[Scouts-it] scout
Don Romano
rcnico a tin.it
Ven 5 Ott 2007 22:18:24 CEST
Ho portato a termine questa serie di catechesi legate a tre Santi venuti a
contatto con gli animali. Si possono utilizzare per i lupetti ma anche
sceneggiare ed illustrare.
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SAN FRANCESCO E GLI ANIMALI.
NOTA : questi fatti sono tratti dalle Fonti Francescane ma a me piace
inventare ogni volta qualcosa. Il motivo è semplice : che gli episodi siano
avvenuti esattamente così non interessa a nessuno : S.Francesco è tanto in
alto nella stima di tutti che non cambia nulla né se un miracolo l'ha fatto
né diversamente.
Questa credo sia il segreto della sua grandezza.
Alla fine, ho aggiunto due Santi francescani che hanno "dialogato" con gli
animali : S.Antonio di Padova e il Beato Sante Biancorsini.
(Nota :Finchè si può, è bene conservare l'italiano come lo usava il Santo :
è la nostra lingua da bambina: fa un po' ridere ma .. è bellissima!)
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A )SAN FRANCESCO ED I PESCI.
1)Un giorno S.Francesco andò alla elemosina assieme a frate Massèo.
S.Francesco era piccolo e minuto, frate Masseo era alto e di bella presenza.
2)Cosa è cosa non è, alla fine i due si trovano insieme vicino ad uno stagno
di pesci. Il Santo tira fuori il frutto della sua questua e si vede che ha
raccattato solo piccoli pezzi di pane duro.
3)Invece Frate Masseo estrae dalla sua sporta dei bellissimi pezzi di pane
fresco. Il Santo se ne rallegra ma poi dice:
4) "Frate Masseo, cosa dici di questa limosina ? E' ella ben buona cosa?"
"Certamente , mio amato padre : avvegnachè puossi mangiare in abbondanza a
sazietà."
5)"Sì, mio buon fratello : ma li pesci che istanno qui sotto , de che
ciberannonsi?"
"De le briciole che noi daremmo loro".
6)"Ebbene, fratello mio : orsù mangiano lo pane buono e quel c'avanza
diamolo ai fratelli pesci affinchè anche essi possino lodare l'altissimo bon
Signore."
7) Fu così che il Santo ed il suo carissimo confratello mangiarono, si
tolsero un poco la fame ma poi non esitarono a dare il loro cibo ai pesci.
Segno è , dicono le fonti, che il Santo voleva bene a tutto il creato e non
voleva tenere per sé nessun privilegio.
8)PRIMO IMPEGNO SCOUT : Se possibile facciamo un acquario da tenere in sede
ma poi, per paura di vedere morire i pesci, impegniamoci a dar loro da
mangiare ogni giorno e a cambiare l'acqua.
MORSO DI BALOO: Andiamo dal parroco , gli diamo un morso sul collo (piccolo
però) e gli chiediamo chi era quel Santo che ha parlato ai pesci sulla
spiaggia di Rimini.(*)
9)SECONDO IMPEGNO SCOUT : Se le condizioni lo permettono, facciamo una bella
uscita per pulire le spiagge o i fiumi vicino a noi: vedremo come l'uomo è
cattivo con i pesci quando getta tanta sporcizia vicino all'acqua.
10)TERZO IMPEGNO SCOUT : Informiamoci dove sono, cosa fanno , quanti sono
gli scout nautici della Agesci. Scommetto che ne sapete pochissimo!
( * Per ogni evenienza, telefonatemi.)
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B)SAN FRANCESCO PREDICA AGLI UCCELLI.
1) Un giorno il santo stava parlando alla gente a Cannara, a pochi
chilometri da Assisi. Mentre parlava, uno stuolo di rondini prese a passare
ripetutamente sopra la testa della gente facendo un gran chiasso.
2)Il santo , che non aveva un a gran voce , ad un certo punto alzò gli occhi
e disse: " O care le mie sirocchie rondini : o che volete istarvene un poco
zitte? Come ben vedete, io sto riportando la Parola del mi' Signore
onnipotente. "
3) Come per incanto, le rondini si fermarono tutte sugli alberi e non si
mossero di lì finchè la predica non fu terminata.
4) Un'altra volte il santo si trovò a Bevagna, sempre lì vicino . Visto che
la gente non veniva, il santo chiamò gli uccelli che subito accorsero, si
misero in cerchio vicino a lui fin quasi a toccargli il saio.
5)"Cari fratelli miei uccelli: voi siete ben fortunati perché lo mio
signore Gesù citavvi ad esempio perché voi non seminate, non mietete
eppure avete lo cibo a volontà; avete le piume e non tessete la
stoffa,eppure siete ben vestiti; volate et visitate lo vasto mondo. O voi
beate!"
6) Finita la predica gli uccelli che erano stati zitti e buoni fino ad
allora , scherzando e ridendo presero il volo passando apposta vicinissimi
alla testa del santo che non ne poteva più dalle risate perché gli uccelli
lo sfioravano con le ali e gli facevano il solletico.
