[Masci] Dalla Georgia

Giovanni Caluri giovanni.caluri a alice.it
Sab 30 Ago 2008 21:35:52 CEST


Ricevo dalla Georgia questo messaggio.
O.T. per la lista?
Scouts Help Others...
Direi di no. una B.A. ci sta bene.
Sopratutto i lurkers se si fanno vivi
e danno una mano...
forse basta diffonderlo (mi raccomando
niente catene, e possibilmente usate gli
indirizzi in ccn!....
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CARITAS  GEORGIA
Tel.: (995 32) 94 20 73/25 01 93/25 13 87
Fax.: (995 32) 217819/94 20 73/25 13 87
E-mail: caritas-georgia a caritas.ge
Address: 3a Nutsubidze Plateau II, 380083 Tbilisi, Georgia

Tbilisi, 15 agosto 2008
Carissimi Amici, 
Vi scriviamo per darVi le nostre notizie ed aggiornarVi sulle varie attività che portiamo avanti
grazie al Vostro importante sostegno. 
Le notizie che riceviamo sulla situazione a Gori ed in altre zone di conflitto sono contraddittorie.

Fatto sta che ancora è molto rischioso andare a Gori, saccheggiano la città, e il pericolo esiste
ancora. 
La situazione a Tbilisi invece è tranquilla, ma si nota già la carenza di alcuni generi alimentari. 
Ad esempio a Kutaisi (Georgia Occidentale) non si trova più la farina. 
Dalle informazioni che riceviamo da World Food Program, il numero delle persone sfollate aumenta
sempre di più. 
Lo vediamo anche noi, nelle strutture dove sono alloggiati i nostri  profughi.
 A Gldani ieri c’erano 310 sfollati, oggi ci sono 350 persone. 
Nella scuola pubblica, accanto al nostro ufficio, stanotte sono stati sistemati altri 220  profughi.

Abbiamo deciso di mettere nel cortile del nostro Panificio i forni ricevuti dall’Italia e preparare
i pranzi (due volte al giorno) anche per loro. 
Per oggi, a Tbilisi aiutiamo 951 profughi, tra cui tanti bambini (un bambino è nato ieri!!!) 
e serviamo 2250 pasti al giorno. 
Al gruppo di profughi sistemati a Gldani, assicuriamo il pasto tre volte al giorno, ad atri due
gruppi invece solo due volte. 
Dobbiamo riconoscere, che in questo periodo, quando la metà di collaboratori è in ferie, questo per
noi è un grande sforzo fisico e anche finanziario. 
Ma Voi, con le Vostre chiamate, lettere con le promesse di offerte, e-mail di sostegno e di
preghiere state a fianco a noi. 
Molti di Voi ci chiedono scusa che sono in ferie, gli uffici sono chiusi e  non riescono ad aiutarci
così come vorrebbero, ma credeteci che anche le Vostre parole più semplici: “Vi siamo vicini e
preghiamo per Voi” ci incoraggiano tanto.

Stanotte, all’aeroporto di Tbilisi, è atterrato l’aereo di aiuti umanitari inviati dalla Caritas
Polonia. 
All’una di notte, abbiamo scaricato dieci cartoni pieni di farmaci, attrezzature mediche e diverso
materiale. 
Distribuiremo tutto ai vari ospedali. 
In questi giorni, la nostra Caritas ha acquistato farmaci e diversi articoli di prima necessità per
un totale di 3.500 euro. 

Ieri con la nostra dottoressa e con due rappresentanti di CRS (Catholic Relief Service) siamo stati
all’Ospedale Repubblicano di Tbilisi, dove sono ricoverati 128 feriti di cui 104 militari. 
Siamo riusciti anche a parlare con alcuni di loro. 
Dobbiamo sottolineare le ottime condizioni di questo ospedale, ma purtroppo non tutti gli ospedali
sono così ben attrezzati. 
Prima di acquistare materiale per gli ospedali, ci informiamo in anticipo cosa gli serve e di cosa
hanno più bisogno.  

Arrivano tante chiamate anche dalla città di Kutaisi, dove per ora ci sono 1000 profughi. 
Da lunedì, se le strade saranno aperte e se sarà possibile, porteremo a Kutaisi viveri, vestiario
ecc. ed   apriremo la nostra Mensa Poveri per offrire il pasto a 100 profughi.

Abbiamo deciso di assumere temporaneamente uno psicologo e psichiatra, che da oggi visiteranno i
nostri profughi, perché molti di loro soffrono di problemi psichici. 

Da una settimana, a Tbilisi, in altre città georgiane e nel mondo si respira l’aria di solidarietà. 
Oltre quella solidarietà e vicinanza che ci dimostrate Voi ed altri amici da tutte le parti del
mondo, bisogna notare anche la solidarietà tra la popolazione georgiana. 
La gente cerca di aiutare i profughi con quel che può. 
Nei palazzi condominiali, i vicini di casa raccolgono per i profughi cibo, vestiario, sapone,
detersivi, piatti, bicchieri e così via. 
Tutti cercano di consolarli ed incoraggiarli in qualche modo.
Ieri abbiamo visto arrivare dai nostri profughi un signore, professore di fisica, che ha  portato il
televisore e il fornello a gas ai propri compaesani in difficoltà. 
Era difficile trattenere le lacrime sentendo le parole: “non posso rimanere indifferente quando
soffrono i miei compaesani, devo fare qualcosa e per questo ho portato questo piccolo dono”. 

Purtroppo l’emergenza continua e la Vostra vicinanza in  questo momento è veramente molto
importante!!
Un sincero ringraziamento a tutti. 
Con tanta stima
Padre Witold 
 P.S. Ci hanno appena detto che in Tg2 hanno fatto vedere il nostro Nunzio, S.E.R. Mons. Claudio
Gugerotti nella Mensa per i profughi, gestita dalla nostra Caritas. 
in questo link potete vedere alcune fotografie: http://www.flickr.com/photos/29542165@N04/  




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.......GioVanni-  Caluri

Giovanni.Caluri a alice.it
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