[Masci] R: STO LEGGENDO

Franco Vecchiocattivi franco a vecchio.it
Gio 9 Lug 2009 12:07:28 CEST


Caro Giovanni,
ho apprezzato moltissimo la tua analisi della realtà degli AE delle  
nostre comunità e dei gruppi scout. Tu chiedi se non sia bello avere  
una mappa delle realtà degli AE. A gennaio scorso c'è stato un  
convegno degli AE del MASCI e, da quello che mi ha raccontato il  
nostro AE regionale che c'era, oltre a discussioni "teoriche", hanno  
anche confrontato le varie realtà e ne hanno discusso nei tre giorni  
del convegno. So che Strade Aperte sta preparando un quaderno sugli  
argomenti sollevati nel convegno.
Un abbraccio,
Franco (sempre più impelagato negli esami che... non finiscono mai!)


Il giorno 09/lug/09, alle ore 11:42, <giovanni.caluri a libero.it>  
<giovanni.caluri a libero.it> ha scritto:

>> -----Messaggio originale-----
>> Da: masci-bounces a scoutnet.org
>> [mailto:masci-bounces a scoutnet.org] Per conto di Nicola Nardi
>> Inviato: martedì 7 luglio 2009 8.54
>> A: lista scout
>> Oggetto: [Masci] STO LEGGENDO
>>
>> Buon giorno a tutti,
>> ho ricominciato a leggere ed adesso ,incuriosito dalle
>> considerazioni di Franco a proposito di "esempi da
>> non imitare", mi sono proposto di chiedere, a chi
>> tra voi mi può illuminare, cosa possono fare, cosa
>> facciano i nostri A.E. e cosa detta il TITOLO V del
>> Codice di Diritto Canonico relativo alle norme prescritte per
>> le Associazioni dei fedeli.
>> Io ho letto, tra i canoni, il n.305 che sembrerebbe
>> prescrivere agli A.E. la "vigilanza" perche in tali
>> associazioni conservino l'integrità della fede e dei costumi .etc  
>> etc.
>> A tale proposito mi viene da osservare che nel nostro Statuto
>> niente viene detto a proposito dei "compiti ed attribuzioni" degli  
>> A.E.
>> La cosa, a mio parere andrebbe attentamente valutata per
>> poter intervenire nei casi citati da Franco e, sopratutto ,
>> per dare peso agli A.E. che ora sembrano entità astratte nel
>> nostro Movimento .
>
> Mi pare che ci siano un paio di diverse questioni
> da dibattere nel tuo messaggio:
>
> Quali siano i compiti di un A.E. in comunità
> Come sono messe le comunità in fatto di A.E
> Quanto siano attivi gli A.E. nelle comunità.
>
>
> Ma allargherei il tema includendo anche lo
> scautismo educante.
>
>
> Nella mia personale classificazione ho suddiviso
> la razza degli A.E. in due specie:
> quelli che lo scoutismo lo conoscono da dentro
> (sono stati scout da giovani), e gli altri.
>
> I primi parlano scoutese, non hanno problemi
> a indossare l'uniforme, dormono senza problemi
> nel sacco a pelo anche alle stelle o nella canadese
> e sanno portare lo zaino.
> Gli altri hanno qualche difficoltà.
> e non per problemi di età
> Ciò non toglie che nella seconda specie ci siano
> esempi di preti-scout che una volta conosciuto lo
> scoutismo ne abbiano fatto uno stile di vita.
>
> Alcuni della prima specie, il gillwell se lo
> sono guadagnato facendo servizio come capi prima
> ancora della vocazione.
> Ne ho conosciuti almeno una mezza dozzina.
>
> Tutti quelli della prima specie migliori
> dei secondi?
> Direi proprio di no.
> Hanno però una comunicatività verso gruppi
> e comunità scout che è innata.
> E questo è un dono.
>
> Nella seconda specie trovi ahimè chi "deve"
> fare l'A.E.
> Per tradizione [in quella parrocchia gli scout sono
> un'istituzione ed il parroco, storicamente, è sempre
> stato Baloo e A.E. del gruppo (magari fondato da
> uno dei parroci moooolti anni addietro)].
> Per imposizione [a volte sono vescovi o vicari
> episcopali che chiedono ad un prete di fare il
> suo servizio anche nel gruppo scout]
>
> E chi, pur non essendo entrato nello spirito
> e nello stile scout, ha un carisma di predicatore
> tale da essere capace di trasmettere ad ogni
> omelia, ad ogni intervento, quei contenuti che sono
> indispensabili all'arricchimento spirituale
> dei singoli come del gruppo/comunità.
>
> Detto tutto questo,
> la domanda da porsi è anche:
> "come siamo messi a preti?"
> Male, molto male.
> Di tutte le comunità del Piemonte-ovest, di A.E.
> attivi in comunità (attenti, ho scritto attivi!)
> solo un paio possono dire di avere il proprio A.E.
> Nelle altre si fa quel che si puo'.
> In compenso nelle comunità di adulti non è raro
> incocciare in studiosi di teologia, biblisti,
> esperti di catechesi ed evangelizzazione.
> Persone che si sono sparate 30-32 esami agli
> Istituti Superiori di Cultura Religiosa;
> c'è chi ha frequentato teologia in seminario
> e ha insegnato (insegna) religione nelle scuole.
> Tutta gente preparata, molti col dono di saper
> essere semplici quanto incisivi nello
> "spezzare il pane della Parola" per i fratelli
> scout, anche se non nello "spezzare il pane"
> dell'eucaristia.
>
>
> Sarebbe bello allargare la proposta di Nicola
> e vedere di fare una mappa/censimento delle
> varie realtà, e capire meglio questo aspetto
> delle nostre comunità, quella "C" che molto
> sovente serve a non confonderci col plurale
> delle case alpine del Trentino....
> Magari senza dilungarci troppo sul sesso degli
> angeli, sull'età canonica delle perpetue,
> e senza troppi convegni con giochini serali
> per essere più lupettoni....
>
> Buona notte....
>
> -- 
> -_______     _______-
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> ...-_-<_ \./ _>-_-
> .......GioVanni-  Caluri
>
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