[Masci] Strade Aperte

Giuseppe Prochilo g.prochilo a tin.it
Dom 2 Nov 2008 17:17:07 CET


Sul numero di ottobre di Strade Aperte, a pag. 3, nella rubrica "Pane amore e 
fantasia" Forleo prende lo spunto da una frase tratta dalla mia e.mail del 27 
luglio 2008, per fare una concione sulla necessità di avere tale rubrica.
Ho detto tutto ciò che ne penso a suo tempo, in varie e-mail di risposta a 
coloro che pervasi da sacro fuoco mi indicavano come un blasfemo.
Non intendo rinvangare il passato, nè citare le 4 o 5 e-mail da me scritte. In 
questa sede mi preme sottolineare ancora una volta il comportamento scorretto di 
chi (Forleo) estraendo una frase che ha una sua precisa giustificazione 
all'interno di un discorso più ampio, ne snatura senso e sentimento di chi l'ha 
scritta.
Avulsa dal contesto in cui è stata scritta, sembra che la mia sia stata invidia 
o cattiveria pura nei confronti della sua rubrica. Questa tecnica (estrarre una 
frase da un contesto preciso, snaturandone il senso) è una tecnica molte ben 
conosciuta in ambito politico o affaristico ed ha una sua etica: "Il fine 
giustifica i mezzi". In ambito scout è sicuramente in contrasto con i principi 
di lealtà, oltre che con molti altri.
Invio il testo completo della mia e-mail. Lo stesso ho fatto con la rivista. La 
pubblicheranno??
Buona strada.
Pino Prochilo - Scout Adulto
ScouTag - Comunità  S.Giorgio - MASCI Modena

e-mail domenica 27 luglio 2008
Non sono morto, anche se da tanto non scrivo più. La ragione è semplice: non
avevo nulla di importante (almeno per me) da dire. Rompo il silenzio stimolato
da "Strade Aperte" di luglio.
Già da tempo volevo dire qualcosa sulle rivista (Francesco non se la prenda) sia
in senso positivo, sia su ciò che non mi convince. I punti DA ME (enfatizzo di
proposito il "da me") messi in discussione sono:
A) CONDIVISI
- Ottima l'idea di ridurre le pagine a 16 (ne basterebbero meno) con il
"proposito di fornire essenzialmente informazioni e approfondimenti sulla vita e
le scelte del Movimento".
A tale proposito segnalo che le informazioni sulla vita del Movimento sono molto
più dettagliate, tempestive e puntuali grazie alle e-mail che Riccardo della
Rocca si premura di inviare a tantissime persone (io sono tra questi).
B) NON CONDIVISI
- In assoluto non mi sembra il caso di sprecare spazio e carta per la "rubrica
di donna Letizia"; cioè le lettere a "Pane amore e Fantasia....". Mi sembra che
siamo scaduti a livello delle riviste rosa che trovano i loro lettori tra gli
annoiati nelle sale di attesa.
- I tentativi di "educare il popolino non proveniente dallo scoutismo giovanile"
per mezzo di articoli. Qui pecchiamo di superficialità e ci poniamo in posizione
di superiorità, "perchè noi sappiamo". In questa logica includo sia l'art. Semel
Semper". Non è tramite un articolo che si "costruisce il metodo scout"; anche
perchè del metodo scout per gli adulti se ne parla da anni ma poi ci si ferma
lì, ...se ne parla soltanto. Il simbolismo e la metodologia del movimento
giovanile (passato e attuale) possono provocarci un poco di nostalgia, ma non
risolvono il nostro grande problema, del metodo specifico per lo scoutismo
adulto, che oggi è quasi punto zero. (ci sono stati e ci sono tuttora timidi
tentativi di "attualizzare principi e valori" ma ufficialmente il Movimento non
li ha mai presi in considerazione.
In questa logica si pone l'art. "Una forcella rover".  Alcune affermazioni sono
allarmanti; tipo: "Ma come possiamo pensare di far entrare questi concetti "nel
patrimonio genetico" degli A.S. , specie di coloro che non hanno vissuto lo
scoutismo giovanile, se non li facciamo vivere nel mondo scout, se non li
bombardiamo costantemente con messaggi di tutto ciò che riguarda e racchiude
l'avventura scout .... ecc. ecc." . Non conosco Carlo Speca della Comunità di
Teramo, ma qualcuno gli dovrebbe spiegare che lo Scoutismo Adulto si differenzia
dallo Scoutismo Giovanile per i contenuti, che la legge scout ha un diverso
impatto tra ragazzo e adulto, che non è grave per un adulto non sapere  cosa è
"una forcella scout". L'importante è avere la consapevolezza che sto bonificando
un terreno perchè sono ispirato da principi e valori scout. Che la differenza
tra gli A.S. e un qualsiasi Movimento di volontariato consiste nel fatto che noi
siamo ispirati da principi e valori scout e il Movimento di volontariato ha
principi e valori propri diversi dai nostri, ma altrettanto nobili se gli
suggeriscono di bonificare come noi un terreno. 




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