[Masci] L'importanza del come e del cosa (2)

[g.prochilo]

(segue da parte 1)
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Quando ero uno studente della facoltà di Sociologia di Trento (anni 1964/67), inizialmente ho provato tantissima fatica a studiare i testi universitari, che erano (e sono) aderenti alla legge di Malek, che dice: "Ogni idea semplice sarà espressa nella maniera più complicata". Poi ho capito come "mondarli" da tutto l'inutile e il ridondante e conservarne solo il nocciolo essenziale. Ciò mi aiutò moltissimo negli anni successivi, soprattutto all'università (non mi sono mai laureato, ma ho dato 32 esami annuali, tra le facoltà di economia a Messina -1961/64 -, sociologia a Trento -1964/67 - e per ultima scienze politiche alla Statale di milano - 1974/79 -  dove dopo 20 esami con la media complessiva di 28,7/30esimi, avevo già steso il 70% della tesi - economia aziendale -, concernente "la metodologia per lo sviluppo di un sistema informativo nelle aziende industriali"); poi mi trasferii per lavoro a Modena e fui impossibilitato a proseguire. La tecnica acquisita mi servì molto sul lavoro (Personale Organizzazione e Sistemi). Per mia esperienza il "come" è molto affascinante, però, portandolo agli estremi, esige un altissimo livello di specializzazione a scapito di una conoscenza più complessiva. La figura dello "scienziato pazzo", spiega benissimo ciò che voglio dire: Lo "scienziato pazzo" è talmente compreso nel suo lavoro di ricerca, soprattutto dalle metodologie, che non si cura dei risultati effettivi della sua ricerca e delle varie ipotesi e sviluppi concernenti la stessa. Allora ci sono: l'esplosione del laboratorio, la creazione di mostri, ecc. ecc.
Certamente non ci si può limitare soltanto al "cosa" perchè, portando agli estremi anche questo elemento, significa accettare supinamente tutto ciò che ci viene detto, senza alcun tentativo di ragionamento e di analisi se: è vero? è possibile? la fonte è attendibile? ecc. ecc. 
In altri tempi (e ambiti) usavo fare due dichiarazioni e ragionare sulle stesse:
1) Gli asini volano?
2) La moglie di un uomo può essere la sorella della sua vedova? 
Arrivederci al (3)
Buona Strada
Pino Prochilo - Scout Adulto
g.prochilo a tin.it
09/01/2012