[Masci] R: R: Caro Giovanni-corretto II
Giuseppe Prochilo
g.prochilo a tin.it
Sab 31 Gen 2009 09:42:04 CET
----- Original Message -----
From: "Giovanni Caluri" <giovanni.caluri a alice.it>
To: "'Discussioni sul MASCI [italiano]'" <masci a scoutnet.org>
Sent: Friday, January 30, 2009 4:22 PM
Subject: [Masci] R: R: Caro Giovanni-corretto II
> -----Messaggio originale-----
> Da: masci-bounces a scoutnet.org
> [mailto:masci-bounces a scoutnet.org] Per conto di paolo serafini
> Inviato: giovedì 29 gennaio 2009 0:43
> A: Discussioni sul MASCI [italiano]
> Oggetto: Re: [Masci] R: Caro Giovanni-corretto II
>
............8<..................
> Un sistema che vuole sostenersi sull'ampia libertà individuale,
> non può ignorare l'esisteza e la consistenza di fenomeni
> tristi, che riguardano,per esempio, l'unità familiare e
> anche l'aborto e credo che sia compito dei governanti
> intervenire con adeguati strumenti di legge:
............8<..................
>NON basta che NON SI OBBLIGHI ad abortire piuttosto che a
divorziare.
Da tempo assisto con interesse alla discussione che si è sviluppata sulla Lista,
relativamente a questi argomenti.
avrei due osservazioni da fare:
SUL CASO ENGLARO
Il padre è fermamente deciso a sopprimere la figlia, tutto ciò:
- nonostante le suore che la assistono si siano dichiarate pronte ad adottarla e
mantenerla in vita, come hanno fatto fino ad ora.
- vuole che sia uccisa a tutti i costi in Italia. Basterebbe portarla in un
paese dove la legge sull'eutanasia esiste e avrebbe risolto il problema.
Sono fermamente convinto che dietro a tutta la questione ci siano degli
interessi: politici, economici, ecc.
pertanto compiango la povera ragazza che viene sfruttata per questa querelle.
SULL'ABORTO
La maggioranza degli aborti vengono fatti per questioni economiche: perdita del
lavoro da parte della madre; impossibilità a mantenere il figlio; ecc.
nessuno si è mai preso la briga di esaminare il fenomeno da questo punto di
vista. L'assistenza economica per chi lavora cessa quando il bambino ha pochi
mesi e non vi sono strutture pubbliche idonee ad accoglierlo: i Nidi d'infanzia
hanno pochi posti e fanno un orario che poco si concilia con chi lavora.
Pertanto il servizio reso, da questo punto di vista, è pessimo. Occorre
rivolgersi ai privati, che costano un occhio.
I nidi poi hanno un costo astronomico; conosco strutture di affido temporaneo
alle quali vengono pagate rette astronomiche, nell'ordine di migliaia di euro
per ogni bambino dato in affido da comuni, tribunali, ecc.
MI sono spesso battuto con le strutture pubbliche, invitandole a dare meno della
metà di quello che pagano per asili nido o strutture d'affido alle madri. queste
potrebbero crescere i loro figli in tutta tranquillità ricevendo molto di più
che andando a lavorare.
ma le orecchie della politica, sia la destra che la sinistra, sono sorde.
Buona strada.
Pino Prochilo - Scout Adulto
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