[Masci] note di stampa

[Dino Di Cicco]

Qualche tempo fà "Proposta Educativa " aveva dedicato ampio spazio al Masci.

Tra i vari articoli c'era una riflessione di Cicala laboriosa sulla sua 
visione del Masci, che vi suggerisco di andare a rileggere.

Vi invio, senza commenti, la risposta pubblicata sulla stessa rivista.

Dino



Francesco risponde alla riflessione pubblicata a pag. 14 del numero 5/2007.



Cara cicala laboriosa, sono Francesco un adulto scout di Scafati. Ho letto 
con molta attenzione e curiosità la tua lettera "come vorrei il Masci".

Questa mia non è una lettera polemica, ma solo di chiarimento. Ho servito 
come capo reparto e come maestro dei novizi nella mia città fino a cinque 
anni fa'. Questo che ti dico è solo per mia esperienza personale, sto nel 
Masci da tre anni, la mia comunità è molto giovane (media 42-43 anni e 
abbiamo un'iscritta di 28 anni, io ne ho 39) e come la mia ce ne sono tante. 
Le nostre comunità sono comunità di fede e speranza cristiane, luogo di 
amicizia, educazione permanente, di confronto, di gioia, siamo votati al 
servizio cristiano agendo nell'ambito delle tre C: creato, città, cuore. Noi 
non indossiamo l'uniforme è data libera scelta alle singole comunità) ma 
dimostriamo il nostro essere adulti scout nelle diocesi, nelle parrocchie, 
negli ambienti di lavoro. Ma poi, secondo te, quale dovrebbe essere 
l'acronimo per il Masci? Proponi qualcosa e sicuramente il nuovo Consiglio 
nazionale, il presidente e il segretario, grandi capi scout, prenderanno in 
considerazione la cosa sottoponendolo a tutto il movimento. Ora ti dico io 
come vorrei l'Agesci, un'associazione che tanto amo: vorrei un'Agesci che 
scendesse dal suo piedistallo di detentore assoluto del sapere scout 
mondiale, un'Agesci che ricordasse sempre l'articolo della legge sono amici 
di tutti e fratelli di ogni altra guida e scout". Fraternamente, buona 
strada.

Francesco

Scafati