cui si pensava ancora alla possibilità di uno
sviluppo senza limiti. Oggi si pone una diversa idea di sviluppo, si è
consapevoli che beni e fonti di energia non rinnovabili o rinnovabili molto
lentamente si vanno rapidamente esaurendo e questo deve condurre a modi
diversi di produrre, di distribuire e di consumare, ma è anche questo che
talvolta conduce al rafforzamento di egoismi nazionali o regionali.
d.. Con la caduta del Muro di Berlino abbiamo assistito alla fine delle
ideologie ed in particolare alla fine dell'ideologia comunista che aveva
influenzato per quasi un secolo popoli ed individui, creando enormi speranze
collettive tra i poveri della terra ma anche imponendosi attraverso grandi
tragedie; ma la fine dell'esperienza del comunismo internazionale ha visto
anche la fine dell'impegno morale e politico a dare risposta a quelle
domande di giustizia e di uguaglianza dalle quali il comunismo aveva tratto
origine ed abbiamo assistito all'affermarsi di quel il pensiero unico basato
sul primato del mercato in tutti gli ambiti della vita umana per cui al
principio guida della solidarietà collettiva, che apparteneva anche a chi
contrastava radicalmente il comunismo, si è sostituito il principio della
competizione dove si afferma il valore delle disuguaglianze
e.. In quegli anni i temi ambientali erano riservati a ristretti circoli
di studiosi, oggi la questione ambientale è diventata questione centrale non
per la sopravvivenza di qualche specie animale o vegetale, è diventata
questione alla quale è legata la sopravvivenza della Terra e di tutti i suoi
abitanti, riguarda le piante, gli animali, l'aria, l'acqua, la terra e
riguarda soprattutto l'uomo e le future generazioni
f.. In quegli anni la questione demografica presentava una sostanziale
stabilità relativa ed omogeneità di crescita tra le diverse popolazioni ,
oggi la grande diversità dei tassi di crescita tra paesi poveri e paesi
ricchi, accompagnata all'accrescersi delle disuguaglianze economiche ed al
miraggio di un mondo fantastico presentato in tutto il mondo dalle nuove
tecnologie, produce fenomeni migratori di massa quali forse l'umanità non ha
mai conosciuto.
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