7)MORSO DI BALOO :ANDIAMO DAL PARROCO, GLI DIAMO UN MORSO SUL COLLO
(piccolo però) E GLI CHIEDIAMO QUALE È IL BRANO DEL VANGELO IN CUI GESU'
PARLA COSI' BENE DEGLI UCCELLI DEL CIELO.
8)RICERCA : NEL VECCHIO TESTAMENTO SI LEGGE CHE UN CORVO PORTA DA MANGIARE
LA PROFETA ElìA : DOVE SI TROVA QUESTO BRANO?POTRESTE DISEGNARLO? (PRIMO
LIBRO DEI RE 17,1-79
8)RICERCA SCOUT : impariamo il nome di almeno tre uccelli (*) e cerchiamo di
imitarne anche il verso. Se è possibile, facciamo una gabbia da tenere in
sede ma poi, quando sarà il caso, cerchiamo di liberare l'uccello che ha
diritto di spaziare in pace dove gli pare.
(*)Se ne parla a pagina 37 del libro: Primi passi sul sentiero scout- ed.
Fiordaliso.
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C) SAN FRANCESCO E IL PESCE TINCA.
1)Una volta il Santo si trovava presso il lago di Piediluco. I pescatori
conoscevano il santo e lo accolsero con grande festa.
2)Un giorno uno di loro lo invitò a salire in barca: subito il Poverello di
Dio accettò e andò verso il centro del lago.
3)Trascorsi alcuni momenti, ad un certo punto un pescatore diede un grido:"Padre
Francesco , guarda : ho preso una tinca (NOTA: E' UN PESCE RARO , PIUTTOSTO
GRANDE E MOLTO BUONO DA MANGIARE). Padre la regalo a te!"
4)"Grazie fratello , sei molto buono. Portami pure la tinca." - Avutala
in mano, il Santo godette per alcuni istanti ma poi, vedendo il povero
animale dimenarsi per la sofferenza, lo rigettò in acqua.
5)Figurarsi le imprecazioni dei pescatori! "Come! Abbiamo fatto tanta fatica
e tu la ributti in acqua: sei matto?" - "Lo so, fratelli miei, ma quella
povera bestia soffriva troppo!" - "Sarà come tu dici ma sappi che gli
animali non ragionano e quindi agiscono per istinto" - "Non è vero:
guardate!"
6)Così facendo il Santo indicò l'acqua : la tinca, tutta allegra e pimpante,
saltellava attorno alla barca, felice di essere ancora viva. Anzi, facendo
apposta, bagnava d'acqua il Santo che , ridendo allegramente , la salutava
e la invitava ad andarsene prima che un pescatore la riprendesse . - Beati
quei tempi!
7)Anche noi scout amiamo il mare . BP lo attraversò molte volte andando
persino in India . Un giorno accadde questo : la sua nave era caldissima
per la assoluta mancanza di vento e per un sole tremendo ; tutta la gente
si sdraiava sul ponte cercando un poco d'ombra . BP non aveva ancora
fondato i boy scout ma aveva lo spirito che deve animare ogni scout : non si
arrendeva mai e le inventava tutte. Per tale motivo, mentre la gente si
annoiava , animò la preparazione di una serie di giochi e scherzi che
facevano ridere tutti . Lui, detto "il rosso" (per il colore dei capelli)
non si lamentò come facevano gli altri ma prese la situazione di slancio e
inventò una grande serie di passatempi.
8)Anche la partecipazione di molti bambini alla vita dell'oratorio può
capitare che sia un poco scarsa. Chi è scout non si dà mai pace : inventa
tornei , organizza ricerche, caccie al tesoro, scenette, pranzi sociali,
recite ecc. per attirare altri bambini ed i loro genitori. Se poi quello
scout si fa aiutare dal parroco, quasi sempre otterrà che tutti prendano
parte alla Messa o alla funzione religiosa che precede o segue le attività
di gioco.
9)ICONA : DISEGNIAMO UN PESCE E POI ANDIAMO DAL PARROCO . GLI DIAMO UN MORSO
SUL COLLO (piccolo però) PER CHIEDERGLI COME MAI QUELLA FIGURA ERA USATA
DAI PRIMI CRISTIANI. CHI RIESCE A PORTARE INDIETRO PER PRIMO LA RISPOSTA
(ANCHE CON I CARATTERI GRECI) HA UN PUNTEGGIO PIU' ALTO.
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D) SAN FRANCESCO E LA CICALA.
1)Un giorno il santo si trovava vicino alla Porziuncola , dove aveva
cominciato la sua avventura. Era estate e c'era un caldo afoso.
2)Ad un certo punto, mentre il santo si godeva l'ombra, una cicala attaccò
il suo canto : dopo due o tre schiarimenti della voce, la cicala attaccò il
suo miglior pezzo di repertorio.
