[Masci] 4° Episodio

Antonio Fachin mangh1947 a hotmail.com
Lun 20 Ott 2008 13:49:00 CEST


Caro Babbolupo, il racconto può essere vero, una realtà, una situazione; ma ci sono molte altre, anche molto diverse, l'essere comunità uniche che hanno fatto una scelta di incontrarsi in un movimento invita ad una condivisione, dono di noi stessi e della nostra storia, che invita allascolto, alla conoscenza e anche è pure occasione per sperimentare. Abbiamo fiducia della nostra adultità, nella proposta scout, della nostra libertà, del credere e nel sognare storie nuove, che le facciamo con l'impegno personale e comunitario.
buine strade
toni di pradaman> From: babbolupo a email.it> Date: Sat, 18 Oct 2008 21:26:59 +0000> To: masci a scoutnet.org> Subject: [Masci] 4° Episodio> > -----------------------------------------------------------------> 4° capitolo DAI RACCONTI DI BABBO LUPO > > Ma cosa facevano tutti e tutti insieme? Ma poi tutto!?; ma tutto> cosa? E tutti insieme? Ma quando? Eccome?> Un giorno facevano una grande riunione, seduti ad un tavolo e chiunque> poteva proporre una chiacchierata, l’argomento era scelto dal> “chiacchierone” di turno. Al termine dell’esposizione, tutti potevano dire> cosa ne pensavano di quello che era stato detto, aggiungere, trovarsi> d’accordo oppure no sui concetti espressi. Quando poi la fame li assaliva,> il formichiere chiudeva la chiacchierata, rimandando ad altra data il> termine; poi, tutti, tutti insieme mangiavano tante cose buone e bevevano> tante cose buone. Un giorno, andavano tutti sul monte, in fila come le> formiche, fra le foreste e lungo i fiumi, oppure visitavano antiche rovine> o piccole città piene di storia. Un giorno organizzavano delle tavole> rotonde dove tanti altri partecipavano; ed uno o due con molta capacità> dialettica, affrontavano il problema ,lo svisceravano lo ricomponevano e> lo facevano talmente bene che quando la cosa era finita, nessuno o pochi,> aggiungeva qualcosa, ma, per carità, senza dissentire; mentre i più> tacevano forse pensando alle cose loro o alla prossima attività che non a> questa, oppure alla “pausa pranzo….comunitaria. Tutto era però> nell’ordine delle cose, soft, vellutato, famigliare, amichevole tanto che> al termine della tavola rotonda (chissà poi perché la chiamavano così; di> solito c’era una tavola , sopraelevata, e di fronte una serie di file di> sedie; quando andava bene e si era in pochi, allora si faceva cerchio con> le sedie e il solito “formatore” parlava), una costante era: che nulla era> cambiato nelle vita di cocci o di altri e tutto era rimasto come prima. Un> giorno, poi, prendevano la luce,e la portavano dove vi erano dei luoghi> bui. Un altro giorno, aggiustavano la tana, ridipingendo le pareti,> aggiustando porte, finestre e tetti. Un altro giorno ancora stavano tutti> e tutti insieme a cantare,con la vecchia cicala che si prestava e guidava> il coro. Qualche volta pregavano; Già, pregavano il creatore, e poi oltre> al Creatore, bisognava credere a tutte quelle cose che dicevano i> formiconi neri, ma l’aveva forse detto il padreterno: “non desiderare la> moglie dell’altro!” o la collega di lavoro. > “Non puoi divorziare!” Ma se mia moglie non ne vuol sapere del> Movimento? Se dice che lei lavora tutta la settimana e che la domenica ha> da fare a casa e che invece di perdere tempo a fare i giochini e le> scemette, sarebbe ora che dessi una mano in casa; se invece di perdere> tempo a vendere le mele, i ciclamini o di raccogliere tappi di bottiglie> di plastica, facessi qualche lavoretto di casa, magari pitturare il> bagnetto invece di dire: <chiama il pittore!> per poi uscire ed andare ad> imbiancare la vecchia scuola chiamata “base”; ma base di ché; Oppure,> continuava,puntuta, <<è la voglia della casa in montagna che non possiamo> permetterci?>> > Certo pensava cocci questo modo di fare di una moglie non è servizio,> non è carità. > Anche quando si trattava di dare una mano coi barboni o coi drogati,> “quella” aveva da ridire, “ma resta a casa non vedi che mio padre ha> bisogno, e ormai c’è da stargli appresso ogni momento”. Ma che discorsi> cretini faceva? C’era la badante no!? Allora che bisogno c’era che lui> restasse a casa.> E tutti, tutti insieme soprattutto, parlavano, parlavano, parlavano;> accidenti quanto parlavano. > > > _______________________________________________> Masci mailing list> Masci a scoutnet.org> http://list.scoutnet.org/lists/listinfo/masci
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