[Scouts-it] Come l'AGESCI ci castra i ragazzi.

Luca Sasdelli myname a sasdelli.it
Lun 12 Nov 2007 18:35:43 CET


vnd ha detto questo lunedì :

> Credo che per un maschietto essere una coccinella si quanto di più umiliante
> si possa immaginare.
> Un esperienza del genere lo potrebbe segnare per il resto dei suoi giorni.

Non per insistere, ma non credo sia il caso di giungere a conclusioni 
*prima* di essersi sufficientemente informati sull'argomento. Prendere 
un aspetto del metodo e portarlo fuori del suo contesto e' snaturare il 
messaggio: meglio leggersi un metodo di branca, parlare con i capi e 
vedere se si riesce a comprendere piu' da vicino la situazione.

> Non le ho ancora mai fatte.
> Raccoglievo informazioni proprio per valutare se era il caso di farle.

Sicuramente si'; e' un concetto sempre necessario, e lo sottolineo 
proprio alla ... faccia di quei gruppi che non possono sopportare le 
intrusioni parentali :-)

> Onestamente, il metodo formativo dell'FSE mi sembra migliore di quello
> AGESCI.

E' un'opinione, e come tale meritevole di rispetto.

> Anche il concetto di diarchia mi sembra una forzatura.
> Se maschi e femmine fossero davvero uguali che bisogno ci sarebbe di avere
> una diarchia?
> Quote rosa e quote azzurre?

La diarchia riguarda gli staff delle unita' miste: sicuro che volevi 
parlare di questo?

> Oltretutto questa diarchia, nel reparto e nel clan del mio paese non è
> nemmeno percepita.

Forse stai parlando dei ragazzi inseriti in unita' miste ...

> I concetti di uguaglianza tra i sessi, erano esasperati, e si è cercato di
> nascondere le evidenze.
> Secondo me quel periodo storico è superato.

Certo che si'; a mio parere, gli spetta il merito di avere scosso le 
coscienze e sollevato il dialogo. In effetti, poiche' l'intenzione nel 
ricercare l'uguaglianza (di diritti) si e' rivelata piu' difficile del 
previsto, qualcuno ha affrontato scorciatoie quali assimilare la 
femminilita' alla mascolinita', il che implica negare in partenza la 
*ricchezza* della figura femminile, che si valorizza proprio nella 
complementarieta' con quella maschile.

In una struttura educativa come quella dell'Agesci, i ragazzi e le 
ragazze seguono un metodo diversificato in funzione dell'eta' e 
soprattutto i capi usano lo strumento della Progressione Personale 
Unitaria per definire il cammino di ciascuno.

La scelta di capi di entrambi i sessi per le unita' miste e' importante 
sia perche' incarnano figure di riferimento utili per i maschi e le 
femmine, sia perche' la conduzione dell'unita' e' affidata a due 
temperamenti e "visioni" differenti, riuscendo cosi' ad essere piu' 
equilibrata verso i ragazzi e le ragazze.

> Non sarà il massimo ma ripiegare sull'Agesci per ragioni geografiche non è
> così pesante come osso aver dato l'impressione.

Secondo me, se riesci ad approfondire un poco di piu' il metodo con i 
capi, potresti scoprire argomenti interessanti.

> Insomma... ho visto che mio figlio era un po' invidioso per le imprese che
> si era perso stando nell'AGESCI a causa della conpresenza femminile.

Mi dispiace per il tuo ragazzo, ma l'FSE non condivide l'approccio 
educativo misto di Agesci e CNGEI (coeducazione ed intereducazione), 
per cui il cammino individuale e' sganciato dalla relazione con l'altro 
sesso, cosa che in eta' adolescenziale qualche problema puo' crearlo, 
visto che si parla della persona integra e non solo di alcuni suoi 
aspetti.

Ciao
Luca
ScoutTag: AGESCI - Formatore CAEx, CFA

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Luca Sasdelli
Microsoft MVP - Server, Security





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