[Masci] Linee programmatiche 2
Giuseppe Prochilo
g.prochilo a tin.it
Dom 9 Dic 2007 10:18:22 CET
Riprendo la mia disamina delle linee programmatiche chiedendomi: servirà a
qualcosa? Non mi aspetto che gli organi centrali prendano in considerazione
quanto dico/diciamo; però serve a me per chiarirmi le idee e, aspettando il
contributo di altri, per indicarmi che la mia visione del Movimento è giusta,
oppure che non ho ancora capito nulla di ciò che vuole il "popolo del Masci".
FORMAZIONE
Dai lavori preparatori dell'Assemblea emerge fortemente la necessità che
.....[l'educazione permanente dell'Adulto Scout passi anche attraverso un
percorso di formazione chiaramente definito e opportunamente articolato e
realizzato,].....
dando risalto al metodo educativo dello scautismo così come concepito dal
fondatore Baden-Powell
.....[sottolineando le specificità dell'età adulta.].....
Bene! lodevole intenzione. Ma attenzione, anche nel passato era stata
manifestata l'intenzione di "fare formazione", poi naufragata nel nulla. L'amico
Carlo Guarnieri venne incaricato di fare un progetto al riguardo e mi risulta
che lo fece (coinvolgendomi di nascosto). Però non si è mai saputo nulla, se non
quello che Carlo mi riferì, e cioè: "il progetto al momento è stato accantonato.
La mia sensazione è che sia stato un palliativo per mettere a tacere qualcuno e
il fatto di aver fatto così in fretta a definirlo li ha spiazzati". Però non
piangiamo sul latte versato e guardiamo alla bontà dell'iniziativa. Innanzitutto
mi preme chiarire un fatto:
FARE FORMAZIONE è molto diverso dal FARE I SEMINARI DI ANIMAZIONE; occorre
COMPETENZA.
Non è più possibile sostenere che "è importante far stare bene i partecipanti
(giochini, bans, canzoncine, spettacolini), è la riproduzione di una Comunità
ideale, non è importante ciò che si dice, la gente non viene per imparare ma per
vivere l'atmosfera diversa, eccetera, eccetera".
Fare formazione vuol dire "aggiungere qualcosa di specifico al bagaglio
culturale delle persone". Ciò, anni fa, era stata definita da Giorgio Aresti
"la cassetta degli attrezzi". Una descrizione che tutto sommato andava bene, ma
che trovò l'ostracismo della pattuglia dei seminari di animazione, che non
intendeva sentire parlare di formazione (aggiungere competenza). Mi tengo
volutamente sul vago, per rispetto al lavoro (che conosco) di Carlo Guarnieri e
che potrebbe essere recuperato nei tanti documenti negli uffici centrali.
Finora si è sempre pensato alla "Formazione del Magister". Sia Giorgio Aresti
che Carlo avevano predisposto documentazione e progetto a tale scopo. Io
ritenevo e ritengo che la formazione debba essere non qualificata "del
Magister", poiché ciò comporta una limitazione ovvia, sia per partecipare, sia
per sentirsi liberi di partecipare (a suo tempo ne discussi abbondantemente con
Carlo). E' fuori discussione che inizialmente si formerà una casta di "Persone
formate" che sono Magister o aspirano a diventarlo, ma se il programma ha certi
contenuti questa tendenza scemerà nel tempo e in compenso avremo Persone
consapevoli all'interno di Comunità che rispecchiamo e si identificano nel
Movimento (o meglio è il Movimento che rappresenta le Comunità).
Buona strada.
Pino Prochilo - Scout Adulto
ScouTag - Comunità S.Giorgio - MASCI Modena
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