[Scouts-it] promesse esploratori e genitori
Archg. Francesco Bertazzo
francesco.bertazzo a genova14.org
Mer 12 Dic 2007 00:55:29 CET
La promessa èun momento da vivere in atmosfera con la propria branca.
Per rendere consapevoli i genitori si possono fare riunioni ad hoc o altre iniziative che li rendano consapevoli della "iscrizione che fanno agli scout"
ricordo che dal progetto nazionale(da cui derivano in parte quelli regionali) una delle mete è "Costruire patti educativi con la famiglia,"
ricordo che nella "Carta dei principi ispiratori della condotta degli adulti scout Agesci" si spiega anche il rapporto di fiducia che ci dovrebbe essere (io aggiungo che ci può essere solo se"formiamo"i genitori spiegando cos'è lo scautismo)
Ragazzi ;famiglie; capi; Chiesa ;Società
FIDUCIA
Socio Adulto
FIDUCIA
Associazione
2 - Il nostro servizio si svolge in un contesto
di relazioni basate sulla fiducia:
. quella che i ragazzi ripongono nei propri
capi nel vivere con entusiasmo l'esperienza
scout;
. quella del le famiglie che affidano i propri
ragazzi ad adulti confidando sulla
competenza e la forza dell'Associazione;
. quella dei capi nei confronti degli altri
capi che svolgono il servizio educativo in
unità, di formatore o di quadro confidando
nelle capacità, nella comune tensione,
nella formazione acquisita sul
campo e negli eventi formativi;
. quella della Chiesa, a livello locale (la
parrocchia dove si radica il gruppo
scout) come a livello più grande, che vede
nell'Associazione e nei singoli adultieducatori
uomini e donne di buona volontà
che sperimentano il proprio carisma
educativo con ragazzi e ragazze da
accompagnare nella fede;
. quella della società, che vede nell'Associazione
un'agenzia capace di incidere
positivamente sull'educazione dei giovani
e di farsi portatrice delle loro istanze
e delle loro speranze.
Questa fiducia si fonda sulla conoscenza
personale diretta (quella ad esempio che
possono avere i genitori nei confronti dei
singoli capi dell'unità), o sulla conoscenza
complessiva dell'Associazione a livello locale
o nazionale. Questa fiducia si incarna
nelle persone che, di volta in volta, si
propongono come responsabili o rappresentanti
dell'Associazione: i singoli capi, i
quadri, i formatori, i responsabili ad ogni
livello.
E/G
Art. 8
PROMESSA
Il Sentiero inizia fin dal primo momento di
ingresso in reparto. A distanza di 2-3 mesi il
ragazzo o la ragazza chiedono di pronunciare la
Promessa, quando ritengono di essere pronti a
lanciarsi nel grande gioco scout.
Il tempo che trascorrerà dall'ingresso in reparto
al momento della Promessa, che non deve
essere molto lungo, servirà per conoscere l'ambiente
e le persone del reparto, lo stile e i simboli
di squadriglia e di reparto e, soprattutto,
per cominciare a scoprire il senso della
Promessa e della Legge scout.
La richiesta di pronunciare la Promessa va fatta
dal novizio, su presentazione del capo squadriglia,
al Consiglio della Legge, il quale l'accoglie
non tanto valutando le capacità tecniche raggiunte
o la capacità di tenere fede all'impegno
assunto, ma tenendo conto della comprensione
delle Legge dimostrata, della sincerità e dell'entusiasmo
nel vivere la vita di squadriglia e di
reparto.
La Promessa, pronunciata nelle mani del capo
reparto alla presenza di tutto il reparto, che ha
preparato e anima la cerimonia, su presentazione
della squadriglia di appartenenza, è così formulata:
"Con l'aiuto di Dio, prometto sul mio onore di
fare del mio meglio:
- per compiere il mio dovere verso Dio e verso
il mio Paese;
- per aiutare gli altri in ogni circostanza;
- per osservare la Legge scout".
La cerimonia, diversa secondo le tradizioni,
deve mettere in luce che in questo modo si
entra a far parte della grande famiglia degli
scout. Il reparto è presente come testimone e
si impegna ad aiutare il nuovo esploratore e la
nuova guida a mantenere la Promessa.
Tutti i significati della cerimonia vengono resi
chiari, oltre che con parole, con gesti e simboli
adeguati. Tra questi, il saluto richiama all'esploratore
e alla guida i tre punti della Promessa. Si
effettua con la mano destra sovrapponendo il
pollice al mignolo come simbolo di aiuto del
più grande al più piccolo e tenendo le altre tre
dita unite e distese.
Buona strada
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ScoutTag: 2007/2008
AGESCI cod.personale 805835
Francesco Bertazzo Alce-Cortese-Insicuro
IV anno Co.Ca. - CFM L/C e CFA Toscana
Gruppo Ge 14 - Zona Valbisagno
Webmaster sito www.genova14.org - Mercurio di gruppo
IABZ L/C
Inc. comitato cittadino di Zona
Inc. informatica di Zona
Membro Comitato di Zona
Pattuglia Piccole Orme Liguria
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visita: www.francescobertazzo.it
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From: "Don Romano" <rcnico a tin.it>
To: "Conferenza italiana sullo Scautismo [italiano]" <scouts-it a scoutnet.org>
Sent: Tuesday, December 11, 2007 11:57 PM
Subject: Re: [Scouts-it] promesse esploratori e genitori
Carissimo, io non so dire quanto la presenza dei genitori alla promessa scout dei figli sia metodologicamente corretta. Ti so solo dire che, di solito, dopo aver visto la promessa ed averne capito alcuni elementi-base, diversi genitori hanno manifestato la voglia di intraprendere anche loro un cammino scout o nel Masci o nella Agesci.
Dalle mie parti accade spesso che i genitori siano zelanti per trovare un posto tra gli scouts per i loro figli ma poi siano zelantissimi nel dire che hanno altre cose da fare quando è ora di fermarsi per assimilare i valori che lo scautismo propone ai loro figli.
D.Romano Nicolini Rimini 339 8412017
----- Original Message -----
From: "Xam" <yattamax a gmail.com>
Newsgroups: scout.it.generale
To: <scouts-it a scoutnet.org>
Sent: Tuesday, December 11, 2007 10:22 PM
Subject: [Scouts-it] promesse esploratori e genitori
ciao a tutti !!
Sto ragionando su quanto la presenza dei genitori alla promessa degli
esploratori possa essere giusta o sbagliata ..... qual'è la vostra
esperienza ? metodologicamente parlando qual'è la strada da seguire ?
Grazie
ciao
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