[Masci] metodo scout per adulti, una pensata
Giuseppe Prochilo
g.prochilo a tin.it
Gio 30 Giu 2011 14:51:56 CEST
----- Original Message -----
From: "giovanni.caluri" <giovanni.caluri a libero.it>
To: "'Discussioni sul MASCI [italiano]'" <masci a scoutnet.org>; "'Gino
Lucrezi'" <gino a lucrezi.net>
Sent: Wednesday, June 29, 2011 6:56 PM
Subject: [Masci] metodo scout per adulti, una pensata
............
> Rimuginandoci sopra, ho provato a mettere per scritto le mie idee, e alla
> fine
> sono arrivato a concludere che un ragionamento "serio" e sistematico
> sull'/evoluzione/ del metodo scout, partendo dall'analisi dell'evoluzione
> del
> metodo in funzione dell'età, per arrivare al metodo ad uso degli adulti,
> in modo
> che definirei scientifico, in realtà mi sembra non sia più stato tentato,
> dai
> tempi in cui, la questione era stata posta da Pierangelo RE (all'epoca
> segretario nazionale), con il titolo di "nostro Specifico"
> Quella che segue è la pensata che mi sono trovata tra le mani
...........
molto interessante soprattutto i grafici che rendono con immediatezza i
termini del problema. Ricordo le lunghe discussioni su questo tema, giusto a
metà degli anni 90 e l'appassionata disamina insieme a persone che adesso
non ci sono più.
Allora avevamo affrontato il problema ponendolo a tutto il Movimento, ma
forse i tempi non erano maturi; oggi .... chissà?
I termini del problema sono semplici: partendo dal grafico 2, che rende con
immediatezza le diversità del metodo applicato alle diverse età, ma che fa
vedere che le metodologie si sommano, viene spontaneo chiedersi:
- Per un adulto ciò è sufficiente? cioè, basta ciò che ha acquisito, senza
bisogno di razionalizzare e/o acquisire ulteriori concetti alla luce della
diversa età e dalle diverse problematiche connesse con la stessa (famiglia,
educazione dei figli, politica, mondo del lavoro, società, ....) e
responsabilità collegate.
- Si può vivere lo scoutismo (ammesso che vogliamo continuare a ispirarci a
principi e valori dello stesso) quotidianamente privi di un supporto
metodologico che ci indichi i percorsi migliori, o rifarsi soltanto alle
metodologie che ci hanno ispirati in gioventù (con un contesto nettamente
diverso da quello dell'adulto)?
E' abbastanza facile rispondere a questa ultima domanda: certo che si può
vivere lo scoutismo in età adulta anche se privi di un metodo. Però quanto
sarebbe più semplice/facile se avessimo una metodologia, anche abbozzata a
grandi linee.
La paura per l'adulto è quella di sentirsi dire cosa fare e come fare, ma
personalmente non intendo che la metodologia debba portare a ciò.
.............
>
> La ricerca del giusto percorso di Evoluzione del metodo. Ritengo sia
> questo il
> punto di partenza delle "linee programmatiche" per il futuro del
> movimento, se
> vogliamo che prima di tutto interessi coloro che dopo il percorso
> educativo
> giovanile intendano continuare ad essere scout in una comunità di scout
> adulti.
> Ricordiamo che Pierangelo RE, segretario nazionale dei primi '90, puntava
> proprio su questo.
>
> In secondo luogo per mettere a disposizione di chi, digiuno delle
> conoscenze del
> "nostro mondo", intenda conoscere e magari scegliere di "fare strada" con
> noi.
- Data di rilascio: 30/06/2011
Questo ultimo è un obiettivo di pari livello del primo, anche se più
semplice da raggiungere. Personalmente ritengo che molte resistenze a un
metodo per "uno Scoutismo Adulto" (che ha un significato completamente
diverso di "Adulto Scout") vengano proprio da persone che hanno vissuto lo
scoutismo all'interno del movimento giovanile in tutte le fasi di età, e che
ritengono che ciò sia sufficiente.
Buona strada
Pino Prochilo
Scout Adulto
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