3)Il Santo, invece che restare infastidito, ad un certo punto si alzò e ,
sorridendo, disse : " O la mi' sorella cicala: o che tu vo' veni' sulla mi'
mano a insegnarme lo tuo canto?"
4)Come non detto, la cicala scese dall'albero e si fermò sul palmo della
mano. Poi , schiaritasi ancora la gola, gonfiato il petto, cominciò a
duettare con il Santo : DO - DO* RERE- RERE* MIMIMI- MIMIMI *
FAFAFAAAA! -FAFAFAFAA! *SOLDOLA?- SOLDOLA? * SIII-SIII* DODODORERE-
DODODORERE....(*) : i due canterini fanno a gara a gorgheggiare come
fratelli. - Gli altri frati assistevano alla scena e ridevano a
crepapelle.
5)Nei giorni successivi, rimanendo forte il caldo, i frati invocano ancora
la gioia di assistere a questa scena di canto. I due canterini non si fanno
pregare ,anche perché il Santo aveva la mamma provenzale, di una zona della
Francia dove si cantava stupendamente.(Anzi , per fare arrabbiare il babbo,
Pietro di Bernardone, loro due si parlavano in francese e lui non ci capiva
niente.)
6)Finalmente, terminata l'estate, ognuno se ne tornò alla sua casa e i due
canterini si divisero. Forse non si sono visti mai più ma è sicuro che Dio
deve aver ascoltato dall'alto (dopo aver tacere per un momento i suoi
angeli musicanti) questi suoi amatissimi figlioli così allegri e così
simpatici.
7)Anche noi scout dobbiamo essere bravi a cantare. BP diceva che se un
gruppo scout canta, marcia anche bene. Impariamo anche noi a cantare.
Aprendo il libro "Primi passi sul sentiero scout" , da pagina 41 a 43 ,
troviamo alcuni canti scout : impariamoli o ripassiamoli.
8)MORSO DI BALOO : DISEGNIAMO UN ORGANO O UNA CHITARRA E ANDIAMO DAL
PARROCO . DOPO AVERGLI DATO UN MORSO SUL COLLO (piccolo però) , GLI
CHIEDIAMO QUANDO E COME POTREMMO CANTARE IN CHIESA . SE EGLI E' CONTENTO,
FACCIAMOCI DIRE QUANDO POSSIAMO COMINCIARE.
(*) Chi riesce a spiegarmi come mai le note musicali si chiamano così(Do-Re
ecc.) , io gli mando gratis a casa un DVD nel quale si descrive tutto lo
scautismo dalla A alla Z . - D.Romano Nicolini - Tel. 0541 606577 ---
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E) SAN FRANCESCO E GLI
AGNELLI.
1)Un giorno S.Francesco passava per una zona vicina ad Osimo, nelle Marche.
Ad un certo punto il santo vide una piccolissima pecorella brucare l'erba in
mezzo ad un grosso stuolo di cani.
2)Come è facile immaginare, il Santo capì che prima di sera quei cani
affamati, superata la guardia del pastore, l'avrebbero mangiata. Mosso a
compassione, il santo chiese di comprare la pecorella ma non avendo i
soldi, non sapeva come fare.
3)Per sua fortuna passava di lì un mercante ammiratore del Santo : sentita
la sua esigenza, pagò di tasca sua il prezzo e proseguì.
4)Il Poverello era felicissimo di avere salvato la pecorella ma non sapeva
come fare per darle da mangiare. Ebbe allora una idea:regalarla alle suore
di Colpersìto, lì vicino. Le buone suore accettarono entusiaste.
5)Giunto il momento giusto , le buone suore tosarono la pecora : misero la
lana sulla conocchia,ne tirarono fuori un filo ben lungo, lo misero in una
matassa, ne fecero un gomitolo, presi i ferri ne fecero calze e maglie per
i poveri . [NOTA : TUTTE QUESTE ATTIVITà SI POTREBBERO RIPETERE CHIEDENDO A
QUALCHE NONNA DI VENIRE IN SEDE A DARE QUALCHE LEZIONE.]
6)Anche nel vangelo si vede bene che Gesù sa tutto sulle pecorelle : anzi
paragona se stesso al buon pastore che dà la vita per esse . (Vangelo di
LUCA 15,1-7).
7)MORSO DI BALOO : ANDIAMO DAL PARROCO, GLI DIAMO UN MORSO SUL COLLO
(piccolo però) E CI FACCIAMO DIRE DOVE SI TROVA UNA BELLISSIMA STATUA DI
GESU' BUON PASTORE CHE PORTA SULLE SPALLE UNA PECORELLA. DOPO DI QUESTO,
FARSI DIRE PERCHE' SPESSO QUESTA IMMAGINE SI TROVA DIPINTA NEI SEMINARI.
2° RICERCA : APPENA POSSIBILE , CON LA PARROCCHIA, CON I GENITORI O
CON IL GRUPPO ANDARE A VISITARE IL SEMINARIO DELLA DIOCESI E CERCARE DI
SAPERE COSA SI FA.
3° RICERCA : CON L'AIUTO DEL SACERDOTE ASSISTENTE DIOCESANO DEGLI
SCOUT [Come si chiama?] , CERCARE DI INCONTRARE UN PRETE O UN SEMINARISTA
CHE è PASSATO DALLO SCAUTISMO ALLA VITA SACERDOTALE.
DA CAPO SCOUT, EGLI SI E' MESSO NELLA STRADA DI CHI FA IL PASTORE DELLE
PECORE DI DIO, CIOE' IL SACERDOTE.
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F) SAN FRANCESCO E IL LUPO
DI GUBBIO.
1) Un'altra volta San Francesco è chiamato d'urgenza a Gubbio:lì c'è un
ferocissimo lupo che incute terrore a tutti gli abitanti.
2) Francesco: "Cari abitanti di Gubbio : se io vado dal lupo e gli dico
di diventare buono, voi gli darete sempre da mangiare?
3) Abitanti di Gubbio: Certamente. Sappi però, Francesco, che è
pericolosissimo avvicinarsi a lui."
4) San Francesco non si cura delle raccomandazioni: sa che gli animali
sono creature di Dio e vanno rispettati. - Avanza nella foresta : ad un
certo punto il lupo salta fuori davvero. San Francesco, calmo e sorridente
gli parla: "Messer lo frate lupo: vuoi tu cessare di cagionar paura a li
abitanti della città di Agobbio? Sappi bene , messer lo frate lupo , che se
tu vorrìa far pace co' tutti li abitanti di Agobbio, essi daressenti ognì
dì lo mangiar et anche lo ber abbondante".
5) Il lupo comincia a dire sì con la testa, la coda ed anche con le zampe
e guaisce:JA! JA! : pace è fatta. San Francesco entra trionfante dentro
Gubbio , seguito dal famoso lupo e tutta la gente fa festa ad entrambi.
Allegri e contenti, da quel giorno danno sempre cibo e acqua al lupo che
diventa il compagno simpaticissimo di tutti i bambini.
6) San Francesco e il lupo
Angiolo Silvio Novaro
Viveva un dì, narra un'antica voce
intorno a Gubbio un lupo assai feroce
che aveva i denti più acuti che i mastini
e divorava uomini e bambini.
Dentro le mura piccole di Gubbio
stavano chiusi i cittadini e in dubbio
ciascuno della vita. La paura
non li lasciava uscire dalle mura.
E San Francesco venne a Gubbio, e intese
del lupo, delle stragi, delle offese;
ed ebbe un riso luminoso e fresco,
e disse: "O frati, incontro al lupo io esco!".
Le donne avevano lagrime così
grosse, ma il Santo ilare e ardito uscì.
E a mezzo al bosco ritrovò il feroce
ispido lupo, e con amica voce
gli disse: "O lupo, mio fratello lupo,
perché mi guardi così ombroso e cupo?
Perché mi mostri quegli aguzzi denti?
Vieni un po' qua, siedimi accosto e senti:
Io so che tu fai molto male a Gubbio
e tieni ognuno della vita in dubbio,
e so che rubi uccidi e non perdoni
nemmeno ai bimbi, e mangi i tristi e i buoni:
Orbene ascolta: come è vero il sole,
ciò che tu fai è male. Iddio non vuole!
Ma tu sei buono; e forse ti ha costretto
a ciò la fame. Ebbene, io ti prometto
che in Gubbio avrai d'ora in avanti il vitto:
ma tu prometti essere onesto e dritto
e non dare la minima molestia:
Essere insomma una tranquilla bestia.
Prometti dunque tutto questo, dì?".
Il lupo abbassò il capo, e fece: "Si!".
"Davanti a Dio tu lo prometti?".
E in fede il lupo alzò molto umilmente un piede.
Allora il Santo volse allegro il passo
a Gubbio, e il lupo dietro, a corpo basso.
In Gubbio fu gran festa, immenso evviva:
scoppiò la gioia, e fino al ciel saliva.
E domestico il lupo entro rimase
le chiuse mura, e andava per le case
in mezzo ai bimbi come un vero agnello,
e leccava la gota a questo e a quello.
E poi morì. E fu da tutti pianto
e seppellito presso il campo santo.
6) MORSO DI BALOO : DISEGNIAMO IL PROFILO DI UN LUPO PRENDENDOLO DAI
GIORNALINI DEI LUPETTI. SOPRA LA TESTA DISEGNIAMO UNA AUREOLA E SOTTO IL
NOSTRO NOME. POI ANDIAMO DA BALOO, GLI DIAMO UN MORSO SUL COLLO (piccolo
però) E ASSIEME A LUI SCRIVIAMO L'IMPEGNO CHE VOGLIAMO PRENDERE PER
DIVENTARE UN BRAVO LUPETTO. SOTTO L'IMPEGNO LASCIAMO UNO SPAZIO BIANCO PER
LA FIRMA DELLA MAMMA.
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G)SAN FRANCESCO E L'ASINELLO.
1)Verso la fine della sua vita, il Santo era tutto una piaga : a forza di
fare penitenze non riusciva a stare in piedi. Oltre tutto aveva anche le
stigmate di Gesù nelle mani e nei piedi.
2)Per questo motivo i fraticelli supplicarono il Padre a salire su un
asinello e lui a malincuore accondiscese. "Ma perché, carissimo Padre, hai
tanta paura di salire in groppa ad un somarello?" - "Perché non ho voglia di
farlo faticare più del necessario con me sopra."
3)Il Santo , non sapendo come fare , chiacchierava a lungo con il suo
somarello per alleggerirgli la fatica . Gli diceva:
4)"Vedi , caro fratello asino, un giorno un tuo collega fu chiamato dai
cattivi a portare un uomo che doveva maledire Israele : quest'uomo si
chiamava Balaam ed era un mago malefico. Mentre saliva sopra una montagna da
cui vedere il popolo ebreo che avanzava, un angelo si fermò davanti al
somaro per impedirgli di procedere. Il mago Balaam cominciò a picchiare il
povero somarello ma questi, con l'aiuto di Dio, gli parlò con voce umana e
gli disse : "Te la vuoi smettere di picchiarmi? Tanto, anche se tu maledici
Israele non otterrai niente perché quello che conta è la benedizione di
Dio."(*)
5) Passati molti anni, un giorno Gesù decise di entrare in Gerusalemme in
trionfo. Subito i discepoli andarono a cercare il più bel cavallo ma Gesù,
visto un somarello che se ne stava in disparte disse : "No, no: per entrare
in trionfo non voglio un cavallo pieno di superbia ma un piccolo e simpatico
asinello" . Fu così che il tuo collega somarello , sogghignando per la
soddisfazione, passò davanti ai cavalli superbi e portò in trionfo Gesù. -
Caro somarello , grazie per quello che mi fai : un giorno tutti parleranno
bene di te.
6)MORSO DI BALOO :ANDIAMO DAL PARROCO , GLI DIAMO UN MORSO SUL COLLO
(piccolo però) E CERCHIAMO DI SAPERE DOVE SI TROVA NELLA BIBBIA L'EPISODIO
DELL'ASINA DI BALAAM . * FACCIAMOCI ANCHE DIRE COSA PENSA LA CHIESA SU
COLORO CHE DICONO DI FARE I MALEFICI O GLI INDOVINI.
7)ICONA: ANDANDO IN SOFFITTA CERTAMENTE TROVEREMO LA STATUINA DI UN ASINELLO
PREPARATO PER IL PRESEPIO: QUESTA SETTIMANA LO TIRIAMO FUORI E LO METTIAMO
SUL TAVOLO DI STUDIO. CI RICORDERA' CHE DOBBIAMO AIUTARE TUTTI QUANTI CON LA
GENEROSITà DEL SOMARELLO.CON UN PICCOLO PARTICOLARE : STUDIANDO!
8)DOMANDA : COSA SIGNIFICA :ESTOTE PARATI?
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H) SAN FRANCESCO E IL FALCO SVEGLIARINO.
a. Verso la fine della sua vita, il Santo andava spesso all'eremo della
Verna, vicino ad Arezzo, in Toscana. Qui si ritirava a pregare sotto un
masso detto "sasso spicco" perché non si capisce bene come faccia a stare
sospeso per aria, malgrado che pesi 3000 tonnellate.
b. Quando dormiva stava in una grotta di pietra durissima, senza niente
addosso che lo proteggesse dal freddo. Quando si doveva alzare al mattino,
un falco suo amico gli andava vicino e lo svegliava al primo spuntare del
sole. Il Santo lo ringraziava sentitamente, scambiava due chiacchiere con
lui e poi ognuno andava per la sua strada.
c. Tuttavia qualche volta il Santo passava la notte quasi senza dormire,
a causa delle grandissime sofferenze che aveva. Allora il falco, istruito da
Dio, non lo svegliava molto presto perché capiva che il poverello aveva
proprio bisogno di dormire.
d. Un giorno( 14 settembre 1224) Gesù apparve al Santo e gli diede il
sigillo della somiglianza perfetta con Lui : nelle mani, nei piedi e nel
costato vennero le cinque piaghe o stigmate.
e. Tutta la gente voleva vedere San Francesco e toccargli le piaghe ma
il corvo cercava di fare la guardia perché lo lasciassero in pace. Un giorno
però il Santo dovette per forza partire dalla Verna per tornare ad Assisi. I
fraticelli fecero una barella di stoffa per trasportare il padre : tutta la
gente , commossa, fece ala sulla strada per 200 chilometri senza quasi mai
lasciarlo solo. Anche il corvo , amico personale, volò a lungo sul capo del
santo per proteggerlo dai raggi del sole finchè potè ma poi dovette virare
di bordo perché era ora di tornare al nido. Piangendo, si avvicinò ai suoi
piccoli spiegando loro che il Santo era partito e non sarebbe mai più
tornato. Un altro amico così buono non ci sarebbe stato mai più.
f. MORSO DI BALOO : ANDIAMO DAL PARROCO , GLI DIAMO UN MORSO SUL COLLO
(piccolo però) E FACCIAMOCI DIRE DOVE SI TROVA IL PASSO DELLA BIBBIA IN CUI
SI VEDE UN CORVO CHE PORTA DA MANGIARE AL PROFETA ElìA.
g. ATTIVITA' : CERCHIAMO SULLA CARTA GEOGRAFICA LA ZONA DELLA VERNA E
TRACCIAMO UN DISEGNO DI STRADA FINO AD ASSISI. LUNGO QUESTO PERCORSO
SEGNIAMO DELLE TAPPE IN CUI SCRIVIAMO SOPRA :
PREGHIERA-CONFESSIONE-MESSA-BUONA AZIONE-AIUTO IN PARROCCHIA. QUESTE
TAPPE CI RICORDERANNO COSA POSSIAMO FARE PER ASSOMIGLIARE AL NOSTRO GRANDE
PROTETTORE DEI LUPETTI, SAN FRANCESCO.
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I) SAN FRANCESCO MUORE MA LE ALLODOLE GLI FANNO COMPAGNIA CON IL LORO
DOLCE CANTO.
1) Arriva il 4 ottobre dell'anno 1226 : è giunto il momento di tornare a
Dio. I frati piangono sconsolati ma il Santo non vuole. Anzi dice loro:
"Perché piangete?Non sapete che morendo torniamo alla casa del Padre e che
un giorno risorgeremo con questo corpo? Anzi , facciamo una cosa : visto che
ho cominciato la mia avventura spogliandomi delle vesti , adesso deponetemi
sulla nuda terra dove possa morire come Gesù."
2)I fraticelli, dapprima cercano di dissuaderlo ma poi ,piangendo disperati,
accontentano il Padre il quale comincia a cantare per l'ultima volta lo
stupendo Cantico delle Creature, una delle canzoni più belle che mai siano
state scritte sulla faccia della terra.In questa occasione il Santo aggiunge
una strofa: "LAUDATO SI' MI' SIGNORE PER SORELLA NOSTRA MORTE KORPORALE
DALLA QUALE NULLO HOMO VIVENTE PO' SKAPPARE. GUAI A KELLI KE MORRANNO NE LE
PECCATA MORTALI , BEATI COLORO CHE MORRANNO NE LE TUE SANCTISSIME VOLUNTATI,
KA LA MORTE SECUNDA NOL FARA' MALE."
3)Il Santo cantava sottovoce questo stupendo inno a Dio Padre quando, d'improvviso,
si sentì un trillo di uccelli che gli facevano compagnia , a tempo, per
aiutarlo a cantare, come un sottofondo musicale. Erano le allodole. Questi
uccelli sono soliti alzarsi a cantare solo al mattino; invece quel momento
della giornata era buio ma esse non badarono a niente : pur di fare
compagnia con il canto al loro meraviglioso amico Francesco , non ebbero
paura.
4)Fu così che pian piano la voce del Santo si andò affievolendo nella morte
mentre le allodole cercavano di alleviare le sue sofferenze. Visto che era
morto, girarono sopra di lui, in cerchio e a corona , per far capire che
per loro era un santo . Solo quando videro che non c'era più nulla da fare,
tornarono lentamente ai loro nidi.
5) MORSO DI BALOO : ANDIAMO DA BALOO E FACCIAMOCI DARE TUTTO IL CANTICO
DELLE CREATURE . LUI LO HA CERTAMENTE NEL BREVIARIO, ALLA FESTA DI SAN
FRANCESCO, CIOE' IL 4 OTTOBRE. CERCHIAMO DI RECITARLO OGNI VOLTA UN
VERSETTO, POSSIBILMENTE NELL' ITALIANO ANTICO (bellissimo!) IN CUI L'HA
INVENTATA IL SANTO.
7) ATTIVITA' : DISEGNIAMO TANTI QUADRI QUANTI SONO I VERSETTI DEL CANTICO
DELLE CREATURE A FACCIAMO UNA SPECIE DI GALLERIA DAVANTI ALLA QUALE PASSIAMO
OGNI VOLTA PER PREGARE. SARA' IL PIU' BEL RICORDO DI QUESTO SANTO AL QUALE
TUTTI , COMPRESI GLI ANIMALI , VOLLERO BENE, PROPRIO COME ERA AI TEMPI DI
ADAMO, PRIMA DEL PECCATO ORIGINALE .
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L)DOPO SAN FRANCESCO, ALTRI SANTI SUOI ALLIEVI IMPARARONO A PARLARE CON GLI
ANIMALI: ERA COME SE L'UOMO TORNASSE AL PARADISO TERRESTRE, QUANDO C'ERA LA
PACE FRA L'UOMO E LA NATURA.
Sant'Antonio di Padova.
1) Fernando Martim de Bulhões e Taveira Azevedo (Lisbona, 15 agosto 1195 -
Padova, 13 giugno 1231) , questo è il suo vero nome. Bellissimo e
intelligentissimo, usò tutte le sue doti per far conoscere ed amare Dio e la
sua madre Maria.Nel 1221 incontrò alla Porziuncola San Francesco d'Assisi,
che lo inviò all'eremo di Montepaolo, presso Forlì, dove iniziò la sua
attività di predicatore..
2) Il primo incontro con il Francescanesimo .-- Nel 1219 Francesco d'Assisi
approntò una spedizione missionaria alla volta del Marocco, con l'intento di
convertire i musulmani d'Africa. I membri della spedizione, i tre sacerdoti
Berardo, Pietro ed Ottone e i due fratelli laici, Adiuto e Accursio,
transitarono anche da Coimbra e fecero una forte impressione su
Fernando.Giunti in Africa, i cinque furono uccisi quasi subito e i loro
corpi furono riportati a Coimbra pochi mesi dopo. Antonio riferì che il loro
martirio costituì per lui la spinta decisiva all'ingresso nell'ordine
Francescano. Volendo sottolineare con un gesto eclatante il radicale
mutamento di vita, decise di cambiare il suo nome di battesimo: da Fernando
in Antonio, in onore del santo monaco orientale cui era dedicato il
romitorio francescano di Olivares.L'incontro con Francesco di Assisi
[modifica]
Il viaggio durò parecchi mesi. Per Antonio si rivelò un'occasione
fondamentale, poiché aveva conosciuto l'insegnamento di San Francesco solo
attraverso le testimonianze di chi lo aveva seguito. Il capitolo, presieduto
dal cardinale Antonio Capocci, ebbe luogo nella valle attorno alla
Porziuncola dove si raccolsero più di tremila frati. Fra Giordano da Giano
descrisse l'avvenimento:
3) Nel 1222 la Romagna fu il primo territorio dove ottenne dei
risultati considerevoli e fu a Rimini che si narra si verificasse l'episodio
della mula considerato uno dei miracoli più noti e riportato in numerosi
affreschi.
Domenico Beccafumi, Sant'Antonio e il miracolo della mula, 1537, Museo del
Louvre
4) Il racconto del miracolo della mula si può riassumere così. - Viveva a
Rimini una persona molto ricca ma anche molto ostile alla religione. Egli
diceva :"Come fa Gesù a stare dentro un'ostia così piccola: non ci credo!"
"Come!? - ribatteva S.Antonio - Non capisci che è un miracolo?" - "Non ci
credo ugualmente." - "Va bene: allora tu tieni la tua mula senza mangiare e
senza bere per tre giorni poi vieni alla chiesa davanti a casa tua e io ti
farò vedere cos'è un miracolo."
4)La notizia si sparge in un baleno. Passati tre giorni, mezza Rimini è
sulla piazza davanti alla Chiesa. Esce S.Antonio portando l'ostensorio con l'Ostia
consacrata di Gesù. Si ferma vicino ad un cesto pieno di erba freschissima e
ad un recipiente colmo di acqua chiarissima . La mula avanza: vede la cesta
e il recipiente ma - miracolo! - si inginocchia davanti alla Ostia
consacrata. S.Antonio rimane alcuni istanti fermo, benedice la folla
entusiasta e poi torna pian piano in chiesa. La mula (stramaledicendo in
cuor suo la durezza di cuore dei riminesi) può andare finalmente a mangiare
e bere.
5) Ma i riminesi (lo sanno tutti) sono duri da convincere! Anche dopo il
miracolo, cercando scuse su scuse, non vanno alle prediche del Santo. Allora
S.Antonio perde la pazienza e va sulla spiaggia, in un punto dove adesso c'è
un grattacielo. Giunto vicino al mare, il Santo chiama i pesci vicino a sé
e - miracolo! I pesci vengono davvero!
6)S.Antonio si rivolge ai suoi uditori e dice :"Cari pesciolini, voi sì che
siete buoni! Non siete duri di cuore come questi riminesi che non vengono in
chiesa nemmeno dopo il miracolo della mula. Voi poi siete gli unici davvero
senza peccato : quando Dio mandò il diluvio universale per castigare la
terra , Noè mise sull'arca tutti gli altri animali ma non chiamò voi perché
non c'era bisogno : voi nell'acqua ci state benissimo e siete quindi gli
unici che Dio non ha punito con il Diluvio Universale."
7)I pesciolini ascoltano la predica del Santo con grande attenzione: ogni
tanto qualcuno si volge al suo vicino e fa cenni con la testa che S.Antonio
è davvero un grande santo e che meriterebbe di essere ascoltato da quei duri
di cuore dei riminesi.
8)Mentre i pesciolini rimangono incantati a sentire le bellissime parole del
Santo, i riminesi (famosi per essere duri di cuore!) saltano in barca con le
reti per aspettare i piccoli fedeli del santo e metterli in padella alla
uscita dalla predica. I riminesi avevano calcolato tutto eccetto che Dio ama
le sue creature : più essi facevano forza sui remi e più le barche
restavano ferme. Dio non poteva permettere che finissero in padella degli
amici così buoni.
9)Finalmente la predica finisce, i pesciolini si salutano fra loro e fanno
festa al santo schizzandogli addosso l'acqua in segno di gioia poi se ne
vanno per i fatti loro. Arrivano i riminesi con le barche e... rimangono a
becco asciutto. Ben gli sta!
10) MORSO DI BALOO : andiamo fa Baloo, gli diamo un morso sul collo (piano
però!) e gli chiediamo di farci vedere l'ostensorio che egli ha in
sacrestia. Poi chiediamogli cos'è una lunetta e cosa sono le 40 ORE ,
quando si fanno e come possiamo fare per animarle. Sant'Antonio di Padova lo
verrà a sapere dal Cielo e ci benedirà.
**********************************************************
M) IL BEATO SANTE DA URBINO.
1)Anche il beato Sante da Urbino (1313-1394) , come tutti i francescani dei
primi tempi, ha avuto il dono da Dio di poter dialogare con gli animali e di
farsi obbedire.
2)Il Beato Sante Biancorsini nacque in Urbino da una famiglia nobile. A 20
anni, assalito da un fanatico spadaccino che sfidava tutti , per difendersi
lo uccise involontariamente . Sconvolto da questo fatto, il giovane si
ritirò in convento a Mombaroccio (vicino ad Urbino) per fare penitenza.
3)Allo scopo di espiare questa uccisione , il beato Sante chiese di andare
in giro per le campagne a chiedere l'elemosina ai contadini.
4)Un giorno, mentre tornava a casa con una mula carica di grano, un lupo si
avventò sulla povera bestia e la uccise. Per niente spaventato, il beato si
rivolse al lupo e gli disse: "Caro lupo, tu certamente hai seguito il tuo
istinto quando hai attaccato la mula ma il grano che essa portava era
destinato ai poveri. Visto che ormai hai combinato il guaio, prendi su di te
i sacchi di grano e aiutami a portarli a casa."
5) In quei tempi beati i seguaci di San Francesco avevano il privilegio di
parlare con la natura come succedeva ad Adamo prima del peccato: per tale
motivo il lupo, disciplinatamente, accettò di caricarsi i sacchi e di
portarli al convento.
6)Questo episodio ci insegna che dobbiamo rispettare gli animali anche
quando sembra che essi abbiano istinti cattivi ma anche che dobbiamo farli
stare al servizio dell'uomo. Se accadesse che, per un animale domestico, si
spendessero troppi soldi, è bene ricordare che quei soldi sarebbero spesi
meglio se fossero spediti ai missionari per aiutare coloro che muoiono di
fame.
7)Anche Gesù si servì degli animali quando ebbe bisogno di fuggire in Egitto
oppure quando entrò trionfalmente in Gerusalemme la domenica delle palme.
Questo ci insegna che bisogna amare gli animali ma non essere schiavi delle
loro necessità.
8)MORSO DI BALOO: andiamo da Baloo , gli diamo un morso sul collo (piano
però) e ci facciamo dire dove si trova la parabola della pecorella smarrita
che viene salvata dai lupi e riportata all'ovile dove le altre 99 la stavano
aspettando.
9)ICONA : disegniamo un pesce oppure, meglio, cerchiamo la foto di Gesù
buon pastore : poniamo tutto sul tavolo per ricordarci che dobbiamo lavorare
anche noi per il trionfo di Gesù andando in tana e aiutando gli altri
bambini a venire sempre alla Chiesa.
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Per altre informazioni : D.Romano Nicolini
Rimini - 0541 718846 - 339 8412017 -- rcnico a tin.it
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From: <giorgioruaro a gmail.com>
Newsgroups: scout.it.generale
To: <scouts-it a scoutnet.org>
Sent: Tuesday, May 01, 2007 1:40 PM
Subject: VdB lupetti ma con ambientazione Cerchio
> Ciao ,
> sono Giorgio, Chil del branco di Schio 5.
> La mia staff ed io siamo alle prese con la valutazione
> dell'ambientazione fantastica per queste vacanze di branco. la scelta
> è ricaduta sull'ambientazione Bosco e Cocci.
> Qualcuno di voi ha già intrapreso un'esperienza simile ?
> Avete materiale da darmi o qualche link da suggerirmi in proposito?
> Buona caccia
> Giorgio